Connect with us

Italia

Autovelox ciao ciao: l’Italia adotta i Tutor 3.0 per un controllo più severo e intelligente

Questa innovazione segna un nuovo capitolo per le strade italiane, con l’ambizione di rendere i viaggi più sicuri e di adottare un approccio meno legato ai vecchi metodi.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Il panorama della sicurezza stradale in Italia cambia volto. A partire dal prossimo aprile, gli autovelox, da sempre protagonisti di polemiche e controversie, saranno gradualmente rimossi dalle autostrade italiane, grazie al decreto dirigenziale voluto dal Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. L’obiettivo? Seguire il modello tedesco e affidarsi a una tecnologia più moderna ed efficace: i Tutor 3.0.

    Perché dire addio agli autovelox?

    Gli autovelox hanno ricoperto per anni un ruolo importante nel monitoraggio della velocità, contribuendo a ridurre gli incidenti. Tuttavia, negli ultimi tempi, si sono moltiplicate le critiche per un utilizzo percepito come poco trasparente. Posizionati spesso in modo discutibile o non adeguatamente segnalati, sono stati accusati di essere più strumenti per “fare cassa” che per garantire la sicurezza stradale. La loro rimozione, però, non significa abbandonare il controllo, ma piuttosto evolversi verso un sistema più efficiente.

    Tutor 3.0: la nuova frontiera

    Entreranno quindi in funzione i Tutor 3.0, dispositivi che promettono un controllo capillare e ineludibile. Diversamente dagli autovelox, che rilevano la velocità solo in un punto specifico, i Tutor monitorano l’intero percorso tra due portali, calcolando la velocità media. Non solo. Grazie a telecamere full-HD, radar e software avanzati, i Tutor 3.0 registrano anche la velocità istantanea e possono rilevare altre infrazioni, come i sorpassi pericolosi o l’uso scorretto delle corsie. Inoltre, sono in grado di distinguere i diversi tipi di veicoli, garantendo un monitoraggio più mirato e preciso. Furbetti bye bye…

    Un controllo meno aggirabile

    Questa nuova generazione di strumenti rende praticamente impossibile eludere le sanzioni. Se in passato era sufficiente rallentare in prossimità del rilevatore di velocità, oggi i Tutor 3.0 analizzano il comportamento del conducente sull’intera tratta. Questo approccio, già adottato con successo in Germania, mira a incentivare una guida più responsabile e costante, riducendo drasticamente i margini di errore.

    L’avvio del cambiamento

    La transizione dai vecchi autovelox ai Tutor 3.0 è iniziata ufficialmente il 7 marzo 2025, con l’installazione su 26 tratte autostradali. Questo passo è stato possibile grazie all’approvazione del Decreto Dirigenziale n. 305 del 20 giugno 2024. Gli automobilisti italiani dovranno quindi abituarsi a un nuovo livello di sorveglianza, che unisce precisione tecnologica a un controllo più esteso.

    Sicurezza stradale o aumento delle sanzioni?

    Se da un lato i Tutor 3.0 rappresentano una svolta nella lotta agli incidenti stradali, dall’altro non mancano le preoccupazioni sull’effetto che potrebbero avere sul numero delle sanzioni. La loro efficacia nel rilevare ogni tipo di infrazione potrebbe infatti portare a un incremento delle multe, rendendo questo sistema ancor più temuto rispetto ai tradizionali rilevatori di velocità.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Italia

      La coppia di anziani indaga e smaschera un finto avvocato e la sua tentata truffa

      Dopo essere stati contattati telefonicamente con il tecnica del sedicente maresciallo dei Carabinieri e del falso incidente, hanno scoperto l’inganno e smascherato il truffatore che si era recato a casa loro per estorcere denaro.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

        Una truffa fallita, una coppia astuta e una denuncia che ha portato all’identificazione di un giovane malintenzionato. È questa la vicenda accaduta a Fabriano, frutto anche dell’efficace prevenzione messa in atto dalle forze dell’ordine per tutelare gli anziani dai raggiri.

