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Moda e modi

Jeans a vita bassa: Sabrina Ferilli detta la tendenza moda per l’autunno 2024

La moda Autunno 2024 vede il ritorno in grande stile dei jeans a vita bassa, un capo versatile e audace, capace di adattarsi a diverse occasioni. Sabrina Ferilli li ha già adottati, scegliendo un modello a lavaggio chiaro con fit dritto. Abbinamenti consigliati: top cropped e camicia per un look casual, oppure sandali e blusa in satin per un tocco chic. Il low waist si conferma il trend vincente della stagione.

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    Mentre ci avviciniamo all’autunno 2024, è impossibile non notare il ritorno in grande stile dei jeans a vita bassa. Questo capo, che per molte stagioni è stato considerato un tabù, sta ritrovando la sua gloria, soprattutto grazie alle celebrità che lo hanno riportato sotto i riflettori. Tra queste, spicca Sabrina Ferilli, che con il suo carisma e la sua eleganza naturale, è diventata un’icona di questa tendenza.

    Il look di Sabrina Ferilli
    L’attrice romana, amatissima dal pubblico italiano, ha condiviso sui social uno scatto in cui sfoggia un paio di jeans a vita bassa dal lavaggio chiaro, abbinati in modo semplice ma raffinato. Il fit dritto dei pantaloni, insieme alla vita bassa, esalta la silhouette, rendendo questo capo estremamente versatile e adatto a diverse occasioni. Con un top semplice e accessori minimali, Sabrina riesce a creare un look che è al contempo casual e sofisticato, perfetto per le giornate di settembre.

    Un ritorno di tendenza
    I jeans a vita bassa, già virali su Instagram e TikTok, sono stati riscoperti grazie alla loro capacità di coniugare comfort e stile. Se negli anni passati erano considerati difficili da portare, oggi sono diventati un capo irrinunciabile per chi ama osare e distinguersi. La loro popolarità è dovuta anche alla loro versatilità: possono essere abbinati a t-shirt cropped, camicie oversize, o giacche strutturate, creando look che vanno dal casual al chic con estrema facilità.

    Come indossarli questo autunno
    Per seguire le orme di Sabrina Ferilli e fare dei jeans a vita bassa il pezzo forte del proprio guardaroba autunnale, basta abbinarli ai capi giusti. Per un look da giorno, ideale per un caffè con le amiche o una passeggiata in città, si può optare per un tank top bianco a costine e una camicia in popeline lasciata aperta. Se invece si vuole puntare su un outfit più raffinato per un appuntamento serale, un paio di sandali a listini con tacco alto, una blusa elegante in satin e una mini pochette rigida saranno perfetti.

    Un trend in continua evoluzione
    Con l’avvicinarsi della nuova stagione, i canoni estetici e modaioli si evolvono, e i jeans a vita bassa ne sono un esempio lampante. Questo capo, che un tempo divideva, oggi unisce le fashioniste di tutto il mondo, dimostrando che con il giusto atteggiamento e gli accessori adeguati, tutto può diventare trendy.

    Nostalgici, ma non solo
    Che siate nostalgiche dei primi anni 2000 o nuove appassionate di moda, i jeans a vita bassa rappresentano una tendenza da non sottovalutare per l’autunno 2024. Con la loro capacità di adattarsi a qualsiasi stile, sono pronti a diventare un pezzo chiave del vostro guardaroba. E se anche Sabrina Ferilli, regina dello stile italiano, li ha scelti, è il momento di dare una chance a questo trend che promette di dominare la stagione.

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      MAGA make-up, il trucco delle donne di Trump diventa satira (e un messaggio politico)

      Fondotinta aranciato, correttore chiaro e ciglia drammatiche: i tutorial parodici ironizzano sul look di Melania, Ivanka & Co. Ma dietro lo scherzo si apre un dibattito più profondo su femminilità, ideologia e performatività di genere

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        “Vogliamo creare un bell’effetto mat, piatto, possibilmente polveroso e secco. Nessuna crema idratante, fondotinta troppo chiaro, correttore visibilissimo sulle rughe. E poi blush mal posizionato, ciglia drammatiche, labbra slavate e ombretti calcificati tra le pieghe delle palpebre”: così Suzanne Lambert, content creator americana, spiega passo per passo come ottenere un perfetto “MAGA make-up”. Il tutorial, diventato virale su TikTok, non è un consiglio beauty, ma una parodia feroce – e anche molto precisa – del trucco sfoggiato da molte donne vicine a Donald Trump. Da Melania a Ivanka, passando per la portavoce Karoline Leavitt, le immagini delle “donne MAGA” sono diventate meme. E il trucco, simbolo visivo di un’ideologia.

