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Criptovalute, bitcoin e blockchain nel futuro delle nostre vite

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    In un mondo in costante evoluzione, un tema che ormai giunge spesso all’orecchio è quello delle criptovalute. Per molti è solo un nome dal significato nebuloso, per altri merita la curiosità di un approfondimento, che però spesso si ferma alle prime battute. Ma le criptovalute, più comunemente dette “crypto” e la relativa blockchain su cui si strutturano, sono innovazioni al pari dell’intelligenza artificiale, destinate a restare e ad entrare nella vita quotidiana delle persone nei prossimi anni. Da argomento per pochi, le crypto stanno vivendo un crescente
    interesse, soprattutto tra le fasce dei giovani e della generazione “Z”. Per i meno giovani, sono classificabili come monete digitali e rappresentano un’evoluzione significativa del mondo finanziario ormai basato sempre più sulla digitalizzazione, con la moneta fiat, cioè la moneta cartacea, destinata ad andare in soffitta.
    Tra tutte le crypto, il Bitcoin è il più conosciuto e rappresentativo di questo nuovo ecosistema e paradigma finanziario.

    Cos’è una criptovaluta?

    Questo è forse il primo quesito a cui si deve dare risposta. Una crypto è una forma di valuta digitale o virtuale che utilizza la crittografia per garantire la sicurezza e la trasparenza delle
    transazioni, nonché per controllare il conio di nuove unità di moneta. A differenza delle valute tradizionali emesse dai governi (come l’euro o il dollaro), le criptovalute operano su una tecnologia decentralizzata chiamata blockchain. Pertanto, a differenza delle valute tradizionali emesse da Banche Centrali, quali Federal Reserve o BCE, le criptovalute sono decentralizzate, ovvero non soggette al controllo di alcuna autorità centrale, e per cui totalmente indipendenti e autonome.

    La Blockchain, il cuore delle crypto


    La blockchain è il fulcro su cui poggiano le crypto ed è un registro pubblico e distribuito dove sono annotate tutte le transazioni effettuate con una determinata criptovaluta. Ogni “blocco” di questa catena contiene un insieme di transazioni cifrate e viene collegato al blocco precedente tramite un processo crittografico, formando una catena continua e immutabile. Questa struttura tecnologica garantisce sicurezza, trasparenza e integrità dei dati senza la necessità di un’autorità centrale che gestisca e certifichi la validità dell’emissione o della
    transazione.

    Bitcoin: il padre delle crypto

    Una prima precisazione semantica è la distinzione tra bitcoin scritto in maiuscolo e minuscolo. Quando è scritto con la “B” maiuscola, “Bitcoin” si riferisce alla rete o al protocollo, ovvero l’intero sistema che permette il funzionamento della criptovaluta e pertanto rappresenta la tecnologia. Quando è riportato con la “b” minuscola, “bitcoin” si riferisce all’unità di valuta, cioè ai token digitali che lo rappresentano e possono essere scambiati tra gli utenti. Nei fatti, anche nella stampa di settore e tra i divulgatori, questa distinzione di grafia viene rispettata raramente.

    Lanciato nel 2009

    Il Bitcoin è stato lanciato nel 2009 da una persona nota con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto ed è la prima crypto mai creata, rappresentata con l’acronimo valutario BTC. Il suo obiettivo principale era quello di creare un sistema di pagamento elettronico peer-to-peer che non richiedesse l’intervento di intermediari come banche o governi. Il modello peer-to-peer consiste in una rete decentralizzata in cui i nodi (computer o dispositivi mobili) comunicano direttamente tra loro senza la necessità di un server centrale o di un intermediario. In questo tipo di rete, ogni nodo può fungere sia da client che da server, condividendo la potenza di calcolo con gli altri nodi partecipanti al network.

