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Anziani, viviamo tranquilli con il bonus badanti

Dallo scorso 1 aprile si può fare domanda per assumere colf e badanti per l’assistenza degli anziani. Ci sono alcuni requisiti da rispettare.

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    Dallo scorso 1 aprile si può fare domanda per assumere colf e badanti per l’assistenza degli anziani. Ci sono alcuni requisiti da rispettare.
    C’è tempo addirittura fino al 31 dicembre 2025 per chiedere il bonus badanti 2024. Una norma che è stata varata dal Governo durante l’ultimo Consiglio dei ministri del 26 febbraio scorso. La misura è stata finanziata con 137 milioni spendibili da quest’anno fino al 2028. Circa 17 milioni l’anno. Il contributo attinge al programma nazionale “Giovani, donne e lavoro 2021-2027” previsto dal Pnrr.

    Fino a 3mila euro di contributo

    Questo esonero contributivo è stato introdotto dal Governo peri “promuovere il miglioramento del livello qualitativo e quantitativo” dell’assistenza alle persone non autosufficienti e,, si legge del Decreto, “favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio”. Gli anziani in Italia sono in aumento e i non autosufficienti sono quasi 4 milioni. La cosa preoccupante è che le famiglie indebitate non riescono a fare fronte direttamente alla spesa per un’assistenza domiciliare. L’ultimo rapporto dell’Osservatorio Domina, ha evidenziato una diminuzione del 7,9% di assunzioni di colf e badanti. Tra i motivi anche l’esaurimento degli effetti della sanatoria che aveva permesso di regolarizzare molti lavoratori domestici stranieri. Secondo Family Care, l’agenzia per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro, lo scorso anno le assunzioni di badanti sono aumentate del 17%.

    Di cosa si tratta

    Si tratta di un esonero contributivo previsto per le persone di almeno 80 anni di età, non autosufficienti e titolari di indennità di accompagnamento. Il loro Isee deve essere inferiore a 6mila euro. Secondo quando previsto nel decreto Pnrr, chi si trova in queste condizioni potrà non pagare integralmente i contributi pensionistici per l’assunzione di un badante per l’assistenza. La misura, che scade nel dicembre del 2025, permette un risparmio massimo di 3mila euro annui per un totale di 24 mesi. Ma le condizioni sono restrittive. A partire dall’Isee inferiore a 6mila euro per cui si calcola che alla fin potranno usufruirne solo 25mila italiani.

    Mancano ancora le indicazioni dell’INPS

    Per il 2024 sono stati stanziati 10 milioni di euro, che diventeranno 39,9 milioni per il 2025. Il bonus può essere percepito per un massimo di due anni. Hanno diritto all’agevolazione coloro che assumeranno per la prima volta un badante. L’aiuto è previsto anche per la trasformazione di un contratto già esistente a tempo indeterminato. Attenzione però, non sarà concessa l’esenzione se il rapporto di lavoro tra famiglia e badante risulta concluso da meno di sei mesi.
    Alla famiglia che ne beneficerà spetterà una decontribuzione al 100% sia dei versamenti contributivi all’Inps e sia di quelli assicurativi Inail. Inoltre non è prevista l’assunzione di parenti o affini, a meno che non si sia in presenza di assistenza a soggetti anziani invalidi e ciechi. Una regola che vale anche nei confronti dei religiosi.

    Come gestire l’agevolazione

    La decontribuzione consiste in una esenzione dal pagamento dei contributi per il lavoro domestico che di norma vengono versati dal datore di lavoro ogni tre mesi con bollettini Mav. Chi non ce la fa a ottenere il bonus badante può comunque richiedere il bonus assistenza non autosufficienti. E’ prevista infatti la possibilità per il datore di lavoro di detrarre il 19% del costo complessivo a carico sostenuto per gli addetti all’assistenza personale dei non autosufficienti. Questo indipendentemente dall’età e dal valore dell’Isee. In questo caso, la spesa massima detraibile è di 2.100 euro all’anno. Si può detrarre nella dichiarazione dei redditi. Ma lo può fare solo chi ha un reddito personale inferiore a 40 mila euro. , Ma non basta. Si possono dedurre anche i contributi pensionistici versati per colf e badanti assunti entro un limite massimo annuo di 1.549,37 euro.

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