C’è Gigi? E i presunti 20mila euro, dove sono finiti?

Gigi D’Alessio, dopo che il suo nome era finito tra le intercettazioni che hanno portato all’arresto di Riccardo Cameo, funzionario dell’Agenzia delle Entrate, risponde per le rime : «Le dichiarazioni di un signore che non conosco e con il quale non ho mai avuto alcun rapporto, sono assolutamente false e frutto della fantasia di tale soggetto. I presunti fatti che riferisce su di me non sono mai avvenuti e non appartengono al mio stile di vita. Ho già incaricato i miei legali di presentare immediatamente querela all’Autorità Giudiziaria».

L’artista categoricamente smentisce

Così il cantante napoletano smentisce le notizie stampa che lo chiamano in causa. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, durante una conversazione intercettata tra il tributarista Cameo, Maria Grazia Durantini e sua nipote Sonia Donzetti, Cameo aveva affermato di aver “aggiustato” una pratica fiscale per Gigi D’Alessio, ricevendo in cambio 20.000 euro.

Una mazzetta per sistemare la dichiarazione dei redditi

Sempre in quella conversazione, Cameo esprimeva preoccupazione per le possibili conseguenze legali delle sue azioni. «Dopo la pratica di… come si chiama quel cantante là? Eh sì, Gigi D’Alessio… so’ rimasto scioccato proprio». Da quanto emerso, il funzionario avrebbe detto chiaramente di aver ricevuto 20.000 euro per risistemare la dichiarazione fiscale del cantante, sottolineando: «Gli avevo riaggiustato la dichiarazione ma non è che io non l’avevo fatto pagare».

Una luce inquietante sulla sua reputazione pubblica

Una brutta storia che, inventata o meno, potrebbe comunque danneggiare la reputazione pubblica del cantante. Anche perchè D’Alessio è stato coinvolto in passato in altre indagini della Procura. Precisamente fra il 2016 e il 2017, su questioni inerenti a reati contabili con la sua società Ggd srl. Anche se alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati, le pratiche oggetto delle ultime news potrebbero risalire proprio a quel periodo.