Ex Libris

Il silenzio dei vivi di Diego Di Dio

Una nuova proposta nel blog Ex Libris redatto da Marco Paganini. Questa volta ci parla di un linguaggio un po’ diverso dal solito: quella della graphic novel.

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    È facile pensare a quante cose un morto avrebbe potuto dire, senza però aver più la possibilità di farlo. Il silenzio è da sempre l’unica forma comunicativa di chi non c’è più. Eppure, non è solo loro: molte volte anche le persone vive la scelgono come arte del comunicare, consapevolmente o meno, e poche persone però riescono ad ascoltarla.

    Il valore di tacere, arte dimenticata

    Leggere fra le righe è un’arte quasi dimenticata, nel mondo moderno dove tutto è scritto o detto. E di questo parla questa graphic novel, un po’ gotica e un po’ thriller. Con delle tavole cupe che la valorizzano, edita da NPE, trova nella sceneggiatura di Diego Di Dio molto più una semplice storia. Trova anni di silenzi e sottintesi, di sfondi e ricami, di storie viste e riviste.

    Graphic novel, dove parlano le immagini

    L’autore riesce a dare spessore alle pagine, tramite personaggi che non sono quello che sembrano, o sembrano quello che non sono. L’arte della graphic novel diverge dalla scrittura tradizionale e deve trovare in poche ed incisive parole, il giusto da dire.

    Una lettura che appassiona

    Qui accade non solo che le parole ci siano, brillanti ed essenziali, ma che anche i silenzi aleggino nel migliore dei modi: il lettore apprende senza leggere, capisce a livello intrinseco, finendo per ritrovarsi dietro quella porta, che forse sarebbe stato meglio non aprire.

    Da leggere.

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