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Dick Rating: che voto mi dai se te lo posto?

Dal 2022, il dick rating, la pratica di richiedere una valutazione del proprio pene, è diventata una tendenza popolare sulle piattaforme digitali di contenuti erotici. Questo fenomeno è trasversale e “inclusivo”, coinvolgendo uomini di tutte le classi sociali, razze, idee politiche ed età. Studenti, operai, professionisti, single o sposati, giovani e maturi, tutti chiedono di essere valutati in un contesto che trascende le differenze personali.

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    Il dick rating, la richiesta di valutazione del proprio pene che spopola dal 2022 sulle piattaforme digitali a contenuto erotico, si attesta come fenomeno trasversale e ‘inclusivo’ del mondo maschile: senza differenziazioni di classe, razza, idee politiche, età anagrafica. Studenti, operai, professionisti, single o sposati, giovani e maturi, scarsamente dotati e super dotati, timidi e spavaldi, maschi solitari che parlano a monosillabi e orde di narcisisti logorroici chiedono di essere valutati dove non batte il sole.

    Partecipare è semplice

    Unica condizione: bisogna possedere l’attributo maschile. Poi basta fotografarlo con lo smartphone e mandarlo alla modella in questione previa risposta affermativa alla richiesta. Segue l’accordo economico sul tipo di valutazione: solo scritta o in video, magari associata ad altri contenuti decisi dalla modella. E ilo gioco è fatto.

    Membri al voto

    La donna chiamata a giudicare, adeguatamente preparata su come affrontare la difficile valutazione, risponderà, si spera, con onestà intellettuale. Di certo cercherà di vedere il lato positivo dell’attributo. Anche perché, se vi state per iscrivere al suo profilo online, non vorrà perdervi come potenziale acquirente di contenuti. Il suo responso ‘oggettivo’, corredato di analisi e argomentazioni su forma, dimensioni, caratteristiche peculiari, dovrà contenere, a seconda della cifra impiegata, argomentazioni precise sui vari aspetti. Soprattutto sull’armonia di insieme delle parti che compongono il ‘capolavoro della natura’, l’opera d’arte, insomma. Con voto finale corredato di giudizio personale.

    L’amico chiuso nella zip
    Chi sono i fanatici del dick rating? E’ sbagliato pensare che fra i fanatici della valutazione del proprio pene ci siano le star mancate del porno. Maschi che vorrebbero vedere in scena i loro ‘amici’ nel ruolo di protagonisti oppure uomini insicuri delle loro doti fisiche nascoste. Dietro il dick rating c’è, come abbiamo anticipato, il maschio qualunque che desidera sentirsi speciale: magari superare qualche complesso che si si porta dietro sin dagli spogliatoi sportivi dell’adolescenza, magari ricevere soltanto conferme della sua unicità e sex appeal.

    Photoshoppare non vale

    Soprattutto, è la voglia di giocare con la bella sconosciuta di turno ad alimentare la curiosità dell’utente. Con effetti speciali da photoshop o meno non è dato sapere. Come risponderà la modella? Conoscendo solo nickname e ‘dick’ dell’interessato farà la sua recensione all’oscuro da altre informazioni. A suon di dollari: fino a 200, per esempio, sulla piattaforma OnlyFans.
    Il costo più elevato di solito è associato a una valutazione in video dove la creator ‘finge’ di appassionarsi. Più l’utente paga più ottiene risposte circostanziate. Nessuna improvvisazione da parte delle modelle.

    Tutorial del ca**o

    Esistono tutorial specifici su come realizzare un dick rating che si trovano facilmente in rete. Riguardano la curvatura, la lunghezza, il volume, il colore, l’armonia di misure. Le opzioni di consegna della valutazione sono svariate: messaggio scritto, nota vocale, video in lingerie o di nudo, video in abiti fetish. I tutorial avvisano: l’importante è chiedere all’interessato quale di
    queste opzioni preferisce. Una volta appurato questo e stabilità la tariffa si passa all’analisi vera e propria, suggerita da vere e proprie guide online. Su SinParty, per esempio, alla voce “Come fare una buona valutazione del pene e aumentare le tue entrate” si legge: “Quando un uomo paga per una valutazione del pene è importante capire cosa stia effettivamente cercando”. Ce
    lo chiediamo anche noi: protagonismo, attenzioni, adorazione, superamento di una fragilità? Bisogna intuirlo.

    L’ansia del giudizio altrui

    Piovono allora i consigli per le risposte da fornire. Si esagera: dal ‘non ne ho mai visto uno così maestoso’ alla frase “è davvero carino”, come fosse un peluche scodinzolante. Fra i suggerimenti che riguardano il voto si invita a essere magnanime: “Mai dare un voto inferiore a 7,5 decimi”, recita il sito Divafluence. La motivazione? Non creare turbamento nei fan. Ma quale turbamento? La valutazione del pene da parte di una donna che l’utente non incontrerà mai dal vivo, ancorchè appena sufficiente, non crediamo possa indurre nessuno ad andare dallo psicoterapeuta per riprendersi dal trauma. A meno di non ritenere che il mondo digitale abbia completamente sostituito quello della realtà.

    Controprova in famiglia

    Il nostro suggerimento è questo: dopo la valutazione digitale del vostro pene fate la prova del nove. Chiedete una valutazione in presenza a chi sta con voi per una serata o per la vita. Potreste rimanere benevolmente stupiti senza aver messo mano al portafoglio. La realtà spesso sorprende. A quel punto quella recensione del vostro volatile scherzosa e ottenuta con stratagemmi digitali fatela sparire: bruciatela, mangiatevela. Oppure incorniciatela sulla parete del diploma e del master. Vi darà un polveroso lustro che nemmeno la laurea in ingegneria aerospaziale. Credeteci. Avrà un impatto incendiario: quando richiamerete la donna che vi piace per il secondo appuntamento vi risponderà così: “Mandami la foto del tuo dick, ci vediamo in chat”.

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