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Luis Rubiales paga la multa per il bacio “rubato” a una giocatrice della nazionale spagnola di calcio ma viene assolto dalle accuse di coercizione

Durante il processo, Hermoso ha testimoniato di non aver mai acconsentito al bacio e di essersi sentita mancare di rispetto.

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    Luis Rubiales, ex presidente della Federcalcio spagnola, è stato condannato a una multa per il bacio non consensuale dato alla calciatrice Jennifer Hermoso. Il caso è successo durante la premiazione dei Mondiali femminili di Sydney nell’agosto del 2023. La sentenza, emessa dal tribunale dell’Audiencia Nacional, prevede anche il divieto di avvicinarsi alla giocatrice in un raggio di 200 metri. E inoltre di non comunicare con lei per un anno.

    La condanna per aggressione sessuale

    Il tribunale ha stabilito che Rubiales dovrà pagare una multa pari a 20 euro al giorno per 18 mesi, per un totale di 10.800 euro. Ha anche riconosciuto il reato di aggressione sessuale per il bacio imposto alla Hermoso. La vicenda aveva sollevato un’ondata di polemiche e aveva portato alla sospensione e alle successive dimissioni di Rubiales dalla presidenza della Federcalcio spagnola. Secondo la corte, il bacio, sebbene considerato “riprovevole“, è stato classificato come un atto di “minore intensità“, in quanto non accompagnato da violenza o intimidazione e senza che fosse annullata la volontà della vittima. Questo ha portato il tribunale a infliggere una sanzione economica invece di una pena detentiva.

    Assoluzione dall’accusa di coercizione per Rubiales

    Oltre alla condanna per aggressione sessuale, Rubiales era stato accusato di coercizione, poiché secondo alcune testimonianze avrebbe esercitato pressioni su Hermoso affinché non denunciasse il fatto. Tuttavia, il tribunale ha assolto l’ex presidente della Rfef e altri tre dirigenti della federazione da queste accuse, ritenendo che non vi siano prove sufficienti di intimidazioni o pressioni indebite sulla calciatrice. Parlando con l’agenzia di stampa EFE dopo la sentenza, Rubiales ha dichiarato che continuerà a lottare per dimostrare la propria innocenza e ha annunciato l’intenzione di presentare appello contro la decisione della corte. L’ex presidente della Federcalcio spagnola ha sempre sostenuto che il bacio fosse stato consensuale e privo di malizia.

    Le reazioni della giocatrice Hermoso

    Jenni Hermoso, invece, ha sempre ribadito di non aver acconsentito a quel gesto e di aver vissuto momenti di forte pressione dopo l’episodio, sentendosi obbligata a minimizzare l’accaduto per evitare ulteriori ripercussioni. La vicenda ha avuto un forte impatto sul calcio femminile spagnolo e ha acceso un ampio dibattito sulla cultura del consenso e il rispetto delle donne nello sport.

    Un episodio che ha indignato atleti, tifosi e istituzioni sportive

    L’episodio di Sydney ha avuto un’eco mondiale e ha scatenato un’ondata di indignazione tra atleti, tifosi e rappresentanti istituzionali. Il caso Rubiales ha evidenziato le sfide ancora presenti nel garantire il rispetto e la parità di genere nel mondo dello sport. In seguito all’accaduto, la nazionale femminile spagnola ha avviato un’importante protesta contro la Federcalcio, chiedendo cambiamenti strutturali e una maggiore tutela delle giocatrici. Con questa sentenza, la giustizia spagnola ha tracciato un limite chiaro sulle responsabilità di Rubiales, riconoscendo la gravità del suo gesto ma senza considerarlo meritevole di una pena detentiva. Tuttavia, il caso rimane un punto di riferimento nel dibattito sulla tutela dei diritti delle atlete e sulle dinamiche di potere all’interno delle federazioni sportive.

    … e ora che succederà?

    Con l’intenzione di Rubiales di presentare appello, la vicenda giudiziaria potrebbe non essere ancora conclusa. La battaglia legale dell’ex presidente della Rfef proseguirà nei prossimi mesi, mentre il mondo dello sport continua a interrogarsi su come prevenire e affrontare episodi simili in futuro. Nel frattempo, Hermoso ha proseguito la sua carriera calcistica in Messico, cercando di lasciarsi alle spalle questa controversia e concentrarsi sul campo.

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