Cronaca
Io dono, tu vivi. Cresce il circuito ‘virtuoso’ delle donazioni di organi
Il 2023 è stato un anno di successo per la donazione di organi in Italia, con un incremento significativo delle donazioni e una maggiore consapevolezza tra i cittadini. Il secondo posto a livello europeo testimonia l’impegno del Paese e delle sue istituzioni nel promuovere questa pratica altruistica. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per aumentare il numero di donatori e migliorare ulteriormente le performance in questo campo.
Per l’Italia il 2023 è stato un anno record. Abbiamo raggiunto un traguardo significativo nel campo delle donazioni di organi, classificandosi al secondo posto tra i principali Paesi europei. Con un tasso di 28,2 donazioni ogni milione di abitanti, l’Italia si è posizionata subito dietro la Spagna, leader mondiale con un tasso di 48,9, ma davanti a Francia (26,3), Regno Unito (21,3) e Germania (11,4). Questi dati emergono dall’ultimo Report dell’attività annuale della Rete trapianti, pubblicato dal Centro Nazionale Trapianti, che conferma il 2023 come l’anno migliore di sempre per il Paese.
Donare è semplice
Al momento del rinnovo della carta d’identità, ai cittadini italiani viene chiesto di esprimere la loro volontà riguardo alla donazione di organi, con tre opzioni disponibili: «sì», «no», o «non decido adesso». Nel 2023, su 130.000 carte emesse, meno di 40.000 persone hanno dato una risposta positiva, mentre oltre la metà non si è espressa, lasciando la decisione ai familiari.
La transumanza in cerca di un organo vitale
Alcuni Comuni si sono distinti per il loro alto tasso di consenso alla donazione di organi. Tra i grandi Comuni, emerge Trento che si è posizionata al primo posto, seguita da Verona, Sassari, Livorno, Cagliari e Ferrara. Ma anche altri Comuni hanno dimostrato un alto livello di generosità e sensibilità verso la donazione di organi.
Trapianti, liste d’attesa e speranze
Nel periodo 2002-2021, in Italia sono state 105.593 le iscrizioni in lista d’attesa per trapianto d’organo, relative a 81.229 pazienti. Di questi, 8.558 pazienti erano pediatrici (9,5%) e 7.748 erano adulti (90,5%). Questi numeri evidenziano l’importanza e l’impatto della donazione di organi nel migliorare e salvare vite.