Cronaca
Madame: AAA auto rubata a Milano cercasi. In palio una cena con lei
L’appello social della cantante ai suoi follower: “Mi hanno rubato la Golf, a chi mi aiuterà offrirò una cena”. Instagram e simili social sembrano per molti il mezzo più utile ed immediato per cercare di recuperare il “maltolto”…

Madame – all’anagrafe Francesca Calearo – annuncia nelle storie della sua pagina Instagram @sonolamadame il fattaccio: «Ciao amici, mi hanno rubato l’auto a Milano. A chi mi aiuta offro la cena». Poi avvisa i fan, che sui social sono un milione: «Niente finte per favore». Si tratta di una Golf grigia scura targa FY188DK, come scrive la cantante. «Se per caso qualcuno dovesse trovarla, per cortesia non esitate a scrivermi in dm».
Evitate gli avvistamenti fake
L’artista offre una ricompensa speciale: «Ovviamente offro cena in cambio – assicura –. Non vi lascio mani in mano, pargoli». Nella storia successiva, che fa seguito ai primi messaggi privati ricevuti, Madame precisa: «Raga, niente falsi avvistamenti. È di cattivo gusto».
L’ironia di Francesca
Un messaggio che, naturalmente, ha fatto il giro dei social e del web perché, nonostante la spiacevole sorpresa di non ritrovarsi più l’automobile, è condito dalla sua classica ironia che lascia con un sorriso sulle labbra.
Alla Parietti avevano rubato i pneumatici
La metropoli milanese (ma purtroppo non è l’unica) è da tempo sotto l’occhio del ciclone in materia di furti. La cantautrice è solo l’ultima di una lunga serie di volti noti che hanno denunciato sui social di averli subiti nella metropoli lombarda. Lo scorso ottobre Alba Parietti aveva trovato la sua auto senza pneumatici. «Vivere a Milano e nel suo hinterland è diventato impossibile — questo era stato il commento della showgirl —. Posso considerarmi fortunata, in fondo cosa sono quattro ruote di una macchina, contro la possibilità di prendermi una coltellata e morire mentre torno dal lavoro alle due di notte?». Chiaramente il riferimento era all’omicidio del 31enne Manuel Mastrapasqua, avvenuto a Rozzano.
Una scarica di pugni da parte dell’atleta Bartolini
Il ginnasta Nicola Bartolini, sempre nello stesso periodo, si era difeso da un tentativo di rapina prendendo a pugni l’aggressore. «Sono stato aggredito alle 20 sotto casa mentre portavo fuori il cane», aveva scritto su Instagram l’atleta medaglia d’oro nel corpo libero al campionati del mondo di Kitakyushu 2021. «Per sua sfortuna anziché portami via il cellulare ha preso solo tantissimi pugni in faccia» aveva ironicamente puntualizzato.
INSTAGRAM.COM/LACITYMAG
Storie vere
Dal dolore alla speranza: la storia di Massimo Di Menna e il campus dei campioni
Un padre trasforma la perdita delle figlie Maia e Micol in un progetto di vita e inclusione sociale.

Massimo Di Menna è un ingegnere bolognese che ha trasformato la scomparsa delle sue figlie in uno straordinario progetto di solidarietà. Maia è scomparsa nel 2020 a soli 12 anni per un tumore cerebrale incurabile, Micol, la maggiore, è deceduta in un incidente stradale in Marocco nel 2023. Una tragedia che avrebbe fiaccato chiunque. E invece no. Nonostante il dolore, il papà ha trovato la forza di reagire, dedicandosi al progetto Campus dei Campioni.
Un luogo di inclusione sociale
Il Campus, situato su un’area di 21 ettari tra Bologna e San Lazzaro, è un luogo di inclusione e solidarietà. Con 12mila alberi e una natura rigogliosa, ospiterà un ristorante da 352 posti gestito da persone fragili, una palestra, un teatro all’aperto per bambini disabili, un centro sociale gratuito e molte altre attività. Alcune iniziative, come l’asilo nel bosco, sono già operative, mentre altre sono in fase di sviluppo. Il ristorante, progettato per accogliere persone con fragilità, rappresenta un faro di inclusione. E inoltre una dimostrazione di come il lavoro possa essere un’esperienza dignitosa e arricchente. Il teatro all’aperto e la palestra porteranno gioia e opportunità a chi troppo spesso si trova ai margini della società.
