Cronaca Nera

Giada Zanola gettata dal cavalcavia: la drammatica scoperta sul corpo

Gli esami rivelano nuove inquietanti verità sul caso di Giada Zanola, la donna di 34 anni gettata dal cavalcavia dal compagno Andrea Favaro. La scoperta di sedativi nel suo corpo potrebbe far emergere l’ipotesi di premeditazione.

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    Gli esami sul corpo di Giada Zanola, gettata dal cavalcavia dell’autostrada A4 a Vigonza, hanno rivelato la presenza di farmaci sedativi. La scoperta di benzodiazepine nel suo corpo suggerisce che Giada possa essere stata narcotizzata prima di essere gettata dal ponte. Questo elemento rafforza l’ipotesi della premeditazione dell’omicidio da parte del compagno Andrea Favaro, che è stato arrestato.

    Nuovi dettagli emergono sul caso

    Le boccettine trovate nella casa della coppia contenevano lo stesso farmaco rinvenuto nel sangue di Giada. Questi farmaci, non prescritti a Giada ma a Favaro, indicano una preparazione premeditata del gesto. La posizione di Favaro si complica ulteriormente: “Giada si è allontanata a piedi verso il cavalcavia. Io l’ho seguita con l’auto e l’ho fatta salire per riportarla a casa”, ha dichiarato, aggiungendo che i suoi ricordi sono “annebbiati”.

    L’ultima lite e il tragico epilogo

    Favaro ha ammesso una lite avvenuta prima dell’episodio: “Giada continuava a dire che mi avrebbe tolto il bambino e non me lo avrebbe più fatto vedere. A quel punto ricordo che siamo scesi dall’auto, ma qui i ricordi si annebbiano”. Le autorità stanno ora cercando di ricostruire con precisione gli eventi che hanno portato alla tragedia, cercando di comprendere se vi sia stata premeditazione nel gesto di Favaro.

    La premeditazione e i sedativi

    La presenza di benzodiazepine nel corpo di Giada, un farmaco sedativo, è un dettaglio che rafforza l’ipotesi della premeditazione. Questi medicinali erano stati prescritti a Favaro, suggerendo che egli potrebbe averli somministrati a Giada per renderla inoffensiva prima di gettarla dal cavalcavia. La scoperta di queste sostanze nel corpo della vittima sarà un elemento cruciale che potrebbe determinare il corso del processo e la condanna di Favaro.

    L’ipotesi di premeditazione

    L’ipotesi che Giada possa essere stata narcotizzata prima di essere gettata dal cavalcavia è supportata dal ritrovamento delle boccettine di sedativi. Questo dettaglio suggerisce che Favaro potrebbe aver pianificato l’omicidio, cercando di evitare che Giada potesse opporsi o difendersi. La presenza di questi farmaci nel corpo della vittima sarà un elemento cruciale nell’indagine e nel processo.

    Il processo e le prove

    Le prove raccolte finora, inclusi i farmaci sedativi e le dichiarazioni di Favaro, saranno fondamentali per stabilire la verità sull’omicidio di Giada Zanola. Il processo dovrà determinare se Favaro ha premeditato l’omicidio e se ha narcotizzato Giada prima di compiere il gesto. L’accusa di omicidio premeditato potrebbe portare a una condanna molto severa per Favaro.

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