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Musk deride funzionario non vedente e scatena l’odio online

Il commento del miliardario contro un funzionario non vedente è l’ultimo di una lunga serie di attacchi su cui i suoi follower si scatenano con commenti di disprezzo.

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    Ancora una volta, Elon Musk è al centro delle polemiche per un suo commento sui social media. Questa volta, il miliardario ha preso di mira un funzionario non vedente, Dylan Hadtler-Gaudette, che aveva criticato i tagli indiscriminati al dipartimento per l’efficienza governativa durante un’audizione al Senato.

    Un commento di cattivo gusto diretto al funzionario

    Musk ha condiviso un post sui social media che attaccava Hadtler-Gaudette, definendolo “il direttore non vedente del gruppo di controllo finanziato da George Soros“. Il commento era accompagnato da emoji che indicavano risate, scatenando una pioggia di insulti e commenti denigratori nei confronti del funzionario da parte dei follower di Musk. Follower chenon si sono lasciati sfuggire l’occasione di appoggiare il miliardario americano che diffondendo il suo credo con ogni mezzo disponibile.

    Il potere di Musk e dei suoi follower

    Questo episodio mette in luce ancora una volta il potere di Elon Musk e la sua capacità di influenzare l’opinione pubblica attraverso i suoi account social. I suoi commenti, spesso controversi e sopra le righe, vengono amplificati dai suoi numerosi follower, che spesso si scatenano in attacchi e insulti nei confronti delle persone prese di mira dal miliardario.

    La reazione del non vedente

    Hadtler-Gaudette da parte sua ha definito il miliardario “una persona piccola“, mentre numerose associazioni e utenti dei social media hanno criticato duramente il comportamento, di Musk accusandolo di essere irrispettoso e discriminatorio nei confronti delle persone con disabilità. La vicenda di Hadtler-Gaudette è solo l’ultimo di una serie di episodi simili che vedono Musk utilizzare i social media per attaccare e denigrare i suoi avversari, spesso con commenti sessisti, razzisti o discriminatori. Questi comportamenti, oltre a danneggiare la reputazione di Musk, contribuiscono a creare un clima di odio e violenza online, alimentando la polarizzazione e la divisione sociale.

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      Mondo

      Le molestie di Elon Musk: «Si denudò e mi disse: sesso per un cavallo»

      In risposta alle accuse, SpaceX ha dichiarato di prendere seriamente tutte le segnalazioni di comportamento inappropriato e di aver avviato indagini interne. Tuttavia, la reazione ufficiale dell’azienda non è stata sufficiente a placare le polemiche, che continuano a circondare Musk e le sue aziende.

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        Elon Musk, il magnate visionario e spesso controverso, è al centro di nuove polemiche dopo le rivelazioni del Wall Street Journal. Secondo quanto riportato, Musk avrebbe offerto un cavallo in cambio di rapporti sessuali a una dipendente di SpaceX. In un contesto che sembra più degno di un romanzo rosa piuttosto che della realtà, l’offerta bizzarra è solo uno dei tanti comportamenti inappropriati che gli vengono attribuiti.

        Le testimonianze sorprendenti

        Le accuse emergono dalle testimonianze di ex dipendenti di SpaceX, che hanno dipinto un quadro poco lusinghiero dell’ambiente di lavoro sotto la leadership di Musk. Oltre all’invito a scambiare favori sessuali con un nobile destriero, si parla di relazioni inappropriate e di un clima di discriminazione sessuale. Una ex dipendente ha raccontato come Musk, in uno dei suoi momenti meno galanti, si sarebbe denudato davanti a lei, proponendo l’insolito baratto.

        La cultura aziendale sotto esame

        La risposta di SpaceX non si è fatta attendere, con l’azienda che ha dichiarato di prendere seriamente tutte le segnalazioni di comportamenti inappropriati. Tuttavia, il problema sembra essere radicato nella cultura aziendale stessa. Infatti, SpaceX è stata già accusata di aver licenziato illegalmente dipendenti critici nei confronti di Musk, creando un ambiente dove le preoccupazioni vengono spesso ignorate o minimizzate.

