Italia
Natale 2024: addio al caldo, arriva il freddo! Ecco come sarà il tempo per le feste
Dopo anni di Natale miti, quest’anno l’inverno sembra voler riconquistare il suo trono. Freddo, neve e venti forti: ecco cosa ci aspetta nelle prossime settimane.
Parola d’ordine: dimenticarsi dei Natali miti degli ultimi anni. Quest’anno il freddo sembra deciso a far sentire la sua presenza. Le previsioni meteo per le festività natalizie indicano un deciso cambiamento rispetto agli ultimi anni, con l’arrivo di un’ondata di freddo proveniente dal Polo Nord. Tra il 23 e il 25 dicembre, un veloce fronte freddo attraverserà la nostra Penisola, portando con sé un brusco calo delle temperature e precipitazioni diffuse. Le regioni adriatiche e meridionali saranno le più colpite, con nevicate fino a quote collinari e forti venti. Al Nord e sul versante tirrenico, invece, il tempo sarà più stabile, ma comunque freddo.
Anticiclone africano ciao, ciao
Negli ultimi anni, l’anticiclone africano ha spesso regalato un Natale mite e soleggiato. Quest’anno, però, la situazione sarà completamente diversa. Un’ampia area di alta pressione si posizionerà sull’Europa occidentale, contrastando l’afflusso di aria fredda dall’est. Questa configurazione atmosferica porterà a un clima molto variabile su tutto il territorio nazionale. E a capodanno? Tranquilli. Dopo il periodo di instabilità delle festività natalizie, si prevede un graduale miglioramento delle condizioni meteo a partire da Santo Stefano. L’anticiclone si espanderà verso est, portando un clima più stabile e temperature in lieve ripresa. Tuttavia, il freddo continuerà a farsi sentire, soprattutto nelle ore notturne.
Ma perché un Natale così freddo?
La causa di questo improvviso cambiamento climatico è da ricercare in una particolare configurazione atmosferica a livello europeo. Un profondo ciclone, posizionato sull’Europa orientale, sta richiamando verso il nostro continente masse d’aria fredda artica. Negli ultimi anni, il riscaldamento globale ha portato a un aumento delle temperature medie e a una riduzione degli eventi invernali estremi. Quest’anno, invece, assistiamo a un ritorno del freddo invernale, un segnale che il clima continua a essere un sistema complesso e imprevedibile.
Ma quindi cosa aspettarsi nei prossimi giorni?
Nei prossimi giorni ci aspettano le temperature sotto la media. Preparatevi a tirare fuori i maglioni e le giacche a vento più pesanti, perché le temperature saranno decisamente più basse rispetto alla media stagionale. Inoltre è in arrivo la neve. Alcune regioni, soprattutto quelle adriatiche e meridionali, potrebbero essere interessate da nevicate anche a quote relativamente basse. In arrivo anche vento forte. Quelli di tramontana soffieranno con intensità, portando con sé un forte senso di freddo. Le condizioni meteo quindi saranno molto variabili, con possibili precipitazioni anche a carattere temporalesco.
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Italia
Un milione di euro per i dipendenti: il gesto generoso del patron di Antico Vinaio fa il giro del web
Tommaso Mazzanti, fondatore di Antico Vinaio, sorprende tutti: un milione di euro e viaggi alle Maldive per i suoi dipendenti.
Tommaso Mazzanti, il patron di Antico Vinaio, una delle catene di paninoteche più famose d’Italia, ha annunciato una notizia che sta facendo il giro del web. Un milione di euro destinati ai suoi dipendenti. Un gesto di generosità senza precedenti che sta suscitando ammirazione e dibattito. L’iniziativa di Mazzanti va ben oltre un semplice bonus. Il milione di euro sarà distribuito tra tutti i dipendenti sotto forma di welfare aziendale, con un aumento del budget a persona e l’introduzione di nuovi benefit, come una settimana di ferie aggiuntive. Ma la sorpresa più grande è sicuramente la lotteria che mette in palio cinque viaggi alle Maldive.
Un riconoscimento per il lavoro di squadra
Mazzanti ha spiegato che questa decisione è nata dalla volontà di riconoscere l’impegno e la passione dei suoi collaboratori, che ogni giorno contribuiscono al successo dell’azienda. “Ho la fortuna di stare bene e di non farmi mancare nulla, ma ricordo sempre quando ero dietro un banco ‘a far schiacciate’, e voglio sfruttare la fortuna e l’agio che ho adesso per far stare il meglio possibile tutti i miei collaboratori e collaboratrici“, ha dichiarato il patron di Antico Vinaio. Ma sarà vero? La notizia ha scatenato una serie di reazioni sui social media. In molti hanno espresso ammirazione per la generosità di Mazzanti, definendolo un vero e proprio esempio di imprenditore illuminato. Altri, invece, si sono mostrati scettici, chiedendosi quali siano le reali motivazioni dietro a un gesto così eclatante dennciando anche sciatteria dei dipendenti nel servizio e sporcizia all’interno di molti punti vendita.
Antico Vinaio modello da seguire?
L’iniziativa di Antico Vinaio apre un dibattito sul ruolo dell’imprenditore e sulla responsabilità sociale d’impresa. Sempre più aziende, infatti, stanno investendo nel benessere dei propri dipendenti, offrendo loro una serie di benefit che vanno oltre il semplice stipendio. Ma come funzionerà la lotteria? I cinque fortunati vincitori della lotteria saranno estratti tra i dipendenti che lavorano in azienda da almeno un anno. Ognuno di loro potrà portare con sé una persona cara per una vacanza indimenticabile alle Maldive.
