Mistero

Reincarnazione: la versione di Mr.Pollock e delle sue 4 figlie due decedute e due identiche alle prime

Due sorelle di sei e undici anni perdono la vita in un tragico incidente. Un anno dopo la madre partorisce due gemelle, incredibilmente somiglianti alle sorelle morte, sia nel fisico che nel carattere. Il caso Pollock resta ancora aperto.

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    Il 5 maggio 1957, un tragico incidente stradale sconvolse la vita della famiglia Pollock, strappando alla vita le due figlie più piccole, Joanna di sei anni e Jacqueline di undici anni. Un evento sconvolgente per la famiglia e non solo per la grande perdita subita. Quel maledetto incidente segnò l’inizio di una storia che, tra reincarnazione, somiglianze inquietanti e oscuri segreti di famiglia, ancora oggi continua a suscitare dibattiti e interrogativi.

    Un anno dopo la tragedia, Florence, madre delle bambine e moglie di John Pollock, diede alla luce due gemelle, Gillian e Jennifer. Sin dalla nascita, le due neonate presentavano sorprendenti somiglianze con le sorelle defunte. Alcune voglie sul corpo, cicatrici e persino tratti caratteriali che sembravano ricalcare precisamente quelli delle sorelle scomparse. Coincidenze subito notate in famiglia che fecero sorgere in John Pollock, il padre, la convinzione che le sue figlie scomparse si fossero reincarnate nelle due gemelline.

    La teoria della reincarnazione e le indagini scientifiche

    La teoria della reincarnazione, da sempre oggetto di dibattiti e studi, trovò in questo caso un terreno fertile che doveva per forza essere confutata. John Pollock, abbracciò questa teoria e divenne un convinto sostenitore di questa ipotesi. E per questo motivo iniziò a dedicare parte della sua vita a documentare le somiglianze tra le sue figlie: quelle defunte e quelle vive. La storia attirò l’attenzione di esperti e ricercatori, tra cui lo psichiatra Ian Stevenson, studioso di fenomeni paranormali che studiò a lungo il caso, inserendolo in un libro dedicato ai bambini che affermano di ricordare vite precedenti: “Bambini che ricordano altre vite“.

    Le gemelle Pollock, crescendo, continuarono a manifestare comportamenti e conoscenze che sembravano indicare una memoria di vite passate. Ricordavano dettagli della vita delle sorelle defunte, luoghi che non avevano mai visitato e persino particolari eventi traumatici che avevano coinvolto componenti della loro famiglia che includeva anche quattro fratelli maschi.

    Primi dubbi e contraddizioni

    Tuttavia, non tutti erano convinti della veridicità delle affermazioni di Mr. Pollock. Alcuni membri della famiglia, come la nipote Joanna, figlia di uno dei fratelli maggiori, iniziarono a mettere in dubbio la versione dei fatti fornita dal nonno. Secondo Joanna, nonno Pollock era un uomo manipolatore e molto narcisista, ossessionato dall’idea di diventare famoso. La nipote sosteneva che il nonno avesse inventato gran parte della storia della reincarnazione per attirare l’attenzione sui suoi figli e su se stesso. Inoltre, emerse un quadro più complesso della personalità di John Pollock. Alcune testimonianze dipingevano un ritratto di un uomo violento e ossessivo, che esercitava un forte controllo sia sulla moglie sia sui figli. Immagine contrastava con quella del padre amorevole e devoto descritto dalle gemelle.

    Il caso Pollock destinato a rimanere un mistero irrisolto?

    La storia delle gemelle Pollock è destinato a rimane un mistero irrisolto? Le somiglianze tra le due coppie di sorelle sono innegabili, ma le motivazioni che hanno portato a queste coincidenze continuano a essere oggetto di dibattito. Da un lato, c’è la possibilità che si tratti di un caso di reincarnazione, un fenomeno ancora avvolto nel mistero e difficile da spiegare scientificamente. Dall’altro, è possibile che le somiglianze siano state esagerate o addirittura inventate, frutto di suggestione, desiderio di attenzione o di un complesso meccanismo di difesa psicologico. La verità, probabilmente, si trova da qualche parte nel mezzo. La storia delle gemelle Pollock è un esempio di come la realtà possa essere più complessa e sfumata di quanto appaia a prima vista, e di come le nostre percezioni possano essere influenzate da desideri, paure e bisogni inconsci.

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