Cronaca

Mai un’estate così calda. Battuti tutti i record: 1,64° in più del periodo pre-industriale

Quasi metà del riscaldamento del pianeta degli ultimi 170 anni è concentrato nell’ultimo trentennio: un segno di come la situazione stia accelerando verso territori mai sperimentati dall’uomo.

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    I dati pubblicati dal servizio europeo Copernicus confermano quello che molti di noi hanno sentito sulla propria pelle. L’estate 2024 finora è stata la più calda mai registrata nell’emisfero nord dal 1851. L’aumento delle temperature globali, quindi, prosegue senza sosta, spingendo il riscaldamento climatico verso livelli preoccupanti.

    Quest’estate infranti tutti i record. Che futuro ci attende?

    Negli ultimi tre mesi sono stati infranti numerosi record di temperatura: l’estate più torrida di sempre per l’emisfero nord, il giugno e l’agosto più caldi mai registrati a livello mondiale, e la giornata più calda mai osservata. Samantha Burgess, vicedirettrice del servizio per il cambiamento climatico di Copernicus, ha sottolineato come questi eventi estremi siano destinati a diventare sempre più frequenti e devastanti se non si interverrà rapidamente per ridurre le emissioni di gas serra. Nel mese di agosto appena terminato si è registrata una temperatura media globale di 16,82 gradi. E il pianeta ha sperimentato un aumento complessivo di 1,64 gradi rispetto alla media del periodo preindustriale (1850-1900).

    Superata la soglia critica di 1,5 gradi. Destinati a un estate tutto l’anno…?

    La soglia critica di 1,5 gradi, fissata dagli accordi di Parigi nel 2015 come limite di sicurezza per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico, è stata superata in 13 degli ultimi 14 mesi, segnalando un’accelerazione nel riscaldamento globale. Quasi la metà dell’aumento delle temperature globali degli ultimi 170 anni si è concentrata negli ultimi 30 anni, un segnale che il cambiamento climatico sta entrando in una fase critica. L’Europa meridionale e orientale ha registrato temperature particolarmente elevate, mentre paesi come la Gran Bretagna, Irlanda e Islanda hanno vissuto un’estate più mite. Fuori dall’Europa, il caldo estremo ha colpito regioni come l’Antartide, il Nord America, l’Africa, l’Iran, la Cina, il Giappone e l’Australia.

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