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Italia

Quando il falsario ci mette la firma: peggio di Totò nella banda degli onesti

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    Mi sono venute così bene che… ci metto pure la firma. Così deve aver pensato Simone Giuseppe Alfarano, un 28enne nativo di Casarano (LE), accusato di aver falsificato banconote di vario taglio – dai 5 ai 100 euro – per poi venderle in rete anche attraverso offerte promozionali coi fiocchi! Peccato che, nel farlo, abbia utilizzato uno username con il proprio nome di battesimo… I falsi venivano poi spediti in Italia e all’estero ai vari acquirenti n diversi paes, tra cui Francia, Germania, Lussemburgo, Spagna e Austria. Le modalità di pagamento accettate includevano Paypal, ricariche Postepay e transazioni in criptovaluta Bitcoin.

    L’accusa gli contesta la falsificazione di banconote

    L’Alfarano è stato arrestato dai carabinieri di Roma, eseguendo una misura cautelare in carcere firmata dal gip di Lecce, Anna Paola Capano. Dopo che il sostituto procuratore Maria Grazia Anastasia ne aveva fatto richiesta. Il 28enne è accusato di aver organizzato una tipografia con materiali e strumenti reperiti sul web per falsificare cartamoneta.

    La vendita via Telegram

    Le indagini hanno rivelato un sofisticato schema di contraffazione, con l’utilizzo di materiali e strumenti professionali per la produzione delle banconote, tra cui stampanti professionali, toner, carte olografiche e patinate. La distribuzione deli falsi avveniva tramite canali telematici, in particolare attraverso il servizio di messaggistica Telegram. Due canali, “DoS Shop Gruppo” e “DoS Shop”, gestiti da Alfarano con gli username @DeathofSilentBuy e @SimoneDoS, erano utilizzati come piattaforme per la vendita delle banconote false.

    Con tanto di promozione in rete

    La vendita in rete sarebbe stata organizzata con l’aiuto di alcuni complici, sui quali si sta indagando. Dal dicembre 2022 e fino a maggio scorso, sarebbero state organizzate oltre 160 spedizioni, promosse da una sorta di “marketing” in piena regola, con tanto di foto e di listino prezzi ufficiale!

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      Italia

      La Nasa dedica un asteroide ad Annalisa: non hanno di meglio da fare?

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        Come recita quella popolare rubrica de La Settimana Enigmistica Forse non tutti sanno che… Annalisa Scarrone, per i fan semplicemente Annalisa, oltre ad essere una cantante, è laureata in fisica all’Università di Torino. Questa la molla che ha generato nella NASA – sì, quella americana, famosa e leggendaria – l’idea di dedicarle un asteroide. Battezzato “20014 Annalisa”, è stato scoperto nel 1991 dall’astronomo Henry E. Holt presso l’Osservatorio di Palomar in California. La motivazione dietro questa apperentemente futile decisione è spiegata sul sito dell’agenzia spaziale americana. Dove di legge come l’artista ex Amici abbia lasciato un segno significativo nel settore musicale nonostante la sua formazione scientifica.

        Monitorabile sul sito della NASA

        Questa la motivazione ufficiale: “Annalisa Scarrone (nata nel 1985) è una cantante e cantautrice italiana. Laureata in fisica, sta però lasciato il segno nell’industria musicale, ottenendo un notevole successo internazionale con le sue canzoni che hanno vinto premi e numerosi dischi di platino”. CLICCANDO QUI è possibile seguire la posizione, la traiettoria e tutte le caratteristiche dell’asteroide “20014 Annalisa”, dando modo ai fan e agli appassionati di astronomia di conoscere meglio le caratteristiche di questo piccolo oggetto celeste.

        La scelta della musica

        Di origine savonese, la cantante ha conseguito la laurea in fisica presso l’Università di Torino. Poi la sua carriera ha preso una direzione diversa nel momento che ha deciso di seguire la sua passione musicale, ottenento un notevole successo e conquistando diversi dischi di platino con le sue canzoni.

        Divulgatrice su Netflix

        La notizia della dedica dell’asteroide è stata accolta con grande emozione dalla cantante, che ha espresso la sua gratitudine su Instagram, sottolineando quanto sia onorata di ricevere un riconoscimento così speciale. Oltre alla sua carriera musicale ricca di attestazioni, Annalisa ha anche esplorato il mondo della divulgazione scientifica, presentando una serie di documentari su Netflix intitolata Tutta colpa di Einstein, in cui ha raccontato il suo amore per la fisica e la scienza in generale.

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          Cronaca

          Se potessi guadagnare a Milano, con gli affitti di Avellino e la sicurezza di Cuneo…

          Una “città ideale” dove si guadagna come a Milano, si pagano affitti come ad Avellino e si vive sicuri come a Cuneo non esiste. Tuttavia, la ricerca dimostra che è possibile trovare un buon equilibrio tra lavoro e vita privata in diverse città italiane, a seconda delle proprie priorità e necessità. Le imprese devono evolversi per valorizzare i dipendenti, creando un ambiente di lavoro positivo che favorisca sia la produttività che il benessere dei lavoratori.

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          Milano la città dove si guadagna mediamente di più in Italia

            Guadagnare a Milano, vivere in affitto ad Avellino e stare tranquilli a Cuneo. Si potrebbe sintetizzare così una interessante ricerca realizzata dalla Fondazione Aidp, Associazione Italiana per la Direzione del Personale. L’indagine basata su dati raccolti dall’istituto Isfort, ci offre una panoramica dettagliata delle condizioni lavorative e della qualità della vita nelle città italiane. Lo studio valuta fattori interni alle aziende (retribuzione, ambiente di lavoro, reputazione aziendale) e fattori esterni (trasporti, accessibilità, servizi alla persona e al tempo libero, digitalizzazione).

