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La divisa nella polvere – Marco Severa

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    Una scrittura scorrevole, documentata e lineare, permette di rivivere una delle atrocità della seconda guerra mondiale. Lo scrittore Marco Severa riporta attenzione su episodi mai dimenticati ma che spesso sembrano perdere d’importanza con il passare degli anni. Una storia forse come molte altre, ma per alcune cose unica, ci fa ricordare perchè certe battaglie vanno sempre combattute. Consigliato.

    La trama

    Il destino dei militari italiani dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943 seguì strade diverse, ma nessuna si rivelò mai agevole o priva di dolore. La sorte dei Carabinieri Reali, divisi tra la fedeltà alla corona, il dovere di difendere la popolazione e l’esigenza di resistere alla vendetta nazista, ebbe risvolti particolarmente tragici. L’autore di questo libro ha scelto di puntare la propria attenzione su uno di loro, consapevole di come la vicenda di un singolo uomo spesso sia in grado di smuovere le coscienze più dell’analisi di meri dati statistici. “Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla” è la frase del filosofo Edmund Burke, riportata in trenta lingue diverse su una lapide nel campo di concentramento di Dachau. La lapide che ricorda a Ostia il sacrificio di Romeo Rodriguez Pereira è di certo meno famosa, ma non per questo meno importante per la memoria storica italiana.

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      I centurioni del Malabar di Guido Cervo

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        Quando si parla di questo scrittore, credo che a ragion veduta si parli di uno dei più bravi scrittori storici attuali. Questa premessa per Guido Cervo era dovuta. Il libro in sé non decolla, non convince appieno. Forse più per demerito dei luoghi nei quali è ambientato che per lo stile di scrittura o personaggi o storia in sé.

        Grande ricostruzione storica

        La prima parte si fa fatica a portare a termine, ma nella seconda riprende quel ritmo tanto cari ai lettori di Roma. Una piacevole lettura anche se non di certo una delle sue migliori. Tanti però gli spunti interessanti che arricchiscono l’aspetto culturale della storia. Cervo affronta un capitolo completamente inedito della storia romana e riesce a coniugare come pochi altri scrittori una ricostruzione storica precisa e dettagliatissima e una trama avvincente di grande fascino.

        La trama

        209 d. C., dopo una lunga traversata dell’oceano, il tribuno Marco Terenzio Massimo sbarca con la sua coorte di classiari sulla banchina del porto indiano di Nelkinde, ha ormai compreso che la missione affidatagli dall’imperatore Settimio Severo, volta a dar concreta prova al maharajah del regno Pandya dell’amicizia di Roma, non sarà di pura rappresentanza. Durante uno scalo sulla costa araba, ha appreso che il regno è stato assalito dai rajah confinanti, intenzionati a trarre profitto dall’inesperienza del suo giovane sovrano, Nedunj Cheliyan.

        Appena toccato il suolo indiano, dunque, la coorte romana si trova in guerra. Ogni passo che Massimo e i suoi classiari muoveranno sulle impervie piste che dalla costa del Malabar conducono alla capitale pandya li trascinerà in una successione di furibonde battaglie, contro nemici del tutto nuovi e temibili. Nel contempo, Nedunj Cheliyan sembra sul punto di essere sopraffatto dai troppi nemici, e nel suo stesso palazzo qualcuno prepara il tradimento. Difficilmente il suo coraggio e la ferma determinazione della sua sposa, la bella e risoluta Satyavati, basterebbero per salvare il suo regno, se egli non potesse contare sul soccorso dei soldati romani e sulla fedeltà della sua guardia personale: uomini duri, avventurieri ormai senza patria, che tuttavia sapranno mettere a rischio le loro vite per tener fede al loro giuramento, nel solco di una tradizione di tenacia e onore che ancora li lega a Roma.

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          “Manie Oscure” di Leandro Blanco

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            Uno dei pregi che si può subito notare di questo libro è la scorrevolezza, che accompagna il lettore fino alla fine. Qualche passaggio opaco cela scoperte che arriveranno con il procedere della trama. Interessante la descrizione della visione del personaggio principale e di altri non vedenti, che permette a chi non è avvezzo di capire meglio molti aspetti, normalmente sconosciuti. La storia arriva alla sua conclusione proprio mentre il lettore ci si imbatte, e questo rimane un merito per un buon giallo.

            Scheda

            Autore: Leandro Blanco

            Editore: Aporema Edizioni

            Pagine: 298 p., Brossura

            EAN: 9788832144932

            La trama

            In seguito al successo del suo primo libro, Leandro Blanco viene chiamato dal preside di un prestigioso istituto di Napoli per collaborare a un progetto che favorisca l’inclusione tra studenti vedenti e non vedenti. Mentre è ancora indeciso se accettare o meno la proposta, Leandro intuisce che, dietro l’apparente facciata di normalità della scuola, si celano loschi traffici e perfino la misteriosa sparizione di una ragazza. Aiutato da un’affascinante psicologa, dal fido autista e da una serie di strambi personaggi, Blanco dovrà vestire i panni dell’investigatore e correre anche qualche rischio per cercare di arrivare alla verità.

            Qualcosa su l’autore

            Nasce a Napoli nel 1982. A quindici anni perde l’uso dell’occhio sinistro per il distacco della retina, causato da un pallonata, mentre sta giocando a calcio, e a diciassette, a causa di un grave incidente automobilistico, è privato definitivamente della vista. Nel 2009 si laurea in Fisioterapia. Oggi lavora all’interno di un istituto ospedaliero. Con il suo primo libro, Ripartire dal buio, ha voluto raccontare la propria esperienza di non vedente. Manie Oscure è il suo primo romanzo.

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              Ostia: dalla bonifica alla ricostruzione – Marco Severa

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                Uno spaccato che aiuta a capire tante cose di un periodo difficile ma genuino. La reazione di un territorio ad eventi molto più che destabilizzanti. Tutto ciò che successe, oggi ha un valore inestimabile. Memorie che ci permettono di ricostruire e capire moltissimo di un territorio che non avrebbe mai potuto voltarsi dall’altra parte. Marco Severa ricostruisce molto bene la storia, e la caratterizza obiettivamente, cercando di non travisare fatti ed eventi. Il saggio deve insegnare seguendo un filo che unisce verità nascoste a prove documentali ed in questo libro si trovano entrambe. Appassionate, nonostante a modo suo faccia davvero ancora paura.

                La scheda del libro

                Autore: Marco Severa

                Editore: Aporema Edizioni

                Anno edizione: 2019

                Pagine: 114 p., Brossura

                EAN: 9788832144406

                Il contenuto

                Da dove venivano alla fine dell’Ottocento i primi operai addetti alla bonifica delle paludi di Ostia? Perché il fascismo decise di trasformare questa zona nel fiore all’occhiello del regime? Come mai i nazisti operarono una distruzione quasi sistematica delle strutture della città? Quanto fu difficile la ricostruzione nel dopoguerra? A questi e a molti altri interrogativi prova a dare una risposta l’autore, che, oltre a indagare numerose fonti, ha raccolto la testimonianza, diretta o indiretta, di donne e uomini che vissero le vicende ostiensi in prima persona, regalandoci così la preziosa memoria di un recente passato, il cui rischio è già quello di cadere troppo presto nell’oblio.

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