    Le caratteristiche principali del Bitcoin

    1. Decentralizzazione: Bitcoin opera su una rete peer-to-peer, senza un’autorità centrale di controllo come una Banca Centrale. Questo significa che nessuna singola entità o soggetto ha il controllo totale sulla rete.
    2. Quantità Limitata: Esistono un massimo di 21 milioni di bitcoin, il che lo rende un asset scarso e potenzialmente prezioso nel tempo. Questo numero è stato previsto nel White
      Paper, cioè il protocollo redatto da Nakamoto.
    3. Sicurezza: Le transazioni Bitcoin sono protette da crittografia avanzata e registrate sulla blockchain, che le rende resilienti a frodi, violazioni e manipolazioni.
    4. Trasparenza: Ogni transazione è visibile pubblicamente sulla blockchain, permettendo a chiunque di verificarne la validità.

    Per utilizzare bitcoin, è necessario un “wallet” o portafoglio digitale che può essere un software (App su computer o smartphone) o un hardware (dispositivi esterni come chiavette). Tramite un wallet, si possono inviare e ricevere BTC ad altri utenti. Le transazioni vengono verificate da “miner” o minatori, soggetti che partecipano al processo di emissione e verifica, utilizzando
    potenti computer per risolvere complessi problemi matematici. In cambio del loro lavoro, i miner ricevono una ricompensa rappresentata da nuove unità di BTC e il processo è noto come
    “mining”. Questa terminologia deriva dal fatto che ormai bitcoin è classificato come oro digitale.

    I vantaggi

    I vantaggi dell’ecosistema Bitcoin
     Libertà di pagamento: Bitcoin consente il suo invio e ricezione nel mondo, 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno.
     Commissioni basse: Le transazioni di BTC tendono ad avere commissioni più basse rispetto ai sistemi tradizionali di pagamento elettronico.
     Resilienza alle frodi: Tramite l’utilizzo della crittografia, le transazioni di Bitcoin sono altamente sicure. Ad oggi, dopo 15 anni dalla sua nascita, non sono note violazioni della sua blockchain.

    I rischi


     Volatilità: Il valore del bitcoin può fluttuare drasticamente anche in brevi lassi di tempo, rendendolo un investimento ad alto rischio. Questo è valido per qualsiasi altra criptovaluta, che in verità è soggetta sempre a una maggiore volatilità rispetto a bitcoin.
     Sicurezza: Sebbene la blockchain sia sicura e inviolabile, gli utenti devono proteggere i propri wallet digitali da hacker. Questi soggetti puntano a violare i portafogli dove sono custoditi i BTC o altre crypto. Rischio tecnologico: Le crypto si basano su tecnologie nuove e complesse per creare le rispettive blockchain. Difetti di software, attacchi informatici o bug nei protocolli potrebbero compromettere la sicurezza delle transazioni e il relativo valore delle singole crypto.

     Mancanza di Regolamentazione: Le crypto sono ancora in una zona grigia dal punto di vista legale in molti Sati. Va detto che lentamente governi e autorità di controllo sugli scambi finanziari stanno provando a mettere ordine. Tuttavia, nuove regolamentazioni, non proprio amiche, potrebbero influenzarne l’uso e il valore.

    Allo stato attuale, Bitcoin e le crypto rappresentano una rivoluzione nel mondo finanziario, offrendo possibilità per transazioni e investimenti. Inoltre, grazie alle blockchain, molte nuove funzionalità stanno trovando applicazione nell’economia tradizionale, attirando l’interesse di numerosi brand, non solo finanziari. Il mondo del Web3, che rappresenta la terza generazione del web, punta sulla decentralizzazione, permettendo agli utenti un maggiore controllo sui propri dati e l’uso intensivo di applicazioni decentralizzate (dApp) basate proprio sulla blockchain. Il futuro, sempre più prossimo, si muove velocemente verso un’integrazione tra blockchain, economia tradizionale, Web3 e valute digitali, senza dimenticare l’intelligenza artificiale.

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