Cronaca Nera
Amanda Knox svela: “Torturata dalla polizia”
La ragazza ha parlato di tutta la sua vicenda giudiziaria, dichiarando di non avere certezze su chi abbia ucciso Meredith Kercher
Amanda Knox ha rilasciato dichiarazioni forti riguardo alla sua condanna a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, accusato dell’omicidio di Meredith Kercher.
Knox ha affermato con decisione: «Non ho calunniato nessuno, io sono stata torturata dai poliziotti. Come ha riconosciuto la corte europea dei diritti umani, i miei diritti sono stati violati. Io sono una vittima, come lo è Patrick: siamo vittime delle stesse persone e degli stessi fatti». La 36enne ha espresso il desiderio che la verità venga riconosciuta e ricordata, non solo per lei ma anche per i suoi figli, affinché non debbano vivere sotto «questa nuvola scura». Ha inoltre accennato alla vicenda di Chico Forti, parlando della sua attività a favore di «coloro che vanno in carcere ingiustamente».
Il caso Meredith Kercher
Amanda Knox ha discusso la sua intera vicenda giudiziaria, dichiarando di non avere certezze su chi abbia ucciso Meredith Kercher, sua coinquilina. Ha puntato il dito su Rudy Guede, definendolo una persona già nota per la sua aggressività verso le donne e indicandolo come il probabile colpevole del crimine che ha sconvolto le loro vite. «Penso che ad uccidere la mia amica sia stato Rudy Guede», ha detto, aggiungendo che non era sorpresa dal fatto che lui fosse coinvolto in un crimine così terribile e tragico.
Knox ha riflettuto su come quella notte e tutto ciò che ne è seguito abbiano profondamente influenzato la sua vita. «Io ero una studentessa anonima prima di questa cosa e sono diventata la ragazza più odiata nel mondo. Sono stata accusata di omicidio, di calunnia, ho rappresentato tutte le cose brutte che si possono pensare di una donna e adesso, come mamma, sento il peso di questo stigma e sono qua per ribadire che ho detto la verità da sempre».