Italia
Marzo pazzerello. Anche quest’anno ci attende un mese di meteo imprevedibile e turbolento
Questo mese si conferma come un periodo di grande imprevedibilità meteorologica, con fenomeni atmosferici intensi e variabili che mettono alla prova l’Italia.
Il mese di marzo 2025 sta riservando all’Italia condizioni meteorologiche estremamente variabili e turbolente. Ma come mai? Dopo un inverno anomalo caratterizzato da un vortice polare particolarmente forte, le condizioni atmosferiche stanno subendo un drastico cambiamento con l’arrivo del mese primaverile. Gli esperti meteo avevano già previsto che la primavera avrebbe potuto portare sorprese meteorologiche, e così è stato.
Dopo una prima settimana primaverile ora ci attendono perturbazioni intense
Il meteo delle prossime settimane sarà a dir poco esplosivo, con un susseguirsi di perturbazioni particolarmente intense. L’anticiclone, che fino a sabato scorso ha trattenuto l’energia atmosferica come un tappo, domenica ha ceduto, permettendo l’ingresso di correnti fredde e perturbazioni atlantiche. Questi cambiamenti stanno portando piogge abbondanti, venti impetuosi e nevicate intense, con conseguenze critiche per diverse regioni italiane.
In marzo rischi di nevicate e valanghe
Uno dei principali rischi riguarda la quantità di neve che potrebbe cadere in alta quota. Il graduale aumento delle temperature potrebbe causare un incremento esponenziale del rischio di valanghe, soprattutto lungo l’arco alpino e in alcuni settori dell’Appennino. Gli esperti monitorano costantemente la situazione per prevenire possibili disastri naturali. Le nuove nevigate infatti si vanno ad appoggiare su strati di neve compatta ma non riescono ad attecchire. E per questo sono destinate a slittare verso valle aumentando il rischio valanghe.
Cresce anche il pericolo idrogeologico
Anche il rischio idrogeologico è un problema concreto. Le piogge torrenziali e persistenti aumentano il pericolo di frane e alluvioni, soprattutto nelle zone più fragili dal punto di vista geomorfologico. Fiumi e torrenti carichi d’acqua potrebbero facilmente esondare in caso di nubifragi, causando danni significativi alle infrastrutture e alle comunità locali. L’origine di questo scenario è legata all’eventuale indebolimento del vortice polare, che potrebbe consentire l’ingresso di masse d’aria fredda verso l’Europa meridionale. Quando questi venti gelidi interagiscono con le acque relativamente miti del Mediterraneo, si crea un contesto favorevole allo sviluppo di perturbazioni, con cieli nuvolosi e piogge frequenti.
Marzo: un mese di contrasti e riflessioni…
Il meteo di marzo è spesso caratterizzato da improvvisi cambiamenti: giornate soleggiate e miti possono lasciare spazio a piogge e bruschi cali termici. Le proiezioni attuali suggeriscono che le temperature potrebbero scendere sotto la media stagionale, soprattutto nelle ore notturne e nelle aree interne. Anche se non si prevede un’ondata di gelo eccezionale, le condizioni meteorologiche resteranno instabili fino ad aprile.
Conseguenze negative anche per agricoltura e viabilità
Le eventuali ripercussioni di questa fase perturbata potrebbero includere gelate tardive, che rappresentano un rischio per l’agricoltura. Le temperature sottozero nelle prime ore del mattino potrebbero danneggiare le colture, mentre l’abbassamento termico potrebbe portare anche a una riaccensione dei sistemi di riscaldamento nelle città, causando inevitabili disagi per chi pensava di essere ormai in primavera.