        Sui social il trend è esploso sotto gli hashtag #RepublicanMakeUp e #MAGAmakeup. I video si moltiplicano, così come le discussioni. Perché, si chiedono in molti, è davvero accettabile ridicolizzare l’aspetto estetico delle donne – anche se conservatrici? Dove finisce l’umorismo e dove inizia il body shaming politico?

        Secondo Suzanne Lambert, “chi pensa che si tratti solo di make-up, non ha colto il messaggio”. Intervistata da testate come CBS e Newsweek, ha spiegato che la sua comicità “si basa sull’osservazione e sulla satira dei comportamenti”. “Molte delle ragazze repubblicane che commentano arrabbiate sotto i miei video condividono uno stile identico: stesso trucco, stessi capelli, stessa estetica. Mi è sembrato naturale farne una parodia”, spiega. Il suo obiettivo? Smontare un’estetica che, a suo dire, è l’emblema visivo di una visione retriva della donna. “L’umorismo è sempre stato una pietra miliare della politica”, dice. “La gente mi dice che non si combatte il fuoco col fuoco, ma io non sono un pompiere”.

        Intorno a questa satira, il dibattito si è acceso anche tra esperti. Juliet A. Williams, docente di studi di genere all’UCLA, nota come “le donne MAGA siano oggi l’espressione più estrema di una femminilità costruita a immagine dello sguardo maschile etero e bianco”. Capelli lunghi e ondulati, incarnati bronzei, botox evidente, trucco marcato e labbra gonfie: la cosiddetta “Mar-a-Lago face” – dal nome della residenza dorata di Trump – è diventata un’estetica ben codificata. “È un modello di bellezza che stabilisce chi è la donna vera e chi no, e pone le bianche, magre e conformi in cima alla scala sociale del genere”, afferma Williams.

        Il fenomeno si interseca con un altro concetto tornato in auge nel dibattito post-elettorale: la “conservative hot girl”. Una bellezza anni ’90, iper-femminile, ammiccante, tutt’altro che inclusiva. Alcuni media hanno indicato in Sidney Sweeney (attrice mai schierata politicamente) l’incarnazione di questa nuova musa repubblicana. Un ritorno alla donna-oggetto, al servizio dello sguardo maschile, contrapposta alla cultura woke e alla diversità rappresentata da corpi non conformi, etnie diverse e generi fluidi.

        Il paradosso, sottolinea ancora Williams, è che proprio chi critica l’ideologia gender sarebbe impegnato a imporre un’estetica di genere rigida, codificata, performativa. Judith Butler l’aveva detto: il genere è performance. E oggi, secondo la studiosa americana, “le donne più transfobiche sono spesso quelle che performano con più accanimento un solo modello di femminilità”.

        Nel frattempo, TikTok continua a sfornare video in cui ci si trucca “come una repubblicana arrabbiata”, le ciglia finte si incollano malamente e i correttori troppo chiari si stendono a strati sotto gli occhi. La satira graffia, come sempre. E stavolta il trucco, anziché nascondere, svela più di quanto sembri.

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          Profumo di sudore (e di libertà): la nuova tendenza beauty che riscrive le regole dell’igiene

          n tempo era tabù, oggi è oggetto di studio, marketing e rivendicazione culturale. Il sudore non è più un nemico da combattere con fragranze tropicali: è una firma biologica, un odore da armonizzare, non da cancellare. Il nuovo mantra? Smell like yourself.

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            Per decenni ci hanno insegnato che il sudore è il male. Che va coperto, mascherato, annientato a colpi di spray, sali d’alluminio e bouquet di fiori inesistenti. Le pubblicità ci hanno bombardato con ascelle fluo, promesse di 72 ore di freschezza e modelli che danzavano in slow motion dopo una passata di roll-on. Ma ora, qualcosa sta cambiando. Lentamente ma inesorabilmente, nel mondo del beauty si fa strada una nuova idea: il sudore non è il problema. Il problema è il nostro rapporto con lui.

            Si chiama skinimalism, è il trend che unisce bellezza e minimalismo, e non riguarda solo il make-up: nel 2025 il concetto si è esteso all’igiene. Sempre più brand stanno proponendo deodoranti “trasparenti”: non solo nel packaging, ma anche nella filosofia. Niente più profumi invadenti, ma formule che lavorano con la pelle e i suoi batteri, non contro di essi. L’obiettivo non è cancellare l’odore, ma armonizzarlo. Perché ogni corpo ha una sua firma olfattiva, e la nuova bellezza parte proprio da lì.

            Dimenticate quindi le ascelle che odorano di cocco e patchouli. Il nuovo oggetto del desiderio è il “non-odore”, o meglio: l’odore di te. Marchi come Corpus, Fussy, Nuud o By Humankind stanno guidando la rivoluzione: packaging minimal, formule naturali, probiotici, zero alluminio. E soprattutto, un marketing che ribalta tutto: “smell like yourself”, “celebrate your scent”, “your sweat, your story”.