        Un clichè rodato da tempo

        Tutto è iniziato con una telefonata a casa di due coniugi, 90 anni lui e 87 lei. Una voce, quella di un falso maresciallo dei Carabinieri che si presentava come Primo Costanzo, annunciava che il loro figlio Roberto era coinvolto in un grave incidente stradale con problemi legati all’assicurazione. Per “risolvere” la situazione, era richiesto un pagamento di 8.900 euro, in contanti o in gioielli. Pochi minuti dopo, un sedicente avvocato di Ancona contattava il marito confermando la necessità del pagamento per liberare il figlio. Ma i due arzilli detective non ci sono cascati…

        La coppia non si è lasciata ingannare

        Gli anziani ricordavano bene gli incontri informativi condotti dal Comandante della stazione di Fabriano, il Luogotenente Giuseppe Alesci, che aveva descritto in dettaglio le tecniche usate dai truffatori. Decisi a smascherare il raggiro, hanno messo in atto un piano. Il 90enne ha accettato di incontrare il finto avvocato sotto casa, portando con sé un sacchetto vuoto e chiedendo al truffatore di mostrargli un documento d’identità. Sorpreso e scoperto, il giovane è fuggito a bordo di un’auto parcheggiata poco distante.

        Eh signora mia non ci sono più i vecchietti di una volta…

        Dopo aver contattato immediatamente il numero di emergenza 112, hanno ricevuto conferma dalla centrale dei Carabinieri di essere stati vittime di un tentativo di truffa. Successivamente, durante la stesura della denuncia, il 90enne ha riconosciuto il colpevole tra le fotografie dei sospettati. Si trattava di un ventenne pluripregiudicato di origini partenopee. Le indagini hanno poi confermato la sua identità, portando alla denuncia del giovane. Bingo!!

          Continua a leggere

          Italia

          Vuoi andare a vivere in Trentino? E’ il tuo momento: fino a 80 mila euro di incentivi

          Il piano della Provincia di Trento rappresenta un’opportunità unica per dare nuova vita a piccoli borghi e paesi dimenticati.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            Per prima cosa non farti tante illusioni. Non ti danno 80 mila euro per mandarti nelle località sciistiche più note…La Provincia autonoma di Trento, infatti, ha avviato un’iniziativa per contrastare lo spopolamento delle aree montane e dei piccoli comuni del territorio. Attraverso contributi a fondo perduto fino a 80mila euro, si vuole incentivare l’acquisto e la ristrutturazione di case in zone particolarmente colpite dalla decrescita demografica. L’obiettivo è rilanciare la vita in questi paesi, promuovere la coesione sociale e garantire servizi essenziali per le comunità.

            Come funziona l’iniziativa

            Il piano, ancora in fase di approvazione da parte della Giunta provinciale, prevede contributi per chi acquista o ristruttura un immobile in uno dei 33 comuni selezionati. Già ma non ti regalano nulla. Te lo devi conquistare. Per prima cosa devi avere alcuni requisiti principali. Ovvero? Ti devi impegnare a vivere nell’abitazione per almeno 10 anni. In alternativa, l’immobile può essere affittato a canone agevolato. Poi, come già scritto sono esclusi i comuni turistici o con alta tensione abitativa, come Trento, Riva del Garda o Canazei, per garantire che i fondi vadano alle zone realmente in difficoltà. L’obiettivo, infatti, non è solo quello di attrarre nuovi residenti, ma anche migliorare la qualità della vita locale e creare una maggiore stabilità demografica. È una misura sperimentale, soggetta a suggerimenti e possibili modifiche, ma rappresenta un primo passo importante per affrontare un problema che affligge molte aree montane italiane.

            Ma quindi dove mi mandi? Ecco i comuni interessati

            Complessivamente, i 33 comuni saranno scelti sulla base di due indicatori principali: l’indice di decremento demografico e l’indicatore di turisticità che valuta il rapporto tra presenze turistiche e popolazione residente. Secondo i dati demografici analizzati, tra i comuni che quasi certamente rientreranno nella lista ci sono la Val di Non con Bresimo e Livo. Qust’ultimo ha perso oltre l’11% della popolazione negli ultimi dieci anni. La Val di Sole con Rabbi e Vermiglio. La comunità delle Giudicarie con Tre Ville, Bondone e Borgo Chiese. La Vallagarina con Terragnolo; l’Alta Valsugana con Palù del Fersina, che ha ricevuto importanti fondi per la riqualificazione culturale. La Valsugana e Tesino con Castello Tesino, Cinte Tesino e Grigno. La valle di Primiero con Sagron Mis, Mezzano e Canal San Bovo. Quindi le Val di Cembra e Val di Fiemme con Sover, Giovo e Valfloriana. E infine Campitello di Fassa, il comune più a nord tra i potenziali beneficiari, ma a rischio esclusione per la sua rilevanza turistica.

