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Cà Mestre: nuova vita per lo storico shopping center

Si è svolto giovedì 6 giugno 2024 un grande evento di presentazione di Cà Mestre, ovvero il nuovo lifestyle della shopping experience. Autorità, ospiti, influencer e tanto pubblico durante la giornata di Cà Mestre, un nuovo nome e tante novità per uno storico centro commerciale che dopo oltre 50 anni di vita e quasi due anni di lavori di riqualificazione architettonica e commerciale, con un investimento totale di 5 milioni di euro, ha iniziato a scrivere una nuova storia, dai contenuti “internazionali” ma sempre con grande attenzione al suo territorio e alla città. Il piano di rilancio, che ha lo scopo di rendere il centro un luogo per i cittadini, lo shopping e la socialità, continuerà per i prossimi 2 anni con nuovi brand che completeranno l’offerta merceologica e ulteriori interventi sia all’interno sia all’esterno del building.
Una shopping experience di livello
Tanti i mondi attualmente presenti, in piena ispirazione Harrod’s e Galeries LaFayette,
dal food, al beauty, dal fashion, allo sport, dai libri alla ristorazione e ai beni per la persona.
Durante lo speech sul palco, il Geometra Torriani, amministratore unico di Stilo Retail, ha
sottolineato come la strategia di rilancio – con lavori iniziati a febbraio 2022, parte di un elaborato e accurato progetto di riqualificazione fortemente voluto dalla proprietà Commerz Real Investment e supportato dalla nuova società di gestione Stilo Retail, parte del Gruppo Percassi – aveva come obiettivo quello di migliorare l’offerta commerciale. Passando anche da una valorizzazione dell’immobile dal punto di vista architettonico e strutturale per arrivare a offrire a tutti i mestrini, con il nuovo concetto di department store, una shopping experience unica nel cuore della città di Mestre.
Una grande festa
E’ stato un susseguirsi di esibizioni musicali, dj set con Jeanine, Chiara Giorgianni e Gloria Fregonese, performance di ogni tipo, eventi e attività ricreative, che hanno coinvolto i visitatori del centro in una grande festa fino a sera, durante la quale, nell’area vip, non mancava neppure il grande esperto di bartending Bruno Vanzan.
Uno sconto per la mostra Lego
Eventi e installazioni sono stati curati dalla società Emmeventi di Milano e Giovanni Rossi Studio + partner Advercity di Modena. Tantissimi gli ospiti presenti, una prestigiosa mailing list curata dalla pr Paola Mazzuccato. Il centro ospiterà anche la più Grande Mostra di Modelli costruiti con i Mattoncini LEGO® fino al 23 febbraio. Eccezionalmente, sino al 12 giugno, i visitatori avranno la possibilità di visitarla con il 50% di sconto sul prezzo intero del biglietto.
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The Clinic: trattamenti esclusivi per sentirci realmente migliori

Tutti vogliono essere belli, bellissimi, giovani, a volte assomigliare a qualche personaggio dello star system. La chirurgia e la medicina estetica nel 2025 puntano a risultati eccellenti grazie a tecniche e tecnologie sempre più innovative. L’obiettivo è trasformare il corpo e la mente sentendosi più giovani e belli. Abbiamo incontrato la dottoressa Alessia Glenda Buscarini, medico chirurgo, specializzato in chirurgia plastica. Lei è la direttrice dello studio The Clinic a Milano, in zona San Babila, gettonatissima dalla cosiddetta “Milano Bene”.
L’intervista
Quali sono le nuove tendenze per ringiovanire il viso? «Laser di ultima generazione per correggere rughe, macchie, cicatrici e pori dilatati in sole tre sedute e senza particolari effetti collaterali, Morpheus 8 in grado di migliorare il tono del viso, del collo, del decollete e anche di zone che hanno perso turgore come braccia, interno cosce e interno braccia, pancia, glutei. Filler che rispettano equilibrio e proporzioni del viso evitando inutili eccessi. Blefaroplastica superiore e inferiore chirurgica, evitando di svuotare eccessivamente i tessuti come si faceva un tempo. Questo per non correre il rischio di evitare occhi troppo vuoti e incavati e un aspetto vecchieggiante».
C’è stato un incremento di richieste negli ultimi anni? «Sì, soprattutto per tecniche non invasive sia nella medicina estetica sia nella chirurgia. Nella chirurgia del seno, ad esempio, si utilizzano protesi che non debbano essere sostituite in futuro e con brevissimi tempi di recupero per la paziente».
Le richieste sono anche maschili? «Sì, soprattutto per il corpo, per eliminare le adiposità localizzate sia con tecniche di miniliposuzione che con tecniche laser e per ringiovanire lo sguardo sia sempre con chirurgia che con laser e per infoltire barba e capelli con il prp (un trattamento che prevede un prelievo del proprio plasma, reinfiltrato nel cuoio cappelluto e nella barba)».
Voi offrite il protocollo Afrodite: di cosa si tratta? E quanto dura l’effetto? «Si tratta di un approccio a 360 gradi per le labbra: filler riempitivi, ma non eccessivi, coadiuvato dall’azione di laser frazionato per rinnovare la pelle del contorno labbra e minimizzare i segni d’espressione. L’effetto dura circa un anno».
Ci sono controindicazioni per sottoporsi a questi trattamenti? «Non ci sono particolari controindicazioni, ma bisogna certamente essere in salute, non essere in gravidanza o in allattamento e per alcuni trattamenti evitare l’esposizione solare nel mese precedente e nel mese successivo al trattamento».
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“Il rito del jazz”: l’Hologram Trio alla Cascina Cuccagna di Milano

