Io c'ero
Tiziano Riverso, io disegno il lavoro
E’ un ‘bustocco’ cioè nato a Busto Arsizio in provincia di Milano da un padre scultore del legno che gli ha trasmesso la passione per l’arte. E in effetti il giovane Tiziano Riverso, classe 1956, con il disegno ci sa fare.
Nato a Busto Arsizio da un padre scultore del legno che gli ha trasmesso la passione per l’arte, il ‘bustocco’ Tiziano Riverso, classe 1956, con il disegno ci sa fare. Nel 1975 si diploma come perito in telecomunicazione e inizia la carriera come operatore informatico bel reparto di Tlc della multinazionale Honeywall. Nel frattempo si laurea in Scienze Politiche alla Statale di Milano. Ma la passione per il disegno batte con prepotenza alle porte del suo cuore. Tanto che prende armi e bagagli e si trasferisce a Venezia dove segue l’Accademia di Belle Arti.
Dai carboncini di Venezia al Corriere dei Piccoli di Milano
Era il 1981 e nella città lagunare ci rimane per tre anni. “Disegnavo per i turisti di strada le vedute di Venezia, sai quelli che fino a qualche anno fa trovavi tra le calli con una tavolozza e un cavalletto e i disegna sparsi intorno? Ecco ero uno d quelli.”. Ponte di Rialto, Ponte dei sospiri tutti ritratti a carboncino o con gli acquarelli. “Poi alla Giudecca isola operaia che aveva scorci indimenticabili. A quei tempi vivevo a Mestre in condivisione”. Ma Milano restava la sua meta di riferimento. E Tiziano ci ritorna nel capoluogo lombardo. Inizia a frequentare le redazioni, del Il Monello, Il Corriere dei Piccoli. Incontrava i suoi miti del tempo, Iacovitti, Ugo Pratt con il suo Corto Maltese, Milo Manara, Crepax e la sua Valentina.
Un anno trascorso in barca accanto all’Arena di Verona
Nel 1985 dopo un viaggio a Parigi va a vivere su una barca sul fiume Adige a Verona e inizia a collaborare con i quotidiani locali e nazionali. Lo chiamano per ricostruire dei fatti delittuosi con le sue vignette in bianco e nero. Diventa una firma del quotidiano La Notte e delle sue pagine di cronaca nera e giudiziaria. Fonda Arcicomics un gruppo di disegnatori associati che organizza mostre dove incontra Manara e presenta i propri lavori. “Un salto di qualità c’è stato quando ho incontrato il disegnatore Gaspare Morgione che lavorava al quotidiano di Varese La Prealpina. Lui fa me voleva la ricostruzione per immagini dei fatti delittuosi come per esempio una rapina a una gioielleria. In quasi casi non puoi mettere in primo piano il bandito e quindi devi ricostruire fantasticando un po’ l’assalto, l’inseguimento, la sparatoria e magari anche l’omicidio”. Alla Prealpina per cui pubblicava anche vignette satiriche Riverso ci resta sette anni. Poi passa al quotidiano Il Giorno, diretto da Gaetano Afeltra, dove illustra il fatto del giorno sulla pagina curata dal mitico e indimenticabile Vittorio Zucconi.
Zelig, Maurizio Costanzo e tante querele
“In quegli anni mi sono beccato ben 9 querele anche se le vignette non costituivano reato di per sé. Fumettista e cartoonist acuto e dissacrante diventa un punto di riferimento nell’editoria. Pubblica copertine per libri illustrati, illustrazioni, realizza bozzetti per la pubblicità collaborando con Mondadori, Rizzoli, Feltrinelli, Bompiani. Intanto sulla Martesana si fa notare il locale Zelig dove passano i migliori cabarettisti del momento. Conosce prima Flavio Oreglio, Leonardo Manera, Ale & Franz poi Maurizio Costanzo che dal 1997 era il direttore artistico del Teatro Ciak di Milano. Ogni settimana l’argomento presentato da Costanzo veniva illustrato dai suoi fumetti. Con la Gialappa’ s, in Mai dire goal avviene la sua consacrazione a vignettista satirico anche in tv. Il Festival di Sanremo lo richiede per illustrare ogni singola serata. Quest’anno a Sanremo ha ricevuto un premio per le illustrazioni del libro “L’Uomo Elastico” pubblicato da Edizioni Antea, realizzato da Giuseppe Cossentino. Un libro contro il bullismo.
Comics at work per la parità di genere
Tra le sue ultime creazioni AstroSamantha in cui racconta con le sue vignette, il tema della “Parità e diritti delle donne sul lavoro da Luana D’Orazio ad AstroSamantha“. Un libro diventato mostra itinerante per tutta l’Italia. “Si tratta della prima di una serie d’iniziative pensate dall’Associazione Sicurezza e Lavoro all’interno del progetto “Comics at work”.