            In parallelo, anche la scienza si muove. Alcuni studi indicano che l’odore corporeo ha un ruolo cruciale nell’attrazione, nell’empatia, persino nel riconoscimento affettivo. Cancellarlo del tutto sarebbe come farsi togliere le impronte digitali: comodo forse, ma un po’ inquietante. E infatti, sempre più persone iniziano a considerare la loro scia olfattiva non un difetto, ma un’identità.

            Sulle passerelle, intanto, il concetto dilaga. A Parigi, una maison ha lanciato una fragranza che si mescola volontariamente con il sudore. A Los Angeles, una top model ha confessato in un podcast di non usare più deodoranti: “Ho smesso. Il mio corpo ha imparato a regolarsi da solo. Adesso profumo di me”. Il post è diventato virale.

            Naturalmente, non tutti sono pronti. Le abitudini sono dure a morire, e il panico da ascella ancora popola i vagoni della metropolitana. Ma la direzione è tracciata. Il concetto di “bellezza inodore” inizia a scricchiolare, sotto i colpi di una generazione che preferisce essere vera piuttosto che perfetta. E se il prezzo da pagare è un alone sotto la camicia, pazienza.

            Perché la vera rivoluzione beauty non passa per il profumo che indossi, ma per quello che non ti vergogni più di avere. Odore compreso.

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              La pelle invernale ha bisogno di comfort: trattamenti coccola per affrontare il freddo

              Burri nutrienti, maschere notturne, oli essenziali e scrub fai-da-te: l’inverno è il momento perfetto per trasformare la skincare in un rituale rilassante. Scopri come regalarti una pelle morbida, idratata e protetta anche nelle giornate più fredde.

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                L’inverno non è gentile con la pelle. Tra il freddo pungente all’esterno e il riscaldamento secco all’interno, l’epidermide soffre e il risultato è sempre lo stesso: secchezza, rossori e quella fastidiosa sensazione di tensione. Ecco perché questa stagione richiede cure extra, ma non solo funzionali. L’inverno è anche il momento perfetto per dedicarti a trattamenti coccola che trasformano la skincare in un rituale di puro benessere.

                Cominciamo dalla base: idratazione profonda e continua. Dimentica le creme leggere estive: ora servono burri nutrienti e texture ricche che creano una barriera protettiva sulla pelle. Il burro di karité e il burro di cacao sono alleati insostituibili per viso e corpo. Applicali subito dopo la doccia, quando la pelle è ancora umida, per un’idratazione più efficace e duratura.

                Se hai la pelle molto secca, il segreto è aggiungere un tocco di olio naturale alla tua routine. L’olio di argan, di mandorle dolci o di rosa mosqueta può essere applicato da solo oppure miscelato alla tua crema abituale per potenziarne l’effetto. E non dimenticare il corpo: un massaggio con olio caldo non solo nutre la pelle, ma rilassa i muscoli e ti regala un momento di puro relax.

                Per il viso, è il momento di riscoprire le maschere notturne. Questi prodotti, spesso a base di acido ialuronico e ceramidi, agiscono mentre dormi, riparando i danni causati dal freddo e lasciando la pelle morbida e rimpolpata al risveglio. Se preferisci una soluzione naturale, prova una maschera fai-da-te a base di miele, yogurt e olio di oliva: è semplice da preparare e lascia la pelle luminosa e idratata.

                E che dire dello scrub? Anche in inverno è fondamentale per rimuovere le cellule morte e preparare la pelle ad assorbire meglio i trattamenti. Uno scrub delicato al miele e zucchero è perfetto per il viso, mentre per il corpo puoi utilizzare uno scrub al sale marino mescolato con olio di cocco. Fai attenzione a non esagerare: una volta a settimana è più che sufficiente per evitare di stressare ulteriormente la pelle.

                Non dimentichiamo le mani e i piedi, spesso trascurati ma i primi a soffrire il freddo. Una crema mani con burro di karité da applicare più volte al giorno è indispensabile, mentre per i piedi puoi concederti un trattamento intensivo prima di andare a dormire: applica una generosa quantità di crema ricca e indossa dei calzini di cotone. Al mattino la pelle sarà morbida come seta.

                Infine, crea un’atmosfera rilassante mentre ti dedichi a questi rituali. Una candela profumata agli agrumi o alla vaniglia, una playlist soft e magari un tè caldo possono trasformare una semplice routine beauty in un’esperienza di benessere totale.

                Non è solo una questione estetica: prendersi cura della pelle durante l’inverno è un modo per coccolarsi, per fermarsi un attimo e ricordarsi che, anche nel pieno della frenesia quotidiana, meritiamo un momento tutto per noi.

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