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Beauty

Trucco da spiaggia: un make-up fresco e leggero per resistere al sole, all’acqua e al sudore

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    L’estate porta con sé giornate di sole, mare e relax, ma anche la sfida di mantenere un look fresco e naturale nonostante il caldo. Quando si parla di trucco estivo, le opinioni si dividono: c’è chi opta per il “no make-up” e chi invece non rinuncia a un tocco di bellezza nemmeno sotto l’ombrellone. Se fai parte del secondo gruppo, sappi che è possibile sfoggiare un make-up leggero e resistente, perfetto per la spiaggia.

    Skincare: la base di partenza per un trucco estivo

    Per ottenere un trucco perfetto, la base è fondamentale. Inizia con una skincare che idrati e prepari la pelle. I sieri idratanti sono indispensabili per mantenere la pelle morbida e compatta, soprattutto quando esposta a sole e salsedine. Ma il vero protagonista è la protezione solare: scegli un prodotto con un SPF alto per proteggere il viso dai danni del sole. Non dimenticare che la protezione solare è essenziale non solo in spiaggia, ma ogni giorno, anche quando non ti esponi direttamente al sole.

    Come scegliere la base: BB cream, la soluzione ideale

    Dopo aver preparato la pelle, è il momento di uniformare l’incarnato con una BB cream leggera. Questo prodotto è perfetto per l’estate perché offre una copertura leggera, lasciando la pelle respirare, e dona un effetto naturale. La BB cream può essere applicata direttamente con le mani, massaggiandola su tutto il viso per un risultato omogeneo e naturale. Evita prodotti troppo coprenti o pesanti, che potrebbero creare un effetto maschera sotto il sole.

    Trucco occhi in spiaggia: il potere del mascara waterproof

    Per quanto riguarda il trucco occhi, la parola d’ordine è “less is more”. In spiaggia, non c’è bisogno di eyeliner o ombretti elaborati. Concentrati su un buon mascara waterproof: è il tuo alleato per uno sguardo definito e magnetico, anche dopo un tuffo in mare. Il mascara resistente all’acqua ti permetterà di evitare le temute colature di trucco, mantenendo un look impeccabile per tutta la giornata.

    Un tocco di colore: blush in stick per un effetto “sunkissed”

    Per completare il look, aggiungi un tocco di colore con un blush in stick. Questo prodotto è facile da applicare e perfetto per ottenere un effetto “sunkissed”. Applicalo su guance e dorso del naso, sfumandolo con le dita. Il risultato sarà un colorito sano e naturale, come se fossi appena tornata da una lunga giornata al sole.

    Trucco labbra in spiaggia: meglio un burrocacao colorato

    Il trucco labbra in spiaggia può rappresentare una sfida. Nonostante il ritorno del lipgloss tra le tendenze estive, la sua applicazione potrebbe essere problematica a causa del vento e della sabbia. La soluzione migliore è optare per un burrocacao leggermente colorato, meglio se arricchito con SPF. Questo prodotto ti permetterà di mantenere le labbra idratate e protette, senza rischiare fastidiosi granelli di sabbia.

    La chiave è la leggerezza

    In conclusione, il trucco in spiaggia deve essere leggero, naturale e resistente. Punta su prodotti che esaltino la tua bellezza senza appesantire la pelle. Ricorda che l’obiettivo è sentirsi belle e a proprio agio, godendosi al massimo la giornata sotto il sole. Sperimenta con questi consigli e trova la combinazione perfetta per te!

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      Bellezza

      La maschera viso alle fragole: il trattamento di bellezza più dolce di aprile

      Aprile è il mese delle fragole, e non solo a tavola: scopri i benefici di questo frutto anche in versione beauty. Una maschera viso fatta in casa, semplice ed efficace, che regala luminosità e freschezza in pochi minuti.

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        Primavera fa rima con fragole. E se è vero che il loro profumo dolce e il colore acceso conquistano la tavola, pochi sanno che questo frutto può diventare anche un potente alleato per la bellezza del viso. Ricche di vitamina C, antiossidanti e acido salicilico naturale, le fragole sono perfette per rinnovare la pelle, combattere le impurità e donare luminosità.