        Una saga legale in espansione

        Le nuove accuse si inseriscono in un contesto legale già complicato per Musk e le sue aziende. Non è la prima volta che il fondatore di SpaceX e Tesla si trova al centro di controversie legali. Recentemente, la US National Labor Relations Board ha accusato SpaceX di aver licenziato dipendenti in modo illegittimo, consolidando otto denunce di pratiche lavorative scorrette. Inoltre, Tesla, un’altra azienda di Musk, è stata soggetta a simili accuse di razzismo e molestie sessuali presso il suo sito in California​.

        La reazione pubblica e il futuro

        La reazione pubblica a queste rivelazioni è stata, come prevedibile, piuttosto intensa. I social media si sono riempiti di commenti sarcastici e indignati, con molti che si chiedono quanto ancora possa reggere la reputazione di Musk di fronte a tali scandali. Mentre SpaceX e Musk cercano di gestire la crisi, resta da vedere quali saranno le ripercussioni a lungo termine su una delle figure più influenti e discusse del panorama tecnologico globale.

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          Mondo

          Musk attacca Wikipedia, ma le donazioni schizzano alle stelle

          Il cofondatore Jimmy Wales: “Ogni volta che Musk ci attacca, le donazioni aumentano”. L’enciclopedia online nel mirino del miliardario dopo l’aggiornamento della sua pagina con il presunto “saluto romano”. E secondo The Atlantic, il vero problema è che Musk non riesce a comprarla.

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            Wikipedia è abituata a critiche e contestazioni, ma quando a scagliarsi contro l’enciclopedia online più famosa del mondo è uno degli uomini più ricchi e influenti del pianeta, le conseguenze possono essere imprevedibili. Questa volta, però, l’effetto è stato esattamente l’opposto di quanto desiderato da Elon Musk. Dopo i suoi attacchi pubblici, le donazioni alla piattaforma sono aumentate a vista d’occhio. Lo ha rivelato il cofondatore Jimmy Wales, intervistato da Al Arabiya English: “Wikipedia riceve una bella impennata di donazioni quando Elon Musk chiede alle persone di non donare”.

            Lo scontro: tutto parte da un aggiornamento sulla pagina di Musk

            Il casus belli è arrivato dopo che la pagina di Wikipedia dedicata a Musk è stata aggiornata con il controverso episodio del presunto “saluto romano” durante il discorso d’insediamento di Donald Trump. Il gesto del magnate, che ha alzato il braccio destro verso la folla, è stato interpretato da alcuni come un riferimento ai saluti fascisti, scatenando polemiche. Wikipedia ha registrato l’episodio con una dicitura che inizialmente riportava “Presunto saluto nazista all’inaugurazione del 2025”, poi modificata in un più neutrale “Inaugurazione di Trump”, con un link a una pagina dedicata.

            Musk non l’ha presa bene e ha invitato i suoi follower a interrompere le donazioni alla piattaforma, accusandola di diffondere “propaganda di sinistra” e ribattezzandola “Wokepedia”, termine con cui la destra americana critica le istanze progressiste su diversità e inclusione.

            Wikipedia, un bersaglio che Musk non può comprare

            Gli attacchi di Musk a Wikipedia non sono una novità: già in passato aveva accusato l’enciclopedia di essere controllata dall’“estrema sinistra” e persino offerto un milione di dollari per cambiarne il nome in “Dickpedia”. Ma, secondo Jimmy Wales, il vero problema di Musk è un altro: “Elon non è contento che Wikipedia non sia in vendita”.

            La tesi è condivisa anche dalla rivista americana The Atlantic, che sottolinea come il miliardario abbia già acquistato un ruolo dominante nella vita online con piattaforme come X e Starlink. Persino giganti come Meta si sono allineati alle sue posizioni, eliminando il fact-checking su Facebook e Instagram. Wikipedia, invece, è una delle poche realtà digitali rimaste fuori dalla sua orbita e questo, secondo gli analisti, lo infastidisce più delle presunte “distorsioni ideologiche” dell’enciclopedia.

            Un boomerang per Musk: più attacchi, più donazioni

            Se l’obiettivo del magnate era colpire Wikipedia, la sua strategia ha prodotto l’effetto opposto. Le donazioni sono aumentate proprio a seguito delle sue critiche. Non è la prima volta che l’enciclopedia online viene accusata di parzialità, ma negli ultimi anni ha intensificato gli sforzi per contrastare la disinformazione, implementando revisioni più rigorose e promuovendo la diversità tra i suoi collaboratori.

