Cronaca Nera
Omicidio Serena Mollicone: chiesta la condanna per la famiglia Mottola
La Procura di Cassino ha avanzato richieste di condanna per Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, accusati dell’omicidio della giovane Serena Mollicone, avvenuto nel 2001.
La Procura di Cassino ha chiesto la condanna per l’ex maresciallo dei Carabinieri Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, ritenuti responsabili dell’omicidio di Serena Mollicone, avvenuto il 1° giugno 2001. Secondo l’accusa, Serena sarebbe stata uccisa all’interno della caserma dei Carabinieri di Arce e il suo corpo abbandonato in un bosco vicino.
Il caso Serena Mollicone
Il caso di Serena Mollicone ha suscitato grande interesse e indignazione in tutta Italia. La giovane fu trovata morta con segni di violenza sul corpo, e da allora le indagini hanno attraversato numerose fasi e colpi di scena. Solo negli ultimi anni le indagini hanno preso una direzione chiara, portando all’incriminazione della famiglia Mottola.
Le accuse
Franco Mottola, all’epoca dei fatti comandante della caserma di Arce, è accusato di essere il principale responsabile dell’omicidio, con la complicità della moglie e del figlio. Secondo l’accusa, Serena sarebbe stata colpita alla testa e poi soffocata, e il suo corpo abbandonato nel tentativo di simulare un incidente.
Le parole dell’accusa
Durante l’udienza, il pubblico ministero ha ricostruito i fatti, sottolineando la gravità delle azioni imputate ai Mottola e chiedendo pene severe per i responsabili. La richiesta di condanna segna un momento cruciale nel lungo iter giudiziario del caso Mollicone, che ha visto negli anni numerosi ostacoli e ritardi.
La difesa
I legali dei Mottola hanno sempre respinto le accuse, dichiarando l’innocenza dei loro assistiti e mettendo in dubbio la solidità delle prove presentate dall’accusa. La difesa sostiene che non vi siano elementi sufficienti per collegare la famiglia Mottola all’omicidio di Serena.