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I’m just a gigolò…

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    “Chi ama una sola donna è un egoista”, questo è l’incipit del Manuale del perfetto gigolò – Consigli e segreti di un accompagnatore per donne, pubblicato nel 2023 da Edizioni Terra marique. Non c’è bisogno di scomodare il seduttore Giacomo Casanova per comprendere le motivazioni di una tale affermazione. Ci accontentiamo di Roy, l’autore del Manuale che è anche il gigolo più famoso d’Italia. Bello da paura anche nella sua maturità, professionista di ventennale esperienza, imprenditore e titolare del primo sito italiano di gigolò e accompagnatori (www.gigolo.cloud). Occhi azzurri e nera capigliatura.

    Roy a passeggio

    Perché scrivere un manuale per aspiranti perfetti gigolo?

    “Ricevo tantissime richieste da parte di donne che desiderano un partner per svariate occasioni, non solo di sesso – rivela – e condividere la mia esperienza con chi desidera avviarsi su questa strada mi sembra importante”.

    Ci vuole una formazione specifica?

    “Anche se sei aitante, profumato ed elegante, il fatidico passo sbagliato con le clienti è dietro l’angolo. Questione di dettagli. Il mondo femminile va conosciuto e sperimentato. Potrei portare decine di casi fallimentari anche nella mia carriera. Ma ora so il fatto mio e mi basta una telefonata per capire cosa vuole una cliente. Questione di sensibilità acquisita in decenni di pratica. Perciò la condivido volentieri con gli aspiranti”.

    L’importante è il cash sul tavolo, il resto sono romanticherie inutili

    Chi sono le donne che ricorrono a professionisti del sesso? Roy ci spiega che, sfatando un tabù che vuole solo maschi alla ricerca di incontri fugaci nel letto, esiste un universo femminile di clienti molto sfaccettato. Sono donne accasate o single, giovani oppure over 50, che amano la discrezione. Detto in parole povere: mettono mano al portafoglio volentieri per l’uscita di scena del maschio subito dopo l’amplesso. Una toccata e fuga che può anche ripetersi ‘fedelmente’ nel tempo, priva però di qualsiasi implicazione. “Le donne in questione non desiderano essere tempestate di chiamate, per non avere problemi con il partner ufficiale, leggi marito o compagno, oppure per non scoprire nell’uomo universi deludenti”, confessa Roy. Banconota sul tavolo e via. Roy conferma: “Nulla di romantico. I mazzi di fiori sono roba d’altri tempi. Se oggi porti un bouquet a una ventenne ti dà del buffone”.

    Situazioni diverse dove un gigolò… ci sta

    Ma cosa potrebbe volere una ventenne di oggi da un gigolo? Secondo Roy potrebbe voler esplorare esperienze da single. Oppure superare traumi emotivi del passato al riparo da giudizi. Poi ci sono le vedove, donne ancora allacciate al ricordo del marito, per le quali andare con un gigolo non è un tradimento della memoria. Infine le sposate trascurate, che sono le più frequenti. Sono donne che fuggono a gambe levate da uomini appiccicosi che potrebbero far saltare il loro matrimonio. Non hanno una vita sessuale appagante in casa. Dulcis in fundo, ci sono le festeggiate che ricevono il regalo-gigolo al compleanno o alla festa di addio al nubilato dal gruppo delle amiche. Previa cena di gradimento.

    Anche solo per una compagnia discreta

    Fra le occasioni di lavoro per i gigolo figurano anche le cerimonie pubbliche: funerali, matrimoni, comunioni. Si tratta in questo caso di donne separate che non vogliono recarsi da sole a un evento in cui sanno che ci sarà l’ex partner. Oppure sono donne sole che vogliono creare gelosia nel fidanzato che le ha appena lasciate. Come avviene il primo contatto da parte delle clienti? “Da una conversazione telefonica”, spiega Roy. “In alcuni casi è meglio incontrarle a cena, in altri andare dritti all’atto senza preamboli. Dipende dalla circostanza”. Ed ecco che viene in aiuto il Manuale. L’obiettivo è accumulare esperienza per imparare a conoscere le donne arrivando a ragionare come loro, perfino a comportarsi come loro. Molto diverse dal maschio. Più esigenti.

    Una voce da comprendere

    “Dalla voce di una donna si intuiscono molte cose, basta saperla ascoltare. Mi rendo conto che non è semplice”, confessa Roy. E specifica: “Servono sensibilità e tatto, oltre alla capacità di toccare le corde giuste. Non tutti ci riescono, ma se pensi di avere queste capacità innate sei già sulla buona strada. L’esperienza ti aiuterà ad affinarle e a metterle a frutto. Il segreto sta nel capire, già dopo pochi secondi dall’inizio della telefonata, chi c’è dall’altra parte e cosa desidera da te”.

    I dettagli sono importanti… ma ad alcuni sfuggono

    Chi c’è, dunque, dall’altra parte? Roy ci porta un esempio: “La voce di una donna che sta chiamando un gigolò perché ne ha bisogno è diversa da quella di una donna che chiama per curiosità ma senza la reale intenzione di approfondire il discorso e ricevere informazioni”. La donna davvero interessata, secondo il suo vissuto, ha quasi sempre la voce timida, insicura, impacciata. Farà fatica a iniziare la conversazione, avrà la voce bassa, tremolante, con pause.
    Una volta lo chiama, racconta, una donna che si spaccia per una possibile cliente. Dal ritmo della sua voce, dalla dialettica, dalle domande dirette, dalla voce squillante e sicura lui però capisce subito a intuito che qualcosa non quadra. Scopre infatti che si tratta di una giornalista (non io, che mi sono palesata subito) alla ricerca di informazioni per un articolo giornalistico.

    No ai selfi in bagno

    Torniamo ai consigli ai colleghi aspiranti. Evitare di postare selfie a torso nudo in bagno o davanti allo specchio con il cellulare in mano è il primo suggerimento. Il web e i social sono pieni di queste foto, a detta sua ‘ridicole’. “Se vuoi distinguerti pubblica solo scatti di qualità, evita di proporti nudo o in atteggiamenti volgari: in questo modo non attirerai le donne”, specifica.

    Nessun obbligo a priori

    Altra curiosità: il gigolò è obbligato a fare sesso? “No, solo se la situazione è gradevole e se le condizioni fisiche e caratteriali della cliente lo consentono”, risponde sicuro. Segue un capitoletto su tariffe e oneri fiscali. Diritti e obblighi. Una cosa l’abbiamo capita: se ti fai pagare in anticipo e non ti presenti per influenza dovrai recuperare o restituire. E’ il minimo no? In definitiva, le declinazioni del gigolo sono tante: a teatro o a cena, a un evento pubblico come finto fidanzato, come accompagnatore per viaggi, come amante occasionale, come sorpresa nella torta o come personaggio inventato su commissione. Attenzione però: se fingete di essere un medico o un avvocato preparatevi bene sull’argomento. Fatevi pagare l’impegno. Nel manuale c’è anche una parte sulle tariffe suddivise per prestazione e sugli aspetti fiscali della
    professione. Roy paga le tasse. Ce lo conferma.

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