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Per Monsignor Ravasi: “Le dimissioni di Papa Francesco sono un’ipotesi verosimile”

Sebbene al momento non ci siano segnali concreti di un’imminente rinuncia, è importante considerare che questa possibilità esiste e che potrebbe concretizzarsi qualora le condizioni di salute del Pontefice dovessero peggiorare.

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    Durante il programma Non Stop News su RTL, il Cardinale Gianfranco Ravasi ha espresso il suo parere sulla possibilità che Papa Francesco possa dimettersi. Ovvero seguire l’esempio di Benedetto XVI. Secondo Ravasi, le dimissioni di Papa Francesco sono un’ipotesi “verosimile“. Il Cardinale ha sottolineato come il Pontefice sia una persona “decisa nelle sue scelte” e come abbia dimostrato di non temere decisioni difficili, come quando ha continuato il suo ministero nonostante i problemi al ginocchio.

    Per Ravasi la comunicazione è un fattore chiave

    Tuttavia, nell’intervista Monsignor Ravasi ha evidenziato come un fattore determinante per una eventuale decisione di dimissioni potrebbe essere la capacità di comunicare. Se Papa Francesco dovesse trovarsi in una situazione in cui la sua possibilità di avere contatti diretti e comunicare in modo “immediato, incisivo e decisivo” fosse compromessa, allora potrebbe decidere di rinunciare al pontificato. Ravasi ha anche menzionato la lettera di dimissioni che Papa Francesco ha firmato nel 2013 e consegnato all’allora Segretario di Stato, un atto formale che testimonia la sua apertura a questa possibilità in caso di grave impedimento fisico.

    L’inevitabile confronto con Benedetto XVI

    Il Cardinale ha poi ricordato come la decisione di Benedetto XVI di dimettersi fosse legata principalmente alle sue condizioni fisiche, che gli impedivano di affrontare i numerosi impegni quotidiani del pontificato. Ravasi ha sottolineato come la vita di un Papa sia estremamente intensa e richieda un grande dispendio di energie.

    Il Papa non può morire all’Ospedale Gemelli di Roma

    Sul piano protocollolare, Ravasi ha anche ricordato che, secondo la tradizione vaticana, un papà non può morire in ospedale. Se le condizioni di Francesco dovessero aggravarsi, verrebbe trasferito in Vaticano, nella sua cappella privata, per affrontare i suoi ultimi momenti. Questo stesso procedimento fu seguito per Giovanni Paolo II. Dopo la morte, si terrebbero i riti ufficiali della Chiesa cattolica, inclusa la Messa esequiale nella Basilica di San Pietro e l’esposizione del corpo prima della sepoltura. Papa Francesco ha espresso il desiderio di essere tumulato nella Basilica di Santa Maria Maggiore.

    Ma intanto Papa Francesco migliora e fa gli scongiuri…

    Nel frattempo, mentre il pontefice riceve cura presso il Policlinico Gemelli, il dibattito sulle sue condizioni e sul futuro della Chiesa cattolica resta aperto, con ipotesi che vanno dalla sua ripresa a scenari di dimissioni o addirittura a un nuovo Conclave.

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