Il Cuccagna Jazz Club ospita il concerto della formazione composta dal sassofonista
Giacomo Cazzaro, dal pianista Simone Locarni e dal contrabbassista Enrico Palmieri.
Doppio set alle ore 19.30 e 21.30, ingresso libero.
Eventi di qualità a ingresso libero
Anno nuovo, abitudini vecchie: tornano, dopo la festività natalizie, gli appuntamenti con la
musica dal vivo de “Il rito del jazz”, la rassegna organizzata dall’associazione culturale
Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano in collaborazione con I-Jazz e con il
patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano. Come sempre, gli eventi ospitati
dal Cuccagna Jazz Club, presso il ristorante Un posto a Milano, sono a ingresso libero e
la formula è quella del doppio set (ore 19.30 e 21.30).
14 gennaio
Martedì 14 gennaio sarà di scena l’Hologram Trio, formazione composta dal
sassofonista Giacomo Cazzaro, dal pianista Simone Locarni e dal contrabbassista Enrico
Palmieri. I tre giovani musicisti presenteranno per lo più brani originali, caratterizzati da
uno stile contemporaneo in cui le sonorità della tradizione jazzistica americana si fondono
con quelle delle correnti nordeuropee e mediterranee, ma non mancheranno neppure
momenti di improvvisazione radicale. In questo trio è da segnalare la presenza del pianista
Simone Locarni, che nel 2022 si è aggiudicato lo Spoleto Europe Jazz Award come
migliore talento europeo e, nel 2024, l’European Young Artists Jazz Award a Burghausen
(in Germania) e il riconoscimento della critica italiana in occasione del Premio
Internazionale Massimo Urbani.
21 gennaio
Martedì 21 gennaio, invece, sarà la volta del Macade Trio, formazione che unisce tre
giovani musicisti dal retaggio classico che successivamente si sono dedicati allo studio del
jazz per esternare al meglio la propria espressività: Matteo Maranzana (pianoforte),
Margherita Carbonell (contrabbasso) e Daniele Delfino (batteria), che si sono conosciuti
tra le aule della Scuola Civica di Jazz di Milano, propongono composizioni originali che
rispecchiano l’estetica del jazz moderno, ponendo uno sguardo anche verso sonorità più
classicheggianti. Il gruppo ha creato uno spettro di timbri che spazia da delicati sussurri a
fragorosi crescendo, tessendo così un arazzo sonoro intricato e coinvolgente allo stesso
tempo.
28 gennaio
Infine, per l’ultimo concerto del mese, martedì 28 gennaio spazio al trio guidato dalla
vocalist Elena Tavernini e completato dal chitarrista Francesco Baiguera e dal
sassofonista Massimiliano Milesi. Con il progetto “Ritratto” i tre musicisti presenteranno un
viaggio nella musica italiana degli anni Sessanta, rendendo omaggio a grandi autori come
Umberto Bini e Bruno Lauzi e facendosi ispirare da tre interpreti meravigliose: Mina, Milva
e Ornella Vanoni. Le atmosfere sognanti e le trame ritmiche degli arrangiamenti donano
nuova vita a un repertorio intramontabile, proposto con uno stile elegante e coinvolgente.
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La Triennale di Milano ricorda Elio Fiorucci

La Triennale è la cornice di una retrospettiva atta a restituire le differenti dimensioni creative ed imprenditoriali di Elio Fiorucci. Una mostra curata da Judith Clark su allestimento e scenografie di Fabio Cherstich che collegherà moda e architettura, design e musica, arte e intrattenimento, svelando e collocando all’interno di un più ampio contesto socio-culturale le
molte anime di Elio Fiorucci, sognatore rivoluzionario che accompagnò l’Italia dal provincialismo dei Sessanta al cosmopolitismo irriverente degli Ottanta, introducendo quei cambiamenti di stile che hanno definito una nuova geografia del costume.
Un uomo dotato di grande intuito per il bello
Sempre energico ed entusiasta, di grande personalità completa e poliedrica: non solo stilista ma talent scout, imprenditore e comunicatore. Elio fu un artista, un filantropo alla continua ricerca del nuovo e del bello. Ogni volta un successo tale da indurre i musei di arte contemporanea a collezionare pezzi firmati da lui, come il prototipo della shopping bag esposta al Victoria & Albert Museum di Londra.
Legato indissolubilmente a Milano
La narrazione della figura di Elio Fiorucci, parte dalle origini della sua avventura nel mondo della moda, con la prima boutique aperta in Galleria Passarella a due passi da Piazza San Babila, nel 1967, ricordando tutte le connessioni che la sua empatia è riuscita a creare (da Andy Warhol, Keith Haring, a Oliviero Toscani) e di conseguenza le tappe iconiche della sua arte!
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