Sonar: tra suoni e visioni

La coerenza di Brunori Sas: diventare nazionalpopolare rimanendo sé stesso

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    Dario Brunori e la sua società in accomandita semplice torna sulle scene con L’albero delle noci, un album che conferma la sua capacità di raccontare l’Italia con poesia, ironia e profondità. Reduce dalla sua ottima partecipazione al Festival di Sanremo, il cantautore calabrese si mostra in tutta la sua autenticità, conquistando anche il pubblico più nazionalpopolare senza rinunciare alla sua essenza.

    Un percorso in crescita: la consacrazione popolare

    Per anni, Brunori ha saputo costruire un’identità forte nel panorama cantautorale italiano, ma senza mai sfondare completamente nel grande pubblico. Eppure, pezzi come La verità (2016) e Per due come noi (2020) hanno dimostrato il suo talento nel raccontare emozioni universali con testi raffinati e melodie coinvolgenti. La sua recente esperienza sanremese ha fatto emergere ancora di più questa caratteristica, portandolo a un livello di notorietà ancora più ampio.

    Il nuovo manifesto di un cantautore d’altri tempi

    Il titolo dell’album, L’albero delle noci, non è casuale: rappresenta un percorso di crescita lenta ma solida, proprio come quello artistico di Brunori. Il disco è frutto di quattro anni di lavoro e racchiude dieci tracce che esplorano temi profondi come il tempo, la memoria e il senso di appartenenza. Tra i brani più significativi troviamo Per non perdere noi, che apre il disco con un’atmosfera malinconica e delicata, e Fin’ara luna, brano in dialetto calabrese che emoziona attraberso una intensità davvero unica.

    Brunori si avvale della collaborazione di Riccardo Sinigallia, figura chiave del cantautorato romano (fra le varie cose anche ex produttore e coautore dei Tiromancino), che ha contribuito a dare al disco un suono essenziale ma potente. Strumenti acustici, arrangiamenti misurati e testi incisivi rendono L’albero delle noci un’opera che colpisce al cuore.

    I testi e le sonorità, fra tradizione e modernità l’equilibrio perfetto

    Brunori Sas continua a raccontare l’Italia con il suo stile unico, miscelando ironia e malinconia. In La ghigliottina, ad esempio, affronta il tema del politically correct con una leggerezza pungente, mentre in La vita com’è riflette sui cambiamenti sociali con un tocco nostalgico. Non mancano episodi più energici come Il morso di Tyson e Più acqua sul fuoco, che rievocano le sonorità dei suoi esordi rock, dimostrando che Brunori non ha paura di sperimentare pur restando fedele a sé stesso.

    Un disco maturo che segna un nuovo capitolo, consapevolmente nostalgico

    Con questo nuovo album Brunori Sas firma un progetto che sintetizza al meglio la sua evoluzione artistica. Lontano dalle mode e dai ritmi frenetici dell’industria musicale, il cantautore calabrese continua a raccontare la vita con uno sguardo sincero e autentico. A 47 anni, Brunori è riuscito a diventare un artista di successo allargato senza snaturarsi, dimostrando che la qualità e la coerenza artistica possono ancora fare la differenza nella musica italiana. Un disco da ascoltare e riascoltare, perché ogni brano racchiude una storia che merita di essere scoperta.

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