Per Massimo Di Donna la natura cura più delle medicine
Papà Massimo ha voluto che il Campus fosse un luogo di felicità e speranza, dove la memoria di Maia e Micol vive attraverso progetti dedicati ai più fragili. La sua visione è radicata nella convinzione che la natura e la solidarietà possano curare più delle medicine. Il Campus rappresenta anche un esempio di welfare innovativo, con collaborazioni con università e associazioni locali. I fondi per sostenere questo ambizioso progetto derivano in parte dall’attività del Gruppo Ingegneria, che incarna l’idea di un’impresa orientata al sociale. Massimo ha dedicato la sua carriera a creare un legame tra l’ingegneria e il welfare, dando vita a progetti che offrono un rifugio per chi ne ha bisogno, dagli anziani ai giovani in difficoltà. Anche l’ambiente naturale, con i suoi boschi rigogliosi e il canto dei ruscelli, ci mette del suo. E’ parte integrante del progetto: non un semplice contorno, ma un elemento terapeutico per il corpo e per l’anima. E’ nella natura che la visione di Massimo Di Menna unisce tradizione e innovazione, con l’idea di un futuro in cui la natura e il sociale si incontrano per il benessere comune.
Il libro di mamma Margherita
La scrittura del libro “Dopo torno“, dedicato da Margherita Lanteri Cravet, la madre di Maia e Micol, arricchirà ulteriormente questa storia familiare di resilienza e amore. Ma non solo. Lascerà un messaggio duraturo per le generazioni future. Il Campus dei Campioni non è solo un luogo: è un’eredità d’amore che continua a crescere ogni giorno.
Italia
Mattarella operato al cuore: come sta il nostro Presidente
Stamattina Sergio Mattarella ha subito l’impiantato un pacemaker ed attualmente è in buone condizioni. Prevista una settimana di riposo dopo l’intervento

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato sottoposto stamattina ad un intervento programmato per l’impianto di un pacemaker presso il reparto cardiologico dell’ospedale Santo Spirito di Roma. Secondo quanto comunicato dal Quirinale, le condizioni del capo dello Stato sono buone, e l’operazione non ha destato preoccupazioni cliniche. Dopo l’intervento, Mattarella osserverà un periodo di riposo di una settimana, come da protocollo medico. Il ricovero durerà circa 48 ore, per consentire il ritorno a casa in tempo per le festività pasquali.
L’operazione nel dettaglio
Il pacemaker è un piccolo dispositivo elettronico impiantato sottopelle, generalmente utilizzato in pazienti con bradicardia, ovvero un battito cardiaco troppo lento. Si tratta di una procedura comune, in particolare tra i pazienti anziani, che garantisce una ripresa rapida. Secondo Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società Italiana di Cardiologia, si tratta dell’intervento più frequente in cardiologia per persone oltre i 70 anni, con un recupero completo previsto in pochi giorni.
Entra in azione quando occorre
L’apparecchio monitora il ritmo cardiaco e interviene solo in caso di necessità, stimolando elettricamente il cuore quando i battiti scendono sotto una soglia critica, solitamente i 55 battiti al minuto. In Italia si eseguono circa 50.000 impianti di pacemaker ogni anno, con un’età media dei pazienti pari a 81 anni.
Operativo fino a ieri, ora lo attende una settimana di convalescenza
Nonostante le preoccupazioni iniziali, l’intervento al presidente non è stato un’emergenza. Mattarella ha svolto regolarmente i suoi impegni istituzionali fino al tardo pomeriggio di ieri, incluso l’incontro con il presidente del Montenegro, Milojko Spajić. L’udienza per l’assegnazione dei Premi Leonardo è stata l’unico appuntamento ufficiale annullato. La scelta di procedere ora con l’intervento potrebbe essere stata influenzata anche dalla prossimità delle festività, permettendo al presidente di riposarsi con tranquillità, possibilmente nella sua Palermo.
Cronaca
Dietro gli ammiccamenti patinati di OnlyFans… solo sfruttamento, miseria e squallore
Ai microfoni di Giuseppe Cruciani su Radio24, sempre attenta agli argomenti ad alto tasso di prurigine, parla Francesca detta Fralefusa, una 19enne triestina che denuncia un’agenzia con sede in Romania. Ora teme di essere uccisa.

“Mi avevano sequestrato tutti gli account e se non facevo come dicevano loro non potevo lavorare su OnlyFans. “Mio padre è un politico a livello nazionale, mi ha aiutata a scappare dalla Romania. Ho dovuto avere rapporti sessuali completi non protetti… dicevano che era meglio per le visualizzazioni dei video”. Queste ed altre scioccanti denunce sono state fatte da una content creator della piattaforma, raccontate con dovizia di particolari durante una puntata della popolare trasmissione radiofonica La Zanzara, condotta da Giuseppe Cruciani e David Parenzo.
