Cronaca
Asteroidi: una giornata mondiale per migliorare il monitoraggio
In questi giorni l’attenzione è rivolta a due asteroidi, 2011 UL21 e 2024 MK, che hanno effettuato il loro passaggio ravvicinato alla Terra proprio alla vigilia della Giornata degli Asteroidi.
![asteroidi sempre più vicini alla Terra](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/asteroidi.jpg)
Domenica 30 giugno è stata celebrata la Giornata internazionale degli asteroidi, istituita per commemorare l’evento di Tunguska del 1908, il più grande impatto di un asteroide nella storia recente. Questa giornata mira a sensibilizzare il pubblico e i governi sui rischi degli impatti asteroidali e sulla necessità di sviluppare strategie di difesa planetaria.
Incontri ravvicinati
Quest’anno l’attenzione si è concentrata su due asteroidi, 2011 UL21 e 2024 MK, che hanno effettuato passaggi ravvicinati alla Terra proprio alla vigilia della Giornata degli Asteroidi. Questi passaggi hanno offerto l’opportunità di testare i sistemi di monitoraggio e raccolta dati, fondamentali per la difesa planetaria. Ma che caratteristiche hanno i due asteroidi che hanno “sfiorato” la Terra qualche giorno fa? Ecco qualche dettaglio su questi due visitatori.
2011 UL21
E’ stata scoperta il 17 ottobre 2011 dalla Catalina Sky Survey, un progetto del Lunar and Planetary Laboratory dell’Università dell’Arizona. Ha un diametro di circa 2,3 chilometri più grande del 99% degli asteroidi vicini alla Terra. Lo scorso 27 giugno la sua distanza minima dalla Terra è stata di 6,6 milioni di chilometri. Il prossimo passaggio ravvicinato rispetto al nostro pianeta è previsto per il 25 giugno 2089 (a “soli” 2,7 milioni di km). Sempre più vicina quindi. Tra le sue numerose particolarità da notare che è uno dei 10 asteroidi più grandi transitati vicino alla Terra dal 1900 in poi.
2024 MK
E’ stata scoperta pochi giorni fa, poco prima del suo passaggio ravvicinato. E questo sarebbe preoccupante nella valutazione del monitoraggio dei cieli da parte dei ricercatori e specialisti. Non se ne erano accorti mai prima d’ora. Le sue dimensioni sono stimate tra 150 e 200 metri di diametro. La distanza minima dalla Terra al suo recente passaggio è stata di 295.000 chilometri (29 giugno 2024). Per chi se lo fosse perso il suo prossimo passaggio ravvicinato non è ancora stato previsto con precisione. E anche questo è preoccupante. Perché a ogni passaggio gli asteroidi sono sempre più vicini alla Terra. La sua orbita e le sue caratteristiche sono ancora poco conosciute.
Potenzialmente pericolosi
Entrambi gli asteroidi sono classificati come “potenzialmente pericolosi” per le loro dimensioni e la vicinanza alla Terra, ma non hanno rappresentato una minaccia reale. Tuttavia, il loro passaggio ravvicinato ha offerto un’opportunità unica per studiarli e migliorare le nostre capacità di monitoraggio e risposta.
Cronaca
Pitti il vigile di Donnas che ha terminato la Trans America Bike Race
Pitti, il vigile ciclista, ha concluso la gara più dura del mondo: 26 giorni in sella per attraversare gli Usa. L’atleta di Donnas, specialista delle imprese estreme, ha concluso la Trans Am Bike Race. Dall’Oregon alla Virginia tra orsi, bisonti, deserto e notti passate negli uffici postali.
![Trans America Bike Race](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/Trans-America-Bike-Race.jpg)
Maurizio Pitti, atleta estremo di Donnas (Valle d’Aosta), ha terminato la leggendaria Trans America Bike Race un viaggio di 7.000 chilometri da Astoria, in Oregon, a Yorktown, in Virginia. In totale ci ha impiegato 26 giorni, 9 ore e 27 minuti. Pitti ha affrontato 55.000 metri di dislivello positivo, classificandosi decimo su 64 partecipanti.
Un’impresa eroica
L’avventura di Pitti ha attraversato pianure torride, montagne alte fino a 3.500 metri, e parchi naturali abitati da bisonti e orsi. Ha affrontato condizioni climatiche avverse, inclusi 200 chilometri sotto pioggia e vento il primo giorno, scenari mozzafiato e l’ospitalità degli uffici postali dove ha passato molte notti. Il Kansas si è rivelato particolarmente sfidante con i suoi lunghi rettilinei e il caldo soffocante.
Supporto e determinazione
Nonostante fosse una corsa in solitaria, Pitti ha ricevuto aiuto da sconosciuti e supporto morale dalla moglie, dai figli, amici, parenti e colleghi. Un collega di Ivrea gli ha persino dedicato una canzone che ha sollevato il suo spirito nei momenti difficili. Nel Kentucky, un abitante locale lo ha aiutato a rimettersi sulla giusta strada quando ha perso la traccia del percorso.
Esperienza indimenticabile
Alla fine della Trans America Bike Race, Pitti ha espresso gratitudine e emozione per l’avventura vissuta. Ha ricordato i numerosi acciacchi, la fatica, alcuni momenti di grande difficoltà, la crisi finale, l’assenza di forze, le lacrime ma anche la felicità. E’ tornato in Italia con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza unica oltre il viaggio e l’avventura. “Un sogno, una gara, di quelle che ti toccano, ti segnano, ti restano dentro, per sempre.“, ha detto.
