Il boudoir del gentiluomo

Innanzitutto… le basi!

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    Inizia con questo post (una volta si sarebbe detto “articolo”, ma i tempi sono quelli che sono!) una nuova rubrica che il direttore di questa testata ha voluto – bontà sua! – affidarmi e che tratta non tanto di moda, quanto di eleganza.

    Un compendio di suggerimenti non richiesti

    Ovvero, nei prossimi numeri di questo giornale, con cadenza settimanale, proverò a dire la mia su cosa sia l’eleganza maschile, su cosa non dovrebbe mai mancare nel guardaroba di un gentiluomo che voglia dirsi – per l’appunto – elegante e cosa, per converso, quest’ultimo non dovrebbe indossare mai. Questo compendio di consigli non richiesti, ma utili, sull’abbigliamento del suddetto gentiluomo devono necessariamente partire da quella che potremmo definire “la
    base”. Ovvero, il corpo.

    Il biglietto da visita principale

    Il corpo, infatti, è fondamentale se vogliamo affrontare l’argomento eleganza, in quanto è la struttura che dovrà poi essere ricoperta dall’abito. A meno che non vogliate vestirvi con un tendone da circo, pali e tiranti inclusi – e voglio sperare che non sia il vostro caso – è bene che teniate sempre bene presente che il vostro aspetto è il vostro principale biglietto da visita quando vi presentate al cospetto di estranei e che l’eleganza non vi è conferita tanto da ciò che indossate, quanto e soprattutto da come lo indossate.

    Fisico: lavoriamoci su

    Per questo dovreste, per così dire, nutrire il massimo rispetto per quell’ammasso di ossa, carne, muscoli e tendini che vi porta a spasso nel vostro – vi auguro lungo – percorso terreno con la medesima cura con la quale vi preoccupate di nutrirlo a tavola. E se Madre Natura è stata così dispettosa – nel pieno della cosiddetta “civiltà dell’immagine” – da negarvi un volto da adone e magari, per soprammercato, avete potuto sperimentare di persona che l’unica cosa in grado di arrestare la caduta dei capelli è il pavimento (1) , sappiate che sul fisico, invece, potete lavorare e ottenere qualche risultato rimarchevole.
    (1) A chi scrive è capitato!

    Ma siccome il tempo è poco e lo spazio risicato, sono costretto e chiuderla qui e a cominciare ad affrontare seriamente l’argomento a partire la prossima settimana. Se vi ho incuriositi abbastanza, tenete d’occhio questo blog…

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