Un’agenzia di stampo mafioso che gestisce parecchi profili
La ragazza di Trieste – nota con nickname Fralefusa – è un fiume in piena: “Per un mese ho vissuto nella casa del boss dell’agenzia… ero terrorizzata da loro, sono una vera e propria organizzazione mafiosa. Non esco da Only Fans, ma giro con una guardia del corpo”.
Il lato dark di chi “tira le fila”
Lei, figlia di un politico italiano di livello nazionale, ha trovato il coraggio di denunciare il lato oscuro delle agenzie che gestiscono i profili OnlyFans, un argomento del quale in passato abbiamo parlato. Francesca è stata protagonista dell’ormai noto “Chinotto Tour” (sul quale per buongusto non entriamo nei dettagli, limitandoci a sottolineare che si tratta di fellatio), ritrovandosi ad essere perseguitata dall’agenzia a cui si era appoggiata per gestire il suo profilo: “Quando ero a scuola ho aperto Only Fans e dopo due mesi sono entrata in questa agenzia con sede in Romania. Mollai la scuola e i miei genitori erano disperati, soprattutto mio padre che è un politico a livello nazionale”.
Via dall’Italia per evadere le tasse
“Quando ho cominciato a guadagnare grazie alla piattaforma – prosegue – l’agenzia mi ha comunicato che avrei dovuto trasferirmi in Romania perchè in Italia avrei pagato troppe tasse, così ho deciso di partire”. Aggiungendo: “Con mio padre ci sentiamo poco ma mi ha dato una mano a tornare in Italia per via delle minacce”.
Una gestione accentrata
“L’agenzia gestiva tutti i miei canali social, avevano preso le password e gestivano ogni cosa, li considero come una vera e propria organizzazione mafiosa. Sono stata costretta a fare rapporti orali alle persone con la minaccia che se non l’avessi fatto mi avrebbero bloccato i canali e non avrei più lavorato in quel mondo. Sono stata costretta psicologicamente, l’ho dovuto fare anche con chiunque, anche anziani di 70 anni”.
Il tristemente famoso “Chinotto Tour”, nient’atro che sfruttamento della prosituzione
“Si basava su uomini che tramite la piattaforma di Only Fans pagavano l’agenzia per avere queste prestazioni. Io non ne ero al corrente. Le prestazioni orali non erano protette e ho dovuto avere anche rapporti sessuali completi, anche questi non protetti. Mi dicevano che era meglio per il video, per una questione di immagine. Però almeno gli facevo fare i controlli a queste persone per le malattie sessualmente trasmissibili, quindi da quel punto di vista sono molto sicura. Tuttavia ero terrorizzata, non ce la facevo più, piangevo dopo i rapporti”.
In fuga da Bucarest
Arrivata ad un punto di saturazione, la ragazza decide di scappare per tronare in Italia: “Per un mese ho vissuto a casa del capo di questa agenzia e quando sono scappata ho davvero capito quello che c’era sotto. Con il mio profilo Only Fans in mano ero come prigioniera perché quel profilo era l’unica mia carta di credito. Per fortuna oggi sono riuscita a recuperare i miei soldi”.
Nonostante tutto… non abbandona OnlyFans
Conclude: “Temo per la mia vita, ho paura di essere uccisa e infatti giro con la scorta. Credo che su 100 donne almeno 70 sono costrette da queste agenzie che le sfruttano. Nonostante tutto questo comunque continuo a pubblicare contenuti su Only Fans, io non condanno la piattaforma anzi voglio continuare a postare contenuti perché mi piace. Ci ho pensato in un primo momento a lasciare tutto ma sono contenta di non averlo fatto. Spero che queste agenzie, come quella con cui ho avuto a che fare io, vengano regolamentate perché non possono sfruttare persone”.
I soldi facili: a molti sempre piaciuti
La seduzione del denare continua a rimanere l’aspetto più allettante. Infatti Francesca ha ccomunque espresso in modo inequivocabile la volontà di proseguire nel suo “lavoro”. Ma le piace davvero – come dice ai microfoni de La Zanzara – o le piacciono i soldi facili?!? Su OnlyFans non servono titoli di studio o skills professionali particolari: solo qualche dotazione per la quale ringraziare Madre Natura.
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