            Musk, invece, continua la sua crociata. Ma ogni suo attacco sembra rafforzare la piattaforma anziché indebolirla. E, per una volta, il re dei social ha trovato qualcuno che non può semplicemente acquistare per mettere a tacere.

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              Tra Deep Impact e Armageddon. Cresce il rischio impatto tra la Terra e l’Asteroide 2024 YR4. Il crash previsto nel 2032

              Probabilità di collisione aumentata, telescopi in difficoltà nel tracciarlo: cosa aspettarsi e come ci si organizza per monitorare i rischi cosmici.

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                Molti si ricorderanno gli indimenticabili film Deep Impact, con un soggetto estrapolato dal film Meteor del 1979 e Armageddon – Giudizio finale. Il primo era uscito quattro anni dopo la vera caduta della cometa Shoemaker-Levy 9 su Giove. Narra delle vicende che precedono lo schianto di una cometa sul pianeta Terra. Il secondo del 1998 tratta di un gruppo di scienziati che scoprono un enorme asteroide, della grandezza dello Stato del Texas, diretta verso il nostro Pianeta. Solo cinema? Certo ma oggi c’è un però. Siamo alle prese con Asteroide 2024 YR4 che, secondo molti scienziati, si sta avvicinando troppo all’orbita terrestre. Il rischio di un impatto sulla Terra è stato rivisto al rialzo dalle principali agenzie spaziali, Nasa ed Esa. Il corpo celeste, con un diametro stimato tra 40 e 90 metri, si sta allontanando dalla Terra e nelle prossime settimane diventerà troppo debole per essere osservato dai telescopi terrestri. Tuttavia, la probabilità di impatto, seppur ancora bassa, suscita interesse e qualche preoccupazione.

                Le nuove stime di rischio

                Secondo i calcoli aggiornati, la probabilità di impatto nel 2032 è passata dall’1,3% all’1,9% per la Nasa, mentre per l’Esa è aumentata dall’1,2% all’1,8%. Gli esperti rassicurano che si tratta di fluttuazioni previste e non allarmanti. Generalmente, con l’aumento delle osservazioni, il rischio inizialmente tende a crescere per poi calare improvvisamente fino a scendere verso lo zero. L’Esa ha spiegato che il “corridoio di rischio” rappresenta l’area in cui un asteroide potrebbe volare in futuro. Quando una parte di questo corridoio si sovrappone alla Terra, il corpo celeste viene considerato una minaccia. Man mano che le osservazioni migliorano, il corridoio si restringe e spesso si allontana completamente dal pianeta, riducendo il rischio.

                Dal 2028 al 2032. Pochi anni per organizzarsi per affrontare l’Asteroide 2024 YR4

                Il problema con l’Asteroide 2024 YR4 è che si sta rapidamente allontanando e diventerà presto troppo debole per essere rilevato. Entro la fine di febbraio sarà invisibile persino ai telescopi professionali e, da aprile, potrà essere monitorato solo con strumenti estremamente potenti come il James Webb Space Telescope o il Very Large Telescope in Cile. Entro maggio scomparirà del tutto dalla vista umana per riapparire soltanto nel giugno 2028. E in quel momento che capiremo se saremo a rischio alto, medio o basso.

                Impatti storici e strategie di difesa

                Per comprendere l’entità del rischio, basta ricordare che l’asteroide Chicxulub, che portò all’estinzione dei dinosauri, aveva un diametro di circa 10 km e generò un cratere di 180 km. Sebbene il 2024 YR4 sia molto più piccolo, un eventuale impatto potrebbe causare danni significativi su scala regionale. La comunità scientifica lavora costantemente su strategie di difesa planetaria. Tra le opzioni più promettenti vi sono missioni per deviare la traiettoria degli asteroidi, come già dimostrato dal successo della missione DART della Nasa nel 2022. Inoltre, osservatori e strumenti avanzati monitorano costantemente il cielo per individuare potenziali minacce. Nel corso dei secoli, numerosi asteroidi hanno lambito il nostro pianeta senza causare impatti. Tra i più noti l’asteroide 2004 FH, che nel marzo 2004 passò a soli 43.000 km dalla Terra, una distanza inferiore a quella dei satelliti geostazionari.

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