Sic transit gloria mundi
Sangiuliano e la misteriosa biondina: un mix esplosivo che fa tremare il Ministero
Tra gaffe, sfondoni e una biondina che non passa inosservata, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si trova al centro di uno scandalo che mette in serio imbarazzo il suo Ministero. Una mail riservata finisce nelle mani sbagliate, scatenando la tempesta.
Di lei si sta parlando ovunque, e non a caso. Maria Rosaria Boccia, la procace ragazza bionda al centro di questo scandalo, è apparsa praticamente ovunque al fianco del ministro Gennaro Sangiuliano, sfidando ogni limite di opportunità e buon senso. Ma non è solo la sua presenza costante a far discutere: ora spunta anche una mail che la coinvolge in una questione molto più seria. Si tratta di un comportamento che denota un’incredibile leggerezza da parte di un Ministro della Repubblica.
Genny Delon e la biondina: un binomio esplosivo
Che la presenza della procace biondina abbia fatto uscire di senno il nostro “Genny Delon” (il copyright del nomignolo va al collega Carmelo Caruso) nazionale? Sembrerebbe proprio di sì. Il ministro, già noto per i suoi sfondoni culturali e le gaffe storiche, sembra aver abbassato ogni difesa in sua compagnia, perdendo quel poco di senso della misura che gli era rimasto. Ma non finisce qui: qualcuno ha notato che il ministro, quando è in compagnia della signorina Boccia, si toglie la fede dal dito. Ahi ahi ahi, qui gatta ci cova…
La mail che non doveva esistere
Torniamo alla questione principale: la mail che ha messo nei guai il ministro e la sua “ospite d’onore”. Questa comunicazione riservata, che tratta questioni delicate legate alla sicurezza del G7, non avrebbe mai dovuto finire nelle mani della Boccia. Eppure, eccola lì, in copia con il suo indirizzo @gmail, tra i vertici del Ministero. Una leggerezza che farebbe arrossire anche un impiegato al primo giorno di lavoro, e che potrebbe avere conseguenze ben più gravi.
Un finale in pieno stile commedia all’italiana
A questo punto, c’è da chiedersi quanto ancora potrà resistere il nostro “Genny Delon” nazionale. Tra sfondoni, gaffe, e ora anche scandali conditi da presenze femminili discutibili, la sua posizione sembra sempre più precaria. Forse è davvero giunto il momento per lui di fare le valigie e tornare a Napoli, dove potrà continuare a gorgheggiare “Malafemmena” in qualche trattoria di Posillipo. Almeno lì, tra spaghetti e canzoni, nessuno gli chiederà conto delle sue leggerezze ministeriali.