Cronaca
Elezioni USA 2024: un successo mediatico targato Diemmecom
Una grande performance che ha raccontato in diretta la giornata nella quale Donald Trump è stato eletto nuovamente presidente. Uno sforzo editoriale che attesta la qualità del lavoro del gruppo calabrese, proteso sempre più verso una dimensione nazionale ed oltre.
Un imponente sforzo editoriale quello predisposto dal network Diemmecom, allestito per dare modo di seguire – attraverso una lunga maratona live – gli esiti dell’importantissima tornata elettorale a stelle e strisce. Oltre 170mila i telespettatori, un successo di pubblico che conferma il posizionamento sempre più solido del gruppo guidato da Domenico Maduli.
Un risultato che ci riguarda direttamente
Un momento storico per l’America, che sarebbe un errore considerare distante dalle nostre vite e dai nostri destini. A partire dagli aspetti economici sui quali il nuovo presidente dichiara di adottare un approccio aggressivo, proponendo dazi fino al 20% sulle importazioni ed enfatizzando una politica protezionista per ridurre la dipendenza dai beni stranieri, atteggiamento che avrà effetti precisi sui rapporti commerciali globali. Senza parlare della questione climatica, con Trump pronto ad impartire un’ulteriore spinta all’espansione dei combustibili fossili, abbracciando il suo motto Drill, baby, drill. Promettendo di cancellare le normative ambientali introdotte durante l’era Biden, considerate una sorta di zavorra alla crescita economica.
Procedendo ostinatamente oltre i confini regionali
La Calabria,attraverso il poderoso Speciale organizzato e trasmesso da LaC News24, si è mostrata consapevolmente coinvolta rispetto a ciò che accadeva dall’altra parte dell’oceano. Nel momento preciso in cui il 47esimo presidente USA pronunciava il suo primo discorso alla Nazione, le telecamere di LaC Tv erano già attive, rilanciando questo nuovo capitolo della storia americana che, volenti o nolenti, riguarda anche noi. Tutto questo grazie all’emittente che, pur mantenendo saldamente ed orgogliosamente le sue radici in Calabria, per l’ennesima volta si è proiettata oltre i confini regionali per parlare al Paese e al mondo. Fornendo la propria interpretazione sia sul duello Trump-Harris ma anche e soprattutto sul dualismo fra due differenti concezioni del mondo.
La performance di una scelta editoriale più che mai azzeccata
I numeri parlano chiaro, come quelli che hanno sancito la vittoria di Trump: oltre 170mila i contatti registrati dall’Auditel solo per il canale televisivo del digitale terrestre, nel segno degli standard delle più importanti emittenti tv nazionali. Numero da aggiungere alle migliaia di visualizzazioni totalizzate dallo streaming, dall’attività sui social e dalla trasmissione sul canale Sky. Un successo che conferma la bontà della scelta editoriale di confrontarsi con il più grande evento politico della storia recente.
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Lo staff coinvolto
Giornalisti e tecnici dell’emittente, una cinquantina di professionisti si sono confrontati con imprenditori e politici calabresi (ma anche italiani ed europei). Concreta testimonianza della volontà e attitudine di rilanciare un aspetto centrale sul quale il Gruppo quotidianamente gioca la sua ambiziosa scommessa: riposizionare la Calabria in una chiave nazionale, che tenga conto delle sue indiscusse eccellenze e capacità imprenditoriali. Alla testa di un progetto culturale ed informativo che la svincoli una volta per tutte dalle realtà locali, mettendola a confonto con i grandi avvenimenti della storia globale, ponendosi al centro dell’unica direzione possibile: quella verso il futuro.
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Storie vere
La fabbrica di cioccolato, per Rossella e i suoi colleghi è diventato un mondo che svanisce
La storia di Rossella e dei 115 colleghi della fabbrica di cioccolato Barry Callebaut che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Intra. Cercasi acquirente disperatamente…
C’era una volta, in un piccolo angolo d’Italia, una fabbrica che profumava di cacao, di sogni e di cioccolato. Per trent’anni, Rossella Criseo ne ha respirato l’aria, ne ha assaporato il gusto, ne ha sentito il ritmo. Un po’ come Charlie Bucket – personaggio principale del romanzo di Roald Dahl La Fabbrica di Cioccolato da cui sono stati tratte numerose versioni cinematografiche. Anche lei ha trovato nella fabbrica di cioccolato di Intra un mondo tutto suo, un microcosmo dove il tempo scorreva al ritmo dei macchinari e il profumo del cacao avvolgeva ogni cosa. Ma a differenza del fortunato protagonista del romanzo di Dahl, per Rossella questa fabbrica non è stata una porta magica verso un mondo incantato, bensì un luogo di lavoro, un pezzo della sua vita.
Dal sogno all’incubo: vite sospese tra cioccolato e precarietà
“Quando sono entrata per la prima volta in stabilimento avevo appena diciotto anni, ero una ragazzina“, racconta Rossella con la voce velata dalla tristezza. “Ho vissuto più di trent’anni a stretto contatto con il cioccolato, prima nel reparto modellaggio poi nel reparto fabbricazione. Ora la mia vita è in un limbo“, dice sconsolata.
Trent’anni di fedeltà ripagati con la disoccupazione: la rabbia dei lavoratori
Eppure, la sua storia, e quella dei suoi 115 colleghi, è ben lontana dalla fiaba. La Barry Callebaut, la multinazionale svizzera che ha rilevato la fabbrica, ha deciso di chiudere lo stabilimento. “Da un giorno all’altro“, dice Rossella, “ci hanno comunicato che la fabbrica avrebbe chiuso. È come se ci avessero tolto il tappeto da sotto i piedi.” Rossella e i suoi colleghi hanno dato tutto per questa fabbrica. Hanno lavorato sodo, fatto straordinari, sacrificato il tempo libero. Si sono sempre dati da fare. “Siamo stati i primi in Italia a fare le ‘squadrette‘, a lavorare sette giorni su sette. E ora l’azienda ci ripaga così?“, dice con un retrogusto molto amaro. Lo stabilimento è ora nelle mani di Vertus, società incaricata da Barry Callebaut per trovare un nuovo acquirente.
Il marito conosciuto tra una squadretta al fondente e una al latte
La loro fabbrica era più di un semplice luogo di lavoro. Era un pezzo della loro identità, un punto di riferimento per la comunità. “Lo si poteva percepire già fuori alla mattina, prima di entrare in azienda, soprattutto con il vento“, ricorda Rossella. “Era un odore che caratterizzava il quartiere. Una realtà che potrebbe non esistere più.” Ora, mentre si avvicina la data della chiusura, Rossella e i suoi colleghi vivono nell’incertezza. Il futuro per lei e il marito conosciuto in fabbrica, è un’incognita. “Il destino della nostra famiglia è appeso a un filo“, confida. “I nostri colleghi si trovano nella stessa situazione: lontani dalla pensione, con mutui da pagare e figli da mantenere.”
Storie vere
Lana arcobaleno: una moda sostenibile e inclusiva grazie a ovini “gay”
La collezione “Rainbow Wool” è un tentativo di unire moda, sostenibilità e inclusione. Utilizzando filati provenienti da lana ricavata da montoni scartati dagli allevamenti perché non più riproduttivi, si rivolge alle comunità Queer e LGBTQ+.
Al centro di una nuova e controversa tendenza nel mondo della moda c’è un’idea semplice ma a dir poco assai provocatoria. La lana creata grazie a ovini “gay.” Ovvero? Ovvero utilizzare la lana di ovini che, per scelta naturale o genetica, non si riproducono. Si tratta di ovini, spesso scartati dagli allevamenti tradizionali, che grazie a questa trovata diventano i protagonisti della collezione “Rainbow Wool“, un progetto che si propone di unire moda e sostenibilità, sostenendo al contempo le comunità LGBTQ+. Ma sarà etico attribuire un’orientamento sessuale umano agli animali? L’etichetta di “montoni gay” è stata oggetto di molte critiche, in quanto considera un comportamento naturale degli animali sotto una lente antropocentrica e riduttiva.
