Cronaca
Hotel da incubo. La vacanza rovinata
L’esperienza negativa vissuta dalla coppia romana a Rimini mette in luce la necessità di maggiori controlli e standard di qualità nel settore alberghiero. Federconsumatori continua a lavorare per tutelare i consumatori e migliorare l’offerta turistica, sperando in una maggiore collaborazione da parte degli albergatori.
Rimini, nota come la capitale italiana del turismo, è stata il teatro di un’esperienza da incubo per una coppia romana che aveva scelto Rivabella per una settimana di relax. Pagando 319 euro a persona per un soggiorno in un hotel tre stelle, si sono ritrovati in una situazione ben lontana dalle aspettative.
Un inizio vacanza da dimenticare
All’arrivo, la coppia ha subito notato che la struttura non rispecchiava affatto le foto promozionali. La hall, priva di reception, era arredata con poltroncine polverose e un vecchio tavolo da biliardo, creando un’atmosfera poco accogliente. La stanza assegnata, al primo piano, era piccola, buia e arredata in modo precario. Il bagno era talmente piccolo da non poter essere definito tale: lavabo e water erano praticamente sovrapposti, con lo scarico della doccia sotto i piedi.
Tra un formicaio e l’altro, cambio camera
Dopo aver chiesto immediatamente un cambio camera, la coppia ha ricevuto una nuova stanza al quinto piano. Sebbene leggermente più grande, le condizioni non erano migliorate. Arredi scuri e scomodi, nessun armadio o piano d’appoggio, e un bagno con una doccia inutilizzabile. La mattina seguente, la coppia ha trovato formiche nel letto, segnando la fine della loro pazienza.
La ricerca di una soluzione
Costretti a cambiare albergo, hanno segnalato l’accaduto a Federconsumatori Emilia-Romagna, che ha immediatamente avviato una richiesta di rimborso. Graziano Urbinati, presidente di Turismo Federconsumatori Emilia-Romagna, ha sottolineato che segnalazioni simili sono sempre più frequenti, facendo una pessima pubblicità al territorio e penalizzando gli operatori seri.
Le criticità del settore alberghiero
Urbinati ha evidenziato una problematica crescente. Molti alberghi vengono affittati a gestori privi di esperienza, che tendono a sfruttare al massimo la struttura per poi abbandonarla senza pagare il personale o i fornitori. Federconsumatori aveva già proposto alla Regione e alle associazioni di albergatori un meccanismo di tutela e qualità per evitare situazioni simili, ma la proposta non è stata accolta.