Cronaca
Dopo Maradona, la scomparsa di Papa Francesco lascia l’Argentina senza più eroi
Con la morte di Papa Bergoglio, l’Argentina si sveglia in lacrime. Dopo Diego Armando Maradona, anche l’ultimo grande simbolo nazionale li ha lasciati. A Buenos Aires, dolore e incredulità: “Era il nostro orgoglio, lo amavamo più di Messi”. In Brasile, il lutto viene paragonato a quello per Ayrton Senna.
“Don’t cry for me, Argentina”: l’addio a Papa Francesco lascia un vuoto incolmabile. E le attuali giornate dell’Argentina presentano una ferita nuova che si apre nel cuore del popolo. Dopo Diego Maradona, anche Papa Francesco se n’è andato, lasciando il Paese senza più eroi, senza più riferimenti spirituali e popolari. Don’t cry for me, Argentina non è più solo una canzone: oggi è una preghiera collettiva che risuona da Buenos Aires a tutto il mondo ispanofono.
Francesco, più amato di Messi e Maradona
Per molti argentini, Jorge Mario Bergoglio non era solo un pontefice. Era “el Papa nuestro”, il Papa di casa, l’uomo semplice nato nei quartieri popolari della capitale, diventato guida spirituale per milioni di fedeli. “Lo amavamo più di Maradona e Messi – racconta una fedele in lacrime a Plaza de Mayo – perché lui parlava al cuore, ci dava forza”. Il suo legame con il popolo era profondo, umano. Riusciva a unire il calcio e la fede, l’umiltà e il coraggio.
Buenos Aires piange il suo figlio prediletto
Nella capitale argentina, dove Francesco era nato e cresciuto, il cordoglio è unanime. “Abbiamo sempre pregato per lui, era un uomo buono e saggio” dicono i fedeli davanti alla Cattedrale Metropolitana. Le campane suonano a lutto, mentre le bandiere sono a mezz’asta. Molti ricordano la sua attenzione per i poveri, la sua voce contro l’ingiustizia, la sua lotta per una Chiesa più vicina alla gente.
Il paragone con Dieguito e Ayrton Senna
Se la morte di Maradona nel 2020 aveva sconvolto l’anima sportiva dell’Argentina, quella di Bergoglio tocca le corde più profonde della coscienza collettiva. Non è solo un lutto religioso, ma nazionale. E anche oltre confine si percepisce il vuoto: in Brasile, la nazione con più cattolici al mondo, il dolore è paragonato a quello per Ayrton Senna. “Un altro idolo ci ha lasciato – scrivono i media carioca – ma la sua eredità resterà eterna”.
Ora rimane la leggenda da onorare
Con la scomparsa di Maradona e Bergoglio, l’Argentina perde due figure insostituibili, che avevano saputo incarnare – ognuno a modo suo – lo spirito del Paese: la passione, la lotta, la fede. Oggi, nel vuoto lasciato da entrambi, resta solo la nostalgia. E una certezza: saranno leggenda per sempre.