Un filato speciale per un progetto inclusivo
La lana di questi montoni, considerata un prodotto di nicchia e di alta qualità, viene utilizzata per creare una linea di abbigliamento che va dai cappelli alle toppe per le scarpe. Dietro questa iniziativa c’è l’idea di dare una nuova vita a questi animali, spesso destinati al macello, e di creare un prodotto esclusivo e sostenibile. Il ricavato della vendita della collezione sarà devoluto alla Lsdv+, la Federazione Queer Diversity in Germania, a sostegno dei progetti per l’uguaglianza e l’inclusione delle persone LGBTQ+. Ma sarà per davvero una moda sostenibile? La produzione di abbigliamento, anche se realizzato con materiali naturali e etici, comporta sempre un impatto ambientale. In questo come in casi analoghi sarebbe necessario valutare attentamente l’intero ciclo di produzione per garantire che questa iniziativa sia davvero sostenibile.
Un testimonial d’eccezione e un’adozione da remoto
Per lanciare la collezione “Rainbow Wool”, è stato scelto come testimonial Bill Kaulitz, frontman dei Tokio Hotel e noto influencer nel mondo della moda. Kaulitz, da sempre impegnato nella difesa dei diritti LGBTQ+, ha adottato due montoni della fattoria, sottolineando così il valore simbolico di questo progetto. L’adozione a distanza dei montoni è un’altra delle iniziative promosse dai creatori della collezione, con l’obiettivo di sostenere l’allevamento e garantire una vita dignitosa a questi animali.
Cose dell'altro mondo
La Terra avrà una “seconda Luna” per due mesi: ecco tutto sull’asteroide 2024 PT5
Il piccolo asteroide, scoperto dagli astronomi spagnoli Carlos e Raúl de la Fuente Marcos, orbiterà attorno al nostro pianeta dal 29 settembre al 25 novembre. Anche se sarà invisibile a occhio nudo, ci regalerà un’inedita compagnia celeste senza rischi di collisione.
Per due mesi, la Terra avrà una “seconda Luna”. Si tratta dell’asteroide 2024 PT5, un piccolo corpo celeste di circa 10 metri che sarà temporaneamente catturato dal campo gravitazionale terrestre. Durante questo periodo, l’asteroide compirà un’orbita a ferro di cavallo attorno al nostro pianeta, per poi continuare il suo viaggio nel Sistema Solare.
Scoperto il 7 agosto 2024 grazie ai telescopi dell’Asteroid Terrestrial impact Last Alert System in Sudafrica, 2024 PT5 sarà visibile solo con strumenti altamente specializzati e non a occhio nudo, data la sua distanza di qualche milione di chilometri e la debole luminosità. Il suo massimo avvicinamento alla Terra, infatti, avverrà a circa 560.000 chilometri, mentre percorrerà la sua orbita a una velocità relativamente bassa di circa 1.600 km/h.
Nonostante non rappresenti un rischio per la Terra, l’evento è un’occasione speciale per gli astronomi, che potranno osservare da vicino un fenomeno non così raro: piccoli asteroidi che diventano temporanei compagni del nostro pianeta. Dopo il 25 novembre, 2024 PT5 lascerà il campo gravitazionale terrestre, ma tornerà a farci visita nel gennaio 2025 e, successivamente, nel 2055.
Caratteristiche di 2024 PT5
- Dimensioni: circa 10 metri di diametro.
- Luminosità: estremamente debole, con una magnitudine apparente di 27,6 (circa 250 milioni di volte meno luminoso della stella più debole visibile a occhio nudo).
- Distanza: massimo avvicinamento a 560.000 km dalla Terra, con un’orbita di circa 3,5 milioni di km.
- Velocità: 1.600 km/h, talmente bassa da non permettergli di sfuggire all’attrazione gravitazionale terrestre per 56 giorni.
Questo evento rappresenta un’opportunità unica per gli appassionati di astronomia, nonostante non sia osservabile a occhio nudo. Una curiosità in più nel cielo notturno, con una “mini Luna” che accompagnerà la nostra principale compagna celeste per un breve, ma affascinante, periodo.
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