            80 mila euro in cambio di cosa? Un impegno per il futuro

            L’iniziativa prevede, oltre al contributo economico di 80 mila euro, lo sviluppo di provvedimenti per incentivare la coesione sociale e migliorare i multiservizi nelle aree coinvolte. Come spiegato da Giacomo Redolfi, sindaco di Mezzana, è fondamentale garantire non solo incentivi economici, ma anche infrastrutture e servizi per rendere questi paesi vivibili e attrattivi. Roberto Oss Emer, sindaco di Pergine Valsugana, aggiunge che si dovrebbe considerare l’estensione delle misure anche a masi e frazioni con gli stessi problemi di spopolamento, per evitare il rischio di speculazioni o utilizzi impropri degli immobili.

            Chi può beneficiare di questa offerta?

            L’iniziativa è destinata a famiglie o individui interessati a stabilirsi in aree montane e meno popolate. Residenti disposti a ristrutturare o riqualificare immobili inutilizzati, contribuendo al recupero del patrimonio edilizio locale. E infine persone che cercano una vita lontana dai grandi centri urbani, apprezzando i ritmi più lenti e il contatto con la natura. Insomma gli 80 mila euro a fondo perduto te li devi sudare.

              Continua a leggere

              Italia

              L’ammiraglia Amerigo Vespucci, simbolo della Marina Militare Italiana, si fa un giro nel Mediterraneo

              Continua a essere un simbolo di orgoglio nazionale, rappresentando la tradizione navale italiana e promuovendo l’eccellenza del nostro Paese in tutto il mondo.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                E’ un vero e proprio tour de force quello quello che ogni anno la nave scuola Amerigo Vespucci compie in giro per il mondo. La Amerigo Vespucci, storica nave scuola della Marina Militare Italiana, ha iniziato il suo rientro in Italia il 1° febbraio scorso dopo aver intrapreso un viaggio di circumnavigazione del globo iniziato il 1º luglio 2023 dal porto di Genova. Un giro che ha portato la nave a visitare 30 porti in cinque continenti, con l’obiettivo di promuovere la cultura e l’eccellenza italiana nel mondo. Ma ora sembra pronta per ripartire…

                La storia della Marina Militare Italiana

                Varata nel 1931, l’Amerigo Vespucci è una nave scuola ispirata alle imbarcazioni del XVIII secolo e considerata tra le più belle al mondo. Lunga 101 metri e larga 15,5 metri, la nave ha tre alberi e 26 vele per una superficie totale di 2.800 m². Simbolo della tradizione navale italiana, ha svolto numerose missioni addestrative e rappresentative. Il giro del mondo del 2023-2025 è la sua seconda circumnavigazione, dopo quella effettuata tra il 2002 e il 2003.

                Ripartita il primo marzo per un tour del Mediterraneo. Ce n’è per tutti

                Il “Tour Mediterraneo” della Nave Amerigo Vespucci è iniziato il 1° marzo 2025 a Trieste e toccherà 17 città portuali italiane, concludendosi a Genova il 10 giugno, giornata della Marina Militare. Durante le soste, la nave condividerà le esperienze del giro mondiale, raccontando come ha portato il messaggio culturale italiano nel mondo. E dove si fermerà?

                Ecco le tappe italiane del Tour Mediterraneo 2025 della nave Amerigo Vespucci

                27 marzo: Trieste

                27-31 marzo: Venezia

                1-3 aprile: Ancona

                4-6 aprile: Ortona

                12-15 aprile: Brindisi

                16-22 aprile: Taranto

                30 aprile: Porto Empedocle

                3-6 maggio: Reggio Calabria

                7-11 maggio: Palermo

                13-17 maggio: Napoli

                19-24 maggio: Cagliari

                26-29 maggio: Gaeta

                30 maggio-3 giugno: Civitavecchia

                4-8 giugno: Livorno

                10 giugno: Genova (tappa finale)3

                Il valore simbolico della nave Amerigo Vespucci

                L’Amerigo Vespucci non è solo una nave scuola, ma un vero e proprio ambasciatore del Made in Italy nel mondo. La sua presenza nei porti internazionali e italiani rappresenta un’occasione per promuovere la cultura, la tradizione e l’innovazione italiana. Durante il tour, la nave sarà affiancata dal “Villaggio IN Italia“, un’area espositiva progettata per raccontare la storia e i valori della Marina Militare Italiana, offrendo stand interattivi, mostre e attività che permetteranno ai visitatori di scoprire le eccellenze italiane in vari settori.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù