Cronaca

Malattie e clima impazzito: e il consumatore paga!

Le condizioni avverse del clima nel Sudamerica e le epidemie che colpiscono gli agrumeti, stanno riducendo drasticamente il raccolto delle arance, spingendo l’industria a cercare soluzioni alternative per fronteggiare la crisi.

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    Il prezzo del succo d’arancia è ai massimi storici
    Il prezzo del succo d’arancia continua a raggiungere nuovi record. Gli effetti devastanti dei disastri climatici e delle malattie che colpiscono le coltivazioni in Brasile stanno avendo un impatto significativo sui mercati internazionali.

    Martedì, all’Intercontinental Exchange di New York, le previsioni sul concentrato d’arancia hanno toccato 4,92 dollari per libbra, raddoppiando i livelli di un anno fa con conseguenze disastrose per l’industria alimentare.

    Disastri climatici e malattie in Brasile hanno messo in crisi il mercato
    Gli uragani hanno devastato le piantagioni negli Stati Uniti, in Messico e Brasile e. Addirittura la siccità che ha colpito lo stato di San Paolo, ha ridotto la produzione degli agrumeti di un quarto. A peggiorare ulteriormente la situazione, è arrivata la malattia nota come “inverdimento degli agrumi”, diffusa da un insetto, che ha inflitto il colpo di grazia.

    “È una crisi – ha detto Kees Cools, presidente dell’Associazione internazionale dei succhi di frutta e verdura – non abbiamo mai visto nulla di simile, nemmeno durante le grandi gelate e i grandi uragani”.

    Soluzioni?
    In risposta a queste difficoltà, i produttori stanno considerando l‘introduzione di un mix di succo d’arancia e mandarini. Questa nuova formulazione potrebbe rappresentare un modo per contenere i costi di produzione e offrire un prodotto accessibile ai consumatori, che rischiano di dover pagare prezzi sempre più alti per il succo d’arancia puro. L’industria agrumicola sta esplorando tutte le opzioni disponibili per mitigare l’impatto delle avversità climatiche e delle malattie, ma la strada è ancora lunga e incerta.

    Inoltre, l’industria si trova anche a fronteggiare la mancanza di scorte di succo congelato, il quale ha una durata utile di soli un paio di stagioni. Le scorte di succo congelato consentono infatti di mescolare il succo di diverse stagioni, mitigando le differenze di sapore o affrontando eventuali crisi produttive.

    L’unica soluzione rimane quella di “utilizzare specie diverse di frutta” ha spiegato Cools. Nel frattempo, però noi consumatori risentiremo della situazione per anni a venire.

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