Cronaca

La tragedia aerea di Washington e il destino beffardo: l’atleta sopravvissuto grazie al suo cane

Una collisione tra un aereo e un elicottero ha trasformato un volo di linea in una tragedia senza superstiti. Tra le vittime, intere famiglie e figure di spicco del pattinaggio. Ma per Jon Maravilla, un regolamento aeroportuale si è rivelato un miracolo. “Non darò mai più nulla per scontato”, ha dichiarato.

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    Il destino ha le sue leggi, spesso incomprensibili, e in questa tragedia aerea si è rivelato beffardo e crudele. Un aereo dell’American Airlines è precipitato nel fiume Potomac a Washington dopo una collisione con un elicottero, portando alla morte tutti i 78 passeggeri a bordo. Tra le vittime, molti nomi illustri del pattinaggio artistico, tra cui Evgenia Shishkova, Vadim Naumov e il loro figlio Maxim, oltre all’ex campionessa sovietica Inna Volyanskaya.

    Ma questa tragedia ha anche lasciato spazio a una storia di salvezza quasi inspiegabile. Jon Maravilla, 20 anni, promessa del pattinaggio americano, avrebbe dovuto trovarsi su quel volo, ma il suo cane ha involontariamente cambiato il corso della sua vita. Il regolamento dell’aeroporto non ha permesso al giovane di salire a bordo perché l’animale era considerato di taglia troppo grande per la cabina, costringendolo così a trovare un’altra soluzione per tornare a casa.

    Disperato e senza alternative, Jon ha pubblicato un post su Instagram: “Non mi è permesso passare il gate. Fatemi uscire dal Kansas, per favore”. Poco dopo, un’altra storia sui social annunciava la sua decisione di affrontare il viaggio di ritorno in macchina, un percorso di 14 ore. Mentre era in viaggio, è arrivata la notizia che ha cambiato tutto: il volo su cui sarebbe dovuto essere è precipitato.

    “Era il nostro volo di ritorno. Non capivo perché improvvisamente non fosse più possibile portare il mio cane con me. Ma non potevo lasciarlo indietro, così abbiamo deciso di tornare in auto”, ha raccontato Maravilla a RIA Novosti. “Non so perché il destino abbia voluto così, ma so che non darò mai più nulla per scontato”.

    Se la sua è una storia a lieto fine, il dolore per chi invece ha perso tutto è immenso. Hamaad Raza, marito di una delle vittime, ha raccontato il suo straziante ultimo contatto con la moglie. Poco prima dell’incidente, ha ricevuto un messaggio che diceva semplicemente: “Atterriamo tra 20 minuti”. Poi, il silenzio.

    L’uomo, che l’aspettava all’aeroporto, ha capito che qualcosa non andava quando i suoi successivi messaggi non venivano recapitati. “Sto solo pregando che qualcuno la tiri fuori dal fiume Potomac proprio ora, mentre stiamo parlando. È tutto ciò per cui posso pregare”, ha dichiarato all’emittente WUSA9.

    Il bilancio della tragedia è devastante, e la comunità del pattinaggio artistico è in lutto per la perdita di alcuni dei suoi atleti più promettenti. Mentre le indagini cercano di chiarire la dinamica dell’incidente, rimane una sola certezza: in un istante, il destino può ribaltare ogni certezza, nel bene o nel male.

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