Italia
Terremoto ai Campi Flegrei, De Luca spiazza tutti: “Volete un sondaggio su dove trasferirvi?”
De Luca rompe gli schemi e propone ai residenti dei Campi Flegrei un sondaggio per scegliere la futura destinazione in caso di evacuazione. Ma intanto ammette: “Servirà l’aiuto dell’Europa”.
Evacuazione sì, ma democratica. È la singolare proposta lanciata da Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, che ha deciso di interpellare direttamente i cittadini dei Campi Flegrei, epicentro delle recenti scosse di terremoto che hanno allarmato tutta la zona, per capire dove preferirebbero trasferirsi in caso di evacuazione forzata. Sì, avete capito bene: un sondaggio per sapere quale meta sarebbe gradita alle migliaia di persone che potrebbero dover lasciare le loro case, qualora il fenomeno del bradisismo dovesse aggravarsi ulteriormente.
“Credo che a questo punto – ha dichiarato De Luca – i comuni debbano effettuare un censimento attento e capire gli orientamenti delle popolazioni più direttamente interessate”. In altre parole, oltre al rischio sismico, ora c’è da ragionare anche su preferenze logistiche e desideri di chi, da un giorno all’altro, potrebbe ritrovarsi a fare le valigie.
Ma il governatore campano non si ferma qui. Consapevole che sgomberare migliaia di cittadini non è esattamente una passeggiata, De Luca ha ammesso che “una simile operazione richiederà un impegno straordinario, non solo dell’Italia ma anche dell’Europa”. L’obiettivo? Non farsi trovare impreparati. “Dobbiamo essere pronti a gestire eventuali evacuazioni – ha aggiunto – e per questo servono subito accordi con l’associazione degli albergatori e l’individuazione di strutture idonee ad accogliere gli sfollati”.
Nel frattempo, il presidente della Regione invoca anche misure economiche: “Serve una moratoria finanziaria e previdenziale per i cittadini e per le imprese che operano nell’area colpita dal bradisismo, proprio come avvenuto durante la pandemia”.
E mentre i cittadini dei Campi Flegrei si domandano se puntare su una meta di mare o sulla tranquillità della campagna, l’emergenza continua a tenere alta la tensione. Perché tra sondaggi e soluzioni tampone, la terra sotto Napoli continua a muoversi.