Cronaca
A Montereggi grazie ai soldi di un texano si possono ammirare tesori etruschi
Al via una maxi-operazione archeologica attorno a Villa Bibbiani Grazie al sostegno dell’imprenditore George McCarroll Rapier III. In campo c’è già una squadra di ricercatori italiani e statunitensi.
A Montereggi, nel comune di Capraia e Limite, da alcni mesi stanno affiorando tesori Etruschi unici. Questo progetto, denominato “Montereggi Project“, è reso possibile grazie al supporto dell’imprenditore George McCarroll Rapier III e alla collaborazione della Florida State University. Gli scavi sono iniziati nei terreni di Villa Bibbiani, una proprietà acquistata dal magnate Rapier III nel 2019, e vedono coinvolti sia ricercatori italiani che statunitensi.
Gli Etruschi sulle colline di Capraia e Limite
La squadra, composta da otto studenti dell’università americana e altrettanti professionisti dell‘Impresa Archeologica Archeorete, ha utilizzato tecnologie avanzate come droni e magnetometri per esplorare il sito. I risultati sono già sorprendenti. Sono stati rinvenuti, infatti, monete in argento e bronzo, ceramiche attiche a figure rosse, e resti di un edificio etrusco monumentale del V secolo a.C., il cui uso non è ancora stato determinato con certezza.
Una nuova generazione di curatori archeologi
Secondo il professor Andrea De Giorgi, direttore scientifico degli scavi, la collaborazione tra forze italiane e statunitensi è propedeutica per formare la prossima generazione di curatori e archeologi, grazie anche all’uso di tecnologie all’avanguardia.
Obiettivo riportare alla luce una fiorente civiltà etrusca
Il magnate Rapier III ha espresso grande entusiasmo per il progetto, sottolineando la straordinaria opportunità di toccare con mano la storia e di contribuire alla scoperta di un insediamento etrusco unico nel suo genere. Il “Montereggi Project” rappresenta un importante passo avanti nella comprensione della civiltà etrusca e promette di rivelare ulteriori scoperte nei prossimi anni.
Italia
Concordato preventivo biennale: operazione di marketing o strumento di fiducia? Ecco il parere del Sindacato Commercialisti
Il concordato preventivo biennale avrebbe dovuto rappresentare un passo verso la trasparenza e il rispetto reciproco tra Fisco e contribuenti, ma il tono delle comunicazioni sembra tradire obiettivi ben diversi.
Nelle ultime settimane, numerosi contribuenti hanno ricevuto una PEC dall’Agenzia delle Entrate contenente segnalazioni su presunte anomalie nelle dichiarazioni dei redditi 2023. La comunicazione sottolinea che i redditi dichiarati sarebbero inferiori “a quelli dei dipendenti che lavorano nello stesso settore economico”.
Se a un primo sguardo potrebbe sembrare un normale controllo fiscale finalizzato alla compliance, il contenuto della lettera rivela un intento ben più pressante. L’Agenzia invita infatti i destinatari ad aderire al concordato preventivo biennale, sostenendo che questo consentirebbe di “rendere il reddito coerente con il valore minimo di settore”. Il termine per l’adesione, fissato al 12 dicembre 2024, è supportato dalla riapertura dei termini previsti dal D.L. n. 167/2024.
Le critiche del SIC
Marcello Guadalupi, Presidente del Sindacato Italiano Commercialisti (SIC), non ha esitato a definire questa iniziativa un’“operazione di marketing”. Secondo Guadalupi, il tono e la tempistica delle lettere contraddicono uno degli obiettivi dichiarati della Riforma fiscale: instaurare un rapporto di fiducia tra Fisco e contribuente, basato sulla trasparenza e sul rispetto reciproco.
“Leggendo lettere di questo tipo – spiega Guadalupi – sorge un fondato dubbio sull’effettivo raggiungimento di tale obiettivo. Anzi, l’impressione è quella di una ennesima ‘caccia alle streghe’ degna della migliore tradizione inquisitoria”.
Un rapporto di fiducia in discussione
Il concordato preventivo biennale, nato come strumento per semplificare il rapporto tra Fisco e contribuenti, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio. Se da un lato l’invito all’adesione può essere visto come un’opportunità, dall’altro il modo in cui l’Agenzia delle Entrate lo presenta alimenta un clima di diffidenza.
Guadalupi sottolinea che per costruire un nuovo rapporto fiduciario è necessario che entrambe le parti rispettino i principi di chiarezza e trasparenza. Solo superando questa percezione di “pressione” fiscale, sarà possibile instaurare una collaborazione autentica tra contribuenti e amministrazione finanziaria.
Un appello per un cambio di approccio
Il SIC, a nome dei commercialisti italiani, si augura che il Fisco riconsideri il proprio approccio, evitando metodi che possano essere percepiti come intimidatori. “Il gioco deve essere chiaro e trasparente per tutti i giocatori che si siedono allo stesso tavolo,” conclude Guadalupi.
Il dibattito su queste comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate resta aperto, ma una cosa è certa: il clima di fiducia tra Fisco e contribuenti, più volte auspicato dalla Riforma fiscale, sembra ancora lontano dall’essere raggiunto.
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