            Milano resta il top per chi vuole lavorare…per davvero

            Se siete lavoratori autonomi e cercate di aumentare i vostri guadagni, Milano è la città ideale per voi. Nel capoluogo lombardo, infatti, l’occupazione autonoma è la più redditizia d’Italia, con un introito medio di 87.468 euro annui, più del doppio rispetto ad Enna, dove il reddito medio è di 36.640 euro. Anche per i lavoratori dipendenti, Milano offre stipendi più elevati, con una media di 34.981 euro. Molto superiore ai 14.900 euro di Andria.

            Ma i costi stanno diventando davvero troppo alti

            Tuttavia, vivere a Milano comporta costi elevati, soprattutto per quanto riguarda gli affitti. Le città come Enna e Andria, sebbene offrano stipendi più bassi, permettono di risparmiare notevolmente sui costi abitativi. Il cambiamento nel mondo del lavoro sta portando alla ricerca di un equilibrio tra vita e lavoro. I lavoratori non considerano più il livello di retribuzione come il principale indicatore di soddisfazione. Il clima aziendale e l’equilibrio tra lavoro e vita privata sono diventati fondamentali. E quindi se la qualità dell’aria è una priorità, città come Aosta e Brindisi sono preferibili rispetto all’area milanese, soprattutto rispetto a Monza, nota per i suoi problemi di inquinamento.

            Famiglie con prole alla ricerca di servizi e sicurezza

            Per chi ha figli piccoli, secondo la ricerca, Nuoro è la città ideale, grazie alla sua ampia disponibilità di asili nido. Gli amanti della bicicletta troveranno invece in Padova la città perfetta, con oltre 150 km di piste ciclabili ogni 100 kmq. La sicurezza è un altro fattore importante di cui le famiglie tengono conto. Città come Cuneo, Ragusa e L’Aquila dal punto di vista sicurezza offrono un ambiente più ambito rispetto alle grandi città del Nord.

            Ma quindi dove dobbiamo trasferirci per vivere meglio?

            La graduatoria generale è stata ponderata su sette parametri (Fondamentali economici, Servizi di cittadinanza, Cultura e tempo libero, Sicurezza, Vivibilità ambientale, Inclusione e diritti, Futuro e innovazione). Intrecciando tutti i dati ne scaturisce una classifica generale che conferma il predominio del Nord, con Milano in testa e città come Trieste e Udine tra le prime tre città dove si vivrebbe meglio per diversi aspetti. Cagliari si distingue al sesto posto per sicurezza e ambiente. Al contrario, città come Roma (39esima), Genova (31esima) e Torino (28esima) si trovano più in basso nella classifica.

            Ci sono anche disparità economiche e culturali che fanno la differenza

            Le città del Nord, come Pordenone e Belluno, eccellono per fondamentali economici, mentre città come Roma, Venezia e Napoli sono in difficoltà a causa di stipendi bassi e alti costi abitativi. Per la voce affitti ragionevoli, Avellino, Ascoli e Gorizia sono le migliori opzioni. Per cultura e tempo libero, invece, emergono Pescara, Sondrio e Siena ai vertici della classifica.

            La trasformazione delle imprese nel miglioramento della qualità della vita

            Le aziende stanno gradualmente comprendendo l’importanza di valorizzare i dipendenti. Secondo l’indagine molte imprese sono ancora legate a vecchi modelli padronali, ma altre, stanno gradualmente evolvendo verso una maggiore sostenibilità e responsabilità sociale. Peraltro le imprese benefit, cioè quelle che integrano la responsabilità sociale nel loro modello di business, performano meglio e attraggono più talenti.

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              Cronaca

              Fisco, scadenze prorogate a fine luglio: Irpef, Imu e cedolare secca

              Proroga al 31 luglio 2024 per il
              saldo Irpef, Ires, Irap, addizionali e cedolare secca. Per chi paga con F24 cartaceo presso banche, Poste Italiane o agenti della riscossione, senza crediti da compensare o F24 precompilati. In questo caso è applicata la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo

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              proroghe per pagare le tasse

                Entro fine giugno (ma il 30 cadeva di domenica) si sarebbero dovuti saldare alcuni impegni con il Fisco come il saldo Irpef 2023 e il primo acconto 2024; l’addizionali Irpef, la cedolare secca sugli affitti, la dichiarazione Imu.

                Tutto prorogato al 31 luglio 2024?

                Il saldo Irpef, Ires, Irap, le addizionali e la cedolare secca si possono pagare entro oggi 1 luglio. Ma c’è anche la possibilità di prorogare i pagamenti entro il 31 luglio con un piccolo interesse da aggiungere. Per chi paga con F24 cartaceo presso banche, Poste Italiane o agenti della riscossione, senza crediti da compensare o F24 precompilati. In questo caso è applicata la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.

                Come si può pagare

                Si possono utilizzare i moduli F24 web o F24 online dell’Agenzie delle Entrate
                attraverso l’home banking o un intermediario abilitato come patronati. Si può utilizzare il modello F24 cartaceo (solo per Irpef e cedolare secca, senza compensazione crediti o F24 precompilati). Il sito web dell’Agenzia delle Entrate: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/ è disponibile per chiarimenti così come FiscoOggi, il quotidiano online dell’Agenzia delle Entrate: https://www.fiscooggi.it/

                Le scadenze sono prorogate di un giorno se cadono di domenica o una festività.
                Per i pagamenti telematici con F24, è sempre consigliabile utilizzare i servizi dell’Agenzia delle Entrate (F24 web o F24 online) per evitare errori e commissioni.

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