Cronaca Nera
I fratelli Castagna sulla Strage di Erba: «Ora guardate queste foto e chiedeteci scusa»
Nel recente verdetto del tribunale sulla strage di Erba, la richiesta di revisione del processo è stata respinta, confermando l’ergastolo per Olindo Romano e Rosa Bazzi. I fratelli Castagna, Giuseppe e Pietro, hanno chiesto di tornare a una vita normale, sottolineando la ribadita verità secondo cui i colpevoli sono stati giustamente condannati. Il loro avvocato ha annunciato ricorso in Cassazione.
Ieri, il tribunale ha emesso una decisione definitiva respingendo la richiesta di revisione del processo riguardante la tragica strage di Erba. Questo verdetto conferma che Olindo Romano e Rosa Bazzi rimangono condannati all’ergastolo, e di conseguenza torneranno a scontare la pena nei penitenziari di Opera e Bollate. I fratelli Giuseppe e Pietro Castagna, nel frattempo, hanno espresso il loro desiderio di ritornare a una “vita normale”, riaffermando con forza la verità che, secondo loro, è stata ribadita in modo inequivocabile.
Chiedete scusa!
Pietro Castagna ha dichiarato con fermezza: “La verità è stata ribadita per l’ennesima volta. Gente senza scrupoli né morale guardi questo video e ci chieda scusa. Chiedete scusa al piccolo Fefè, a Raffaella, a nostra madre Paola, alla signora Valeria, al signor Mario, a Elena e Andrea, a nostro padre, a Beppe e a me”.
Niente revisione
Nel corso dell’udienza presso la Corte d’appello di Brescia, l’istanza di revisione del processo è stata definita “inammissibile”. Durante la lettura del verdetto, Olindo Romano è rimasto impassibile, mentre Rosa Bazzi ha mostrato segni di delusione e stizza, sfociando infine in lacrime, secondo quanto riferito da testimoni presenti in aula. Questo verdetto segna una svolta decisiva per la loro vicenda giudiziaria, riportandoli nuovamente di fronte alla realtà della detenzione a tempo indeterminato.
Resta l’ergastolo
L’avvocato storico dei coniugi, Fabio Schembri, non si è fatto attendere nel promettere un ricorso in Cassazione, evidenziando la determinazione nel continuare a lottare per rivedere il verdetto giudiziario. Nel frattempo, Azouz Marzouk, che ha perso la moglie Raffaella Castagna, il figlio dueenne Youssef e la suocera Paola Galli nella strage, ha mantenuto la sua posizione ferma nel sostenere l’innocenza di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Nonostante sia parte civile nel processo, Marzouk rimane convinto che i coniugi non siano i responsabili della tragedia. Continuerà a lottare affinché le indagini siano riaperte, sperando di far emergere la verità su quanto accaduto.
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