        La maschera viso alle fragole è un rimedio semplice, veloce e low cost per prendersi cura del viso in modo naturale. Ideale per le pelli miste e grasse, grazie all’effetto purificante dell’acido salicilico, ma anche per chi cerca un boost di luce in vista della bella stagione.

        Come prepararla? Basta schiacciare 3-4 fragole mature con una forchetta fino a ottenere una purea omogenea. Aggiungi un cucchiaino di miele (lenitivo e antibatterico) e, se hai la pelle secca, qualche goccia di olio di jojoba o di mandorle dolci. Mescola bene e applica la maschera sul viso pulito, evitando il contorno occhi. Lascia agire per 10-15 minuti, poi risciacqua con acqua tiepida.

        Il risultato? Pelle visibilmente più luminosa, pori meno evidenti e una sensazione di freschezza immediata. Il profumo naturale della fragola rende l’applicazione un momento di puro piacere, da concedersi una o due volte alla settimana.

        Un beauty tip tutto naturale, che sfrutta la stagionalità e ci ricorda che a volte la miglior skincare è proprio quella che nasce in cucina. Con buona pace dei sieri da centinaia di euro.

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          Salute

          Qual è il locale più inquinato della nostra casa? La cucina. Ecco perché

          Le nostre abitudini quotidiane contribuiscano significativamente all’inquinamento atmosferico, sottolineando l’urgenza di adottare comportamenti più sostenibili.

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            Gli inquinamenti insospettabili che si generano cucinando rappresentano un’importante questione per la salute e l’ambiente, spesso trascurata. Ciò che accade in cucina può infatti contribuire significativamente all’inquinamento atmosferico domestico. Vediamo come.

            Quali sono le fonti principali di inquinamento in cucina

            Tra le principali fonti di inquinamento che possiamo trovare in cucina al primo posto ci sono i fornelli a gas e metano. L’uso di combustibili come il gas e il metano produce biossido di azoto (NO₂), un potente irritante polmonare, e benzene, una sostanza cancerogena. Questi inquinanti vengono rilasciati nell’aria durante la cottura, aumentando il rischio di problemi respiratori e altre patologie. A seguire la cottura sulla griglia e la frittura. Grigliare la carne sprigiona, infatti, composti chimici potenzialmente dannosi, come le ammine eterocicliche e gli idrocarburi policiclici aromatici. Anche la frittura, soprattutto a temperature elevate, produce sostanze tossiche come l‘acrilammide, un composto che può formarsi vicino al punto di fumo degli oli. Un ulteriore pericolo deriva anche da una ventilazione insufficiente. Una scarsa ventilazione, infatti, aggrava la concentrazione degli inquinanti, rendendo l’ambiente domestico meno salubre. Quindi che fare?

            Possibili soluzioni e semplici accorgimenti per evitare effetti inquinanti

            E’ consigliabile, quando possibile, utilizzare piani cottura a induzione una tecnologia che riduce al minimo l’emissione di inquinanti. Le cucine a induzione non generano biossido di azoto né monossido di carbonio, offrendo un’alternativa ecologica e sicura. Se dovete friggere provate a farlo con le friggitrici ad aria. Rispetto alla frittura tradizionale, le friggitrici ad aria – così tanto di moda in questi ultimi tempi – producono meno particolato fine e sono considerate un metodo di cottura più salutare per diversi alimenti. Ulteriore sufferimento è utilizzare una cottura a basse temperature. Evitare di superare il punto di fumo degli oli può limitare la formazione di sostanze nocive. E ancora, ma qui andiamo su scelte ideologiche oltre che salutistiche. Utilizzare più vegetali e meno carne è meglio! La riduzione del consumo di carne, soprattutto proveniente da allevamenti intensivi, non solo diminuisce l’impatto ambientale ma migliora anche la qualità dell’aria. Infine è lapalissiano mantenere una adeguata ventilazione dei locali. L’uso di cappe aspiranti e il ricambio regolare dell’aria sono essenziali per ridurre l’accumulo di inquinanti.

