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Metti un nonno alla Casa Bianca

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    La più grande democrazia al mondo. Il Paese delle opportunità. La superpotenza mondiale per eccellenza. Il posto a cui tutti guardano quando sognano fama, gloria, denaro. Il ruolo di guida mondiale degli Stati Uniti è fuori da ogni dubbio. Ecco perché quando gli Usa vanno al voto, tutto il mondo attende l’esito con il fiato sospeso e le prossime elezioni presidenziali del 5 novembre non faranno eccezione.

    Stavolta è anche una questione anagrafica

    Ma mai come questa volta si porrà un problema che va oltre la politica, gli schieramenti, le scelte personali. Salvo clamorosi ribaltoni, in corsa ci saranno l’attuale presidente Joe Biden, anni 81, e l’ex presidente Donald Trump, anni 77, quasi 78. Esperienza, carisma, capacità e saggezza sono un plus universalmente riconosciuto, d’accordo.

    Non sono vecchi, accumulano giovinezza…

    Ma è possibile che la nazione più potente al mondo non sia in grado di trovare due persone che non siano in età da pensione? È davvero questo il meglio su piazza? Alla faccia del rinnovamento. E del largo ai giovani. Del resto, in un mondo in cui un cinquantenne viene ancora definito «ragazzo», tutto è possibile. Anche che la Casa Bianca, comunque vada, rischi di diventare la succursale di un reparto di geriatria.

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