Cronaca
Lanciato il satellite EarthCare, progetto firmato anche da Leonardo
La missione EarthCare mira a chiarire il ruolo di nuvole e aerosol nella regolazione del clima terrestre, aiutando a comprendere come riflettono la radiazione solare e intrappolano la radiazione infrarossa. Questo contributo sarà cruciale per affrontare le sfide ambientali globali e per sostenere la comunità scientifica nella lotta contro i cambiamenti climatici.
C’è anche un pezzetto di Italia nel satellite EarthCare lanciato dalla base californiana di Vandenberg, con un razzo Falcon 9. La missione EarthCare (Earth Cloud Aerosol and Radiation Explorer) è nata dalla collaborazione fra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). Si tratta di una delle più complesse missioni di osservazione della Terra. Il suo compito è quello di raccogliere dati su nuvole e aerosol, che aiuteranno a capire i futuri cambiamenti climatici.
In cosa consiste la missione EarthCare
EarthCare è un progetto avanzato per lo studio dei fenomeni atmosferici e climatici. Il satellite è dotato di quattro strumenti che per la prima volta operano simultaneamente. Questa missione aiuterà a comprendere meglio l’interazione tra nuvole, aerosol e radiazione.
Di quale equipaggiamento è dotato
A bordo del satellite sono stati inseriti alcuni strumenti importanti per studiare e prevedere l’evoluzione dei prossimi cambiamenti climatici a cui certamente saremo sottoposti. E’ stato inserito un radar di profilazione per analizzare la struttura verticale e la dinamica interna delle nuvole. Un lidar atmosferico per studiare la sommità delle nuvole e i profili delle nuvole sottili e degli aerosol. L’imager multispettrale fornirà una panoramica più ampia degli scenari atmosferici in diverse lunghezze d’onda. E infine il satellite ospita anche un radiometro a banda larga per misurare la radiazione solare riflessa e quella infrarossa emessa dalla Terra.
Il ruolo dell’Italia nella missione
Alla missione ESA e Jaxa ha contribuito anche l’italiana Leonardo che ha sviluppato il trasmettitore laser per il lidar atmosferico ATLID. Ma non solo. Ha fornito anche i pannelli fotovoltaici e un trasmettitore di potenza per il radar di profilazione delle nuvole. Inoltre, ha realizzato un sensore per orientare il satellite. C’è anche un’altra azienda italiana che ha collaborato al progetto. Si tratta di Exprivia che ha ottenuto un contratto da 9,3 milioni di euro per la gestione operativa del Core Payload Data Ground Segment (Core PDGS) di EarthCare, garantendo l’elaborazione e distribuzione efficiente dei dati satellitari.