Italia
Milano mia, portami via… ma non svuotarmi il portafoglio!
![](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/04/VARANI-SONAR.jpg)
Il Professor Roberto Vecchioni, prima di diventare il pigmalione di Alfa, cantava in Luci a San Siro:
Milano mia, portami via,
fa tanto freddo, ho schifo e non ne posso più…
E visto che il cantautore di Luci a San Siro è stato anche uno stimato professore di liceo classico, spiego a quei pochi che non lo sanno cosa sia esattamente la figura del “pigmalione”. Nell’uso comuno, chi assume il ruolo di maestro nei confronti di persona rozza e incolta – non se ne abbia a male Alfa che, musica a parte, appare un ragazzo carino ed educato – viene definito tale. Personaggio del mito greco, sovrano di Cipro – secondo Arnobio – o semplice cittadino cipriota stando a Clemente Alessansrino, si sarebbe innamorato di una statua della dea Afrodite conservata dai cretesi da lungo tempo. Il pigmalione è colui che plasma la personalità del suo protégé, sviluppandone le doti naturali ed affinandone i modi.
L’Istat sentenziò
Probabilmente il Prof., con quella frase, mostrava insofferenza verso una città della quale non riconosceva più i tratti distintivi di un tempo. Eh sì… perchè la metropoli meneghina, secondo i recenti dati Istat legati al tasso d’inflazione di marzo, in termini di aumento del costo della vita risulta fra le prime. All’ombra della Madonnina l’inflazione dell’1,4% si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 400 euri (sì, euri… al plurale!) per una famiglia media. Milano che, come canta Ivano Fossati è livida e sprofondata per sua stessa mano…
Rimini, simbolo estivo dell’italiano medio
In testa alla top ten delle più care d’Italia c’è Rimini (altra città alla quale è stata dedicata una canzone, quella di Fabrizio De Andrè), dove l’inflazione pari al 2,5%, la seconda più alta d’Italia dopo Brindisi (+2,6%), si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 679 euro per una famiglia media.
Spesa media da capogiro
Tornando a Milano – quella che ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano (cit. Lucio Dalla) – lo sapevate che il turismo del lusso ha qui la sua capitale? Anche noi tapini possiamo fingere di essere ricchi indossando la tuta gold chiusa nell’armadio e passeggiare con spavalda riccanza per via Montenapo. Anche se le vetrine, noi comuni mortali, possiamo solo guardarle. Visto che – in media – ogni persona che fa shopping in uno dei negozi del Quadrilatero della moda spende circa 2350 euro. Parola di Guglielmo Miani, presidente di MonteNapolene District. Milano tra l’altro richiama turisti da tutte le parti del mondo: il 2023 è stato un anno record con 8,5 milioni, ma il 2024 promette ancora meglio. Valuta pregiata che viene dall’estero, della quale però la gran parte dei milanesi godrà poco o nulla.
Ah Lucio, quanto manchi, a milanesi e non…
Milano perduta dal cielo
Tra la vita e la morte continua il tuo mistero…
Cronaca
Pitti il vigile di Donnas che ha terminato la Trans America Bike Race
Pitti, il vigile ciclista, ha concluso la gara più dura del mondo: 26 giorni in sella per attraversare gli Usa. L’atleta di Donnas, specialista delle imprese estreme, ha concluso la Trans Am Bike Race. Dall’Oregon alla Virginia tra orsi, bisonti, deserto e notti passate negli uffici postali.
![Trans America Bike Race](https://www.lacitymag.it/wp-content/uploads/2024/07/Trans-America-Bike-Race.jpg)
Maurizio Pitti, atleta estremo di Donnas (Valle d’Aosta), ha terminato la leggendaria Trans America Bike Race un viaggio di 7.000 chilometri da Astoria, in Oregon, a Yorktown, in Virginia. In totale ci ha impiegato 26 giorni, 9 ore e 27 minuti. Pitti ha affrontato 55.000 metri di dislivello positivo, classificandosi decimo su 64 partecipanti.
Un’impresa eroica
L’avventura di Pitti ha attraversato pianure torride, montagne alte fino a 3.500 metri, e parchi naturali abitati da bisonti e orsi. Ha affrontato condizioni climatiche avverse, inclusi 200 chilometri sotto pioggia e vento il primo giorno, scenari mozzafiato e l’ospitalità degli uffici postali dove ha passato molte notti. Il Kansas si è rivelato particolarmente sfidante con i suoi lunghi rettilinei e il caldo soffocante.
Supporto e determinazione
Nonostante fosse una corsa in solitaria, Pitti ha ricevuto aiuto da sconosciuti e supporto morale dalla moglie, dai figli, amici, parenti e colleghi. Un collega di Ivrea gli ha persino dedicato una canzone che ha sollevato il suo spirito nei momenti difficili. Nel Kentucky, un abitante locale lo ha aiutato a rimettersi sulla giusta strada quando ha perso la traccia del percorso.