Cronaca Nera
Il procuratore Nicola Gratteri: “Trovato grazie alle intercettazioni”
La brillante operazione del procuratore Gratteri contro il clan Contini svela orologi di lusso e contanti per milioni di euro
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/BUNKER-SOLDI-1024x576.png)
Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha annunciato una scoperta sorprendente grazie alle intercettazioni telefoniche. Durante una conferenza stampa, Gratteri ha illustrato il sequestro di un tesoro nascosto del clan Contini: 48 orologi di lusso, alcuni pezzi unici dal valore inestimabile, e contanti per oltre 4 milioni di euro. La scoperta è avvenuta in un bunker, trovato durante una perquisizione in una residenza. Il procuratore ha criticato l’efficacia del regime carcerario 41bis, poiché i capi del clan riuscivano ancora a impartire ordini dal carcere.
Il ruolo delle intercettazioni e le reazioni delle autorità Le intercettazioni telefoniche, spesso discusse, si sono rivelate fondamentali per l’operazione. Gratteri ha elogiato la collaborazione tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza. Giovanni Leuci, capo della Squadra Mobile di Napoli, ha sottolineato l’organizzazione del clan nonostante il regime 41bis. Il colonnello Paolo Consiglio ha evidenziato come il tesoro sia frutto di schemi di frode e riciclaggio attraverso società di facciata.
Una scoperta straordinaria Il tesoro, oltre agli orologi e ai contanti, comprendeva oggetti d’oro, come un accendino con le iniziali del boss. La perizia ha confermato la rarità degli orologi, molti dei quali pezzi unici. Gratteri ha dichiarato che l’operazione è la prova dell’importanza delle intercettazioni nel combattere la criminalità organizzata.
Questa scoperta rappresenta un duro colpo al clan Contini e mette in luce le sfide nel mantenere l’efficacia del regime 41bis. Le autorità continueranno a vigilare e a lavorare per smantellare le organizzazioni criminali e i loro complessi schemi di riciclaggio e frode.
Cronaca Nera
Bossetti shock: “Incastrato così, hanno provato a farmi confessare”
Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, ha recentemente rilasciato dichiarazioni scioccanti, sostenendo di essere stato manipolato dagli inquirenti per ottenere una confessione.
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/yara2.png)
Massimo Bossetti, condannato all’ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio, torna a far parlare di sé con nuove e inquietanti dichiarazioni. Il muratore di Mapello, infatti, accusa gli inquirenti di aver utilizzato metodi coercitivi e pressioni psicologiche per ottenere una confessione. “Mi hanno trattato come un mostro sin dall’inizio, senza darmi la possibilità di spiegarmi,” ha dichiarato Bossetti, sollevando dubbi su uno dei casi più mediatici e controversi degli ultimi anni in Italia.
Il caso Yara Gambirasio
Il 26 novembre 2010, Yara Gambirasio scomparve mentre tornava a casa dalla palestra. Il suo corpo fu ritrovato tre mesi dopo in un campo a Chignolo d’Isola. Le indagini portarono nel 2014 all’arresto di Massimo Bossetti, grazie a una traccia di DNA trovata sugli indumenti della vittima. Bossetti è stato condannato all’ergastolo nel 2016, e la sua condanna è stata confermata in Cassazione nel 2018.
Le accuse di Bossetti
In una recente intervista, Bossetti ha descritto i metodi usati durante gli interrogatori come “psicologicamente devastanti”. Ha dichiarato: “Mi hanno trattato come un mostro sin dall’inizio, senza darmi la possibilità di spiegarmi. Le pressioni erano insopportabili e mi sentivo continuamente minacciato”. Bossetti ha inoltre sostenuto che gli inquirenti avrebbero manipolato le prove per incastrarlo, insistendo su dettagli irrilevanti per costruire un caso contro di lui.
Le prove contro Bossetti
La condanna di Bossetti si basa principalmente su prove genetiche. Il DNA trovato sugli indumenti di Yara è stato determinante per la sua incriminazione. Tuttavia, Bossetti e i suoi legali hanno sempre contestato la validità di queste prove, sostenendo che ci siano state contaminazioni e errori nelle procedure di raccolta e analisi. “Il DNA non è stato l’unica prova e non può essere considerato infallibile,” ha ribadito Bossetti.
Le reazioni dell’opinione pubblica
Il caso di Yara Gambirasio ha profondamente toccato l’opinione pubblica italiana. Le nuove dichiarazioni di Bossetti hanno riacceso il dibattito su come siano state condotte le indagini e sull’affidabilità delle prove presentate. Molti si chiedono se sia stato fatto tutto il possibile per garantire un processo equo e trasparente.
Le dichiarazioni della difesa
Claudio Salvagni, avvocato di Bossetti, ha ribadito che il suo assistito è vittima di un errore giudiziario. “Abbiamo sempre sostenuto l’innocenza di Bossetti e queste nuove rivelazioni confermano i nostri dubbi sulle modalità con cui sono state condotte le indagini. Continueremo a lottare per la verità e la giustizia,” ha dichiarato Salvagni.
Il futuro di Bossetti
Le dichiarazioni di Bossetti sollevano numerose domande sul sistema giudiziario italiano e su come vengano gestiti i casi di grande rilevanza mediatica. Se le sue accuse trovassero conferma, si aprirebbe un nuovo capitolo in uno dei casi più controversi degli ultimi anni. Intanto, la sua difesa continua a lavorare per una possibile revisione del processo, sperando di poter ribaltare una condanna che ritengono ingiusta.
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