In primo piano

Quando la burocrazia uccide il buonsenso e la pietà

Due bambini, tra cui il figlio dello scrivente, sono stati esclusi senza motivazione chiara da una gita organizzata dal Centro Estivo del Comune di Assago, creando in loro un profondo senso di smarrimento e delusione. Quando le regole diventano disumane.

Published

on

    Il mio impegno giornalistico per l’affermazione dei diritti umani, in particolare dei diritti dell’infanzia, mi spinge a denunciare un grave episodio di discriminazione accaduto a due bambini esclusi da una gita a Varazze, organizzata dal Centro Estivo del Comune di Assago dal 1 al 6 luglio 2024. Una denuncia di cui mi prendo ogni responsabilità in prima persona.

    Esclusione Ingiustificata

    È noto che i bambini incarnano tenerezza, sensibilità e delicatezza, qualità che impongono rispetto e amore da parte di tutti. Le leggi e le istituzioni, espressione di civiltà e cultura, sanciscono questi diritti. In Italia, come in Europa e nei paesi più avanzati, la legislazione per la tutela dell’infanzia è ampia ed efficace. Numerose organizzazioni in tutto il mondo si dedicano alla protezione dei bambini, riconoscendo il loro valore sacro e ineludibile.

    Non si comprende come il Comune di Assago abbia potuto escludere due bambini da una gita tanto attesa, creando in loro un profondo senso di smarrimento con una motivazione vaga e ambigua. Tra questi bambini, uno è il figlio dello scrivente. In risposta alla lettera inviata al Comune, non è stata fornita una motivazione chiara per l’esclusione.

    Mancanza di Chiarezza e Comunicazione

    Il regolamento della gita non specificava un limite massimo di partecipanti, ma solo il periodo di iscrizione. La decisione di limitare la partecipazione a 50 bambini non è stata comunicata per iscritto. La richiesta di spiegazioni è rimasta senza una risposta esaustiva. L’esclusione ha generato delusione e derisione nei bambini coinvolti e nei loro genitori, lesi nella loro fiducia nelle istituzioni.

    Necessità di Chiarezza e Giustizia

    Il Comune di Assago ha il dovere di rispettare la dignità delle persone, in particolare dei bambini. Lo scrivente si impegna a fare luce sulle reali motivazioni dell’esclusione, esprimendo preoccupazione per il gesto antipedagogico e disumano. La vicenda ha creato smarrimento e delusione anche nei genitori, compromettendo la loro fiducia nelle istituzioni.

    Appello alle Istituzioni e ai Media

    Lo scrivente farà appello allo Stato italiano, alla Costituzione e ai valori dell’infanzia, chiedendo giustizia per l’esclusione ingiustificata dei bambini. Si chiede anche il supporto dei colleghi giornalisti affinché condannino questo gesto e promuovano l’inclusione e il rispetto per l’infanzia.

    Conclusione

    Si chiede al Sindaco di Assago di scusarsi formalmente con i bambini esclusi e di chiarire le responsabilità dell’accaduto. Lo scrivente, in veste di genitore, continuerà a impegnarsi fino a quando non sarà fatta giustizia, per il rispetto dell’infanzia e della dignità umana del proprio figlio.

    Richiesta di Azioni Concrete

    Si attende una risposta seria e veritiera dal Sindaco del Comune di Assago. Il Comune deve prendere coscienza dell’errore commesso e risarcire i bambini umiliati. In caso di necessità, lo scrivente è pronto ad andare fino in fondo per affermare il diritto al rispetto dell’infanzia e della dignità umana del proprio figlio.

      Ultime notizie

      Exit mobile version