Esperienza indimenticabile
Alla fine della Trans America Bike Race, Pitti ha espresso gratitudine e emozione per l’avventura vissuta. Ha ricordato i numerosi acciacchi, la fatica, alcuni momenti di grande difficoltà, la crisi finale, l’assenza di forze, le lacrime ma anche la felicità. E’ tornato in Italia con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza unica oltre il viaggio e l’avventura. “Un sogno, una gara, di quelle che ti toccano, ti segnano, ti restano dentro, per sempre.“, ha detto.
Italia
Antitrust: Chiara Ferragni paga 1,2 milioni per il caso delle uova pasquali
L’imprenditrice italiana Chiara Ferragni colpita da una sanzione per pubblicità ingannevole sulle uova pasquali
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Chiara Ferragni è stata sanzionata dall’Antitrust con una multa di 1,2 milioni di euro. La sanzione riguarda la promozione delle sue uova di Pasqua, che secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), contenevano informazioni ingannevoli per il consumatore. L’AGCM ha ritenuto che la pubblicità non fosse trasparente e chiara riguardo alle caratteristiche e ai premi promessi nelle uova, portando così a un’erronea percezione da parte degli acquirenti.
La vicenda risale alla scorsa Pasqua quando Ferragni aveva lanciato una campagna pubblicitaria massiccia sui social media per promuovere le sue uova, realizzate in collaborazione con un noto brand dolciario. La pubblicità suggeriva la presenza di premi esclusivi all’interno delle uova, creando grande attesa e interesse tra i consumatori. Tuttavia, l’AGCM ha riscontrato che molti degli acquirenti non hanno trovato i premi promessi, portando a numerose segnalazioni da parte degli utenti.
Secondo le indagini, la Ferragni non avrebbe fornito informazioni sufficienti e trasparenti riguardo alla probabilità di trovare i premi all’interno delle uova, inducendo in errore i consumatori. La multa di 1,2 milioni di euro riflette la gravità della violazione e l’ampia risonanza che la campagna ha avuto sui social media, influenzando un vasto numero di persone.
Chiara Ferragni, attraverso il suo team legale, ha annunciato l’intenzione di fare ricorso contro la decisione dell’Antitrust, sostenendo di aver sempre agito in buona fede e nel rispetto delle normative vigenti. La vicenda, però, ha aperto un dibattito più ampio sull’uso della pubblicità sui social media e sulla responsabilità degli influencer nel garantire la trasparenza e la correttezza delle informazioni fornite ai propri follower.
Cronaca
Vipere, vermocani, mandragore e finti mirtilli. Ma stiamo partendo per le vacanze o per un safari?
Ci sono piante e animali pericolosi che possono causare casi di avvelenamento. Prima di partire per le vacanze sarebbe meglio informarsi sulle piante e gli animali velenosi presenti nelle aree di villeggiatura.
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Sembra che lì fuori ad aspettarci ci sia tutta una pletora di animali e piante ostili, pronte a colpirci quando meno ce lo aspettiamo. Vipere, vermocani, mandragore e finti mirtilli (lo stramonio)… insomma prudenza sì ma rilassiamoci anche un po’ informandoci e documentandoci prima.
Le vacanze estive, attese sempre con ansia ma anche un po’ di spensieratezza, possono essere rovinate da insidie velenose come vipere, vermocani e finti frutti e fiori commestibili. Minacce che mettono a rischio la vita dei vacanzieri, ma possono trovarsi anche in cibi, piante e animali in ambito domestico. Il direttore del Centro Antiveleni e Tossicologia Maugeri di Brescia (per urgenze 0382 24444), ha stilato una black list delle minacce velenose per metterci in guardia.
Pericoli domestici e non solo
Secondo Carlo Locatelli i primi pericoli tossicologici partono proprio da casa. Nei primi giorni di ferie, con i bambini a casa mentre i genitori sono ancora impegnati, aumentano le esposizioni accidentali ad agenti domestici. Durante le vacanze, invece, emergono altre minacce. La casistica registrata dal Centro Antiveleni mostra che le piante causano oltre 650 casi di intossicazione all’anno, metà dei quali riguardano bambini sotto i 14 anni. I morsi di vipera causano circa 180 casi l’anno, mentre i ragni sono responsabili di circa 500 casi. I pesci velenosi causano un centinaio di casi l’anno.
Finti mirtilli velenosi e altri pericoli vegetali
D’estate, aumentano le intossicazioni da vegetali, specialmente tra i bambini attratti dalle bacche colorate. Un esempio è lo stramonio, pianta che può essere scambiata per un mirtillo ma che causa sindrome anticolinergica centrale. Ogni regione ha i propri rischi vegetali: in Sicilia, ad esempio, ci sono intossicazioni da mandragora scambiata per borragine.
Un po’ di prevenzione male non farebbe
Per evitare spiacevoli incidenti, è fondamentale informarsi sulle piante e gli animali velenosi presenti nelle aree di villeggiatura. In caso di sospetta intossicazione, è importante contattare immediatamente un centro antiveleni e, se possibile, fornire fotografie o campioni dell’agente tossico per una rapida identificazione.
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