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Pensioni, si può dare di più

Nel mese di marzo molti pensionati hanno potuto verificare un aumento di quanto intascato. Ma non tutti. Infatti sono più alte le pensioni per chi percepisce ogni mese tra 1.250 e 2.333 euro (1.154 e 2.154 euro considerando la tredicesima).

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    Nel mese di marzo molti pensionati hanno avuto un aumento di quanto intascato. Ma non tutti. Sono più alte le pensioni per chi percepisce tra 1.250 e 2.333 euro al mese (1.154 e 2.154 euro considerando la tredicesima).

    Questo grazie al risparmio Irpef del 2%. Non è cambiata invece la tassazione Irpef per chi percepisce una pensione più bassa di 1.250 euro o più alta di 2.333 euro lordi. Nel cedolino di pensione di marzo 2024 sono compresi anche i conguagli e arretrati relativi alle pensioni di gennaio e febbraio 2024. Inoltre conguagli e arretrati sono previsti per chi ha una pensione annua imponibile fiscale compresa tra i 15.000 e i 28.000 euro. Bisogna aggiungere che per molti pensionati è scattato l’aumento delle detrazioni, le trattenute fiscali, il conguaglio di fine anno 2023, addizionali regionali e comunali. E inoltre la tassazione 2024.

    A quanto ammontano gli aumenti della pensione e a chi spettano?

    Per chi ha una pensione annua lorda tra 15.000 e 28.000 euro l’Irpef sarà più bassa del 2% e fino a 260 euro. Questo significa che il conguaglio sarà favorevole al pensionato che non supera i 28.000 euro. Chi invece percepisce una pensione annua lorda sotto i 15 mila euro già paga l’aliquota Irpef più bassa. Mentre coloro che hanno una pensione superiore a 28 mila euro, pagheranno la stessa imposta Irpef dell’anno 2023. Quindi l’aumento di questo mese è legato alla restituzione della maggiore imposta Irpef pagata a gennaio e febbraio 2024. In aggiunta all’aumento della pensione relativa a marzo 2024. La riduzione prevista è destinata a tre degli scaglioni di reddito a cui corrispondono tre nuove aliquote di tassazione del reddito delle persone fisiche.

    Le nuove aliquote

    23% per i redditi fino a 28.000 euro;
    35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
    43% per i redditi che superano 50.000 euro.
    L’aliquota Irpef del 23% è applicata fino allo scaglione di reddito pari a 28.000 euro – diversamente dai 15.000 euro previsti dalla normativa. Inoltre è abolita l’aliquota del 25%.

    Come cambiano gli scaglioni

    Fino a 2.333,33 euro mensili di pensione l’aliquota è del 23%, ovvero 536,67 euro. Da 2.333,34 a 4.166,67 euro mensili di pensione l’aliquota è del 35% ovvero un Irpef di 536,77 euro + 35% dell’eccedenza di reddito di 2.333,33 euro. Oltre 4.166,67 euro mensili di pensione l’aliquota è del 43% pari a 1,178,33 euro di Irpef + il 43% dell’eccedenza di reddito di 4.166,67 euro.

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