            Il peso dei comportamenti individuali

            Ogni piccolo gesto quindi conta. Scegliere metodi di cottura meno inquinanti, preferire alimenti vegetali e ridurre gli sprechi in cucina non solo tutela la salute personale, ma contribuisce anche al benessere collettivo e alla salvaguardia dell’ambiente. Non esiste una soluzione magica, ma la consapevolezza e l’azione possono fare la differenza. L’inquinamento domestico, spesso sottovalutato, secondo il dottor Roberto Boffi, pneumologo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, rappresenta una minaccia concreta per la salute di tutti, con la cucina che si rivela uno degli ambienti più critici.

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              Salute

              Allergie di primavera, come sopravvivere alla stagione più amata (e odiata)

              inite, occhi che bruciano, mal di testa e stanchezza cronica: se anche per te la primavera è sinonimo di allergie, è il momento di scoprire come affrontarla con rimedi nuovi e soluzioni intelligenti che migliorano davvero la qualità della vita

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                Per molti è la stagione più bella dell’anno: giornate più lunghe, temperature miti, profumi nell’aria. Per altri, invece, la primavera è un incubo che inizia con uno starnuto e finisce con le occhiaie da antistaminico. Se anche tu fai parte del club degli allergici stagionali, sappi che non sei solo: secondo l’ISS, in Italia almeno una persona su cinque soffre di allergie primaverili, e il numero è in costante aumento.

                Ma perché succede? Il nemico numero uno è il polline, prodotto in grandi quantità da alberi come betulla, ontano, cipresso, ma anche da graminacee e parietaria. La risposta del sistema immunitario a questi allergeni è spesso spropositata: raffreddore, prurito, congiuntivite, asma. E se un tempo bastava chiudere le finestre, oggi non è più così semplice.

                La buona notizia è che esistono strategie, vecchie e nuove, per vivere meglio anche in mezzo ai pollini.

                La prima regola è la più banale e sottovalutata: conoscere il nemico. Tenere d’occhio i calendari pollinici (facilmente consultabili online) permette di sapere quando limitare le uscite, arieggiare la casa solo la mattina presto o la sera tardi, evitare parchi e prati nei giorni critici. Sembra poco, ma fa la differenza.

                Chi è stanco dei farmaci può valutare una immunoterapia specifica, una sorta di “vaccino” contro l’allergia: si assumono per via sublinguale (o iniezioni) dosi crescenti di allergene per desensibilizzare l’organismo. Serve tempo, ma è una delle poche cure che agiscono alla radice.

                Anche il lavaggio nasale quotidiano con soluzioni saline può aiutare: libera le vie respiratorie, rimuove gli allergeni, riduce l’uso di farmaci e migliora il sonno. Esistono ormai dispositivi semplici, pratici ed efficaci da usare a casa.

                Sul fronte tecnologico, i purificatori d’aria di nuova generazione fanno miracoli in casa: filtrano pollini, polveri e persino virus, migliorando la qualità dell’aria in modo misurabile. Un’idea da valutare anche in ufficio, dove spesso le finestre restano chiuse ma i filtri dei condizionatori non vengono mai cambiati.

                Non mancano i rimedi naturali (attenzione, non miracolosi ma utili): infusi di ortica, integratori a base di quercetina o vitamina C che agiscono come antistaminici naturali, spray a base di eufrasia per lenire la congiuntiva infiammata. Chiedi consiglio al medico o al farmacista: l’autoprescrizione fai-da-te è la peggior alleata dell’allergico.

                E infine: non sottovalutare lo stress. È scientificamente dimostrato che l’ansia può peggiorare i sintomi allergici. Dormire meglio, mangiare sano, praticare yoga o meditazione può ridurre le crisi. Anche perché vivere con l’allergia non significa solo soffrire di naso chiuso, ma anche di stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, irritabilità. Tutti effetti collaterali che spesso non vengono considerati.

                In sintesi? No, non è colpa tua se sei sempre esausto e gli occhi sembrano quelli di un panda. Ma con qualche accorgimento puoi evitare di passare altri tre mesi chiuso in casa con l’aspirapolvere in mano. E magari tornare ad amare la primavera, o almeno a tollerarla senza fazzoletti in ogni tasca.

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