Mondo
Quali sono i Paesi più pericolosi al mondo? Ecco una lista aggiornata
Affidarsi a fonti ufficiali, come il Ministero degli Affari Esteri, può aiutare a prendere decisioni informate e a garantire la propria sicurezza.
Quando si pianifica un viaggio in zone del mondo con storie di guerre recenti o a rischio epidemiologico è fondamentale essere consapevoli della situazione di sicurezza dei luoghi che si intende visitare. Quando si parla dei Paesi pericolosi, le motivazioni possono variare notevolmente. Alcuni fattori che contribuiscono alla pericolosità includono guerre, conflitti interni, attentati terroristici, attività criminali e condizioni politiche instabili. Di seguito una panoramica dei Paesi che attualmente sono considerati tra i più pericolosi al mondo. Da tenere sempre ben presente che le zone in guerra sono da evitare a prescindere anch eprchè è difficile introdursi in modo clandestino.
Afghanistan
L’Afghanistan rimane in cima alla lista a causa del perdurare dei conflitti armati e dell’attività terroristica dell’Isis. La sicurezza di chi viaggia è quasi nulla. Questo sia per via del governo talebano e delle sue nuove leggi sia per via di un territorio a tratti gestito da diverse bande armate.
Siria
La Siria che esisteva due mesi fa oggi non esiste più. Ma anche il sistema regionale, in cui il paese era inserito, non è più quello di prima. L’8 dicembre 2024 cadeva il governo di Bashar Al-Assad, salito al potere nel 2000 segnando la fine del regime baathista dopo mezzo secolo di dominio incontrastato sul paese arabo. La Siria è oggi nelle mani dei gruppi armati antiregime e delle milizie jihadiste che, in poco più di 10 giorni, sono riuscite a rovesciare un sistema di potere sopravvissuto a quasi 14 anni di guerra civile.
Venezuela
La crisi economica e politica in Venezuela ha portato a un aumento della criminalità e della violenza. La carenza di beni di prima necessità e le tensioni sociali contribuiscono a creare un ambiente instabile.
Somalia
La Somalia è stata afflitta da decenni di guerra civile e terrorismo. Le aree non controllate dal governo sono spesso teatro di attacchi terroristici e attività criminali.
El Salvador
Il Paese ha uno dei tassi di omicidi più alti al mondo, principalmente a causa delle violenze legate alle bande criminali. Le gang locali, come la MS-13, sono responsabili di gran parte della violenza.
Haiti
E’ un altro Paese colpito da instabilità politica e violenza. Le difficoltà economiche e le frequenti disastri naturali contribuiscono a una situazione di insicurezza.
Honduras
Ha un alto tasso di criminalità, con bande criminali che dominano gran parte del paese. La violenza legata al traffico di droga è un problema significativo.
Nord del Messico
Le regioni settentrionali del Messico sono particolarmente pericolose a causa della violenza legata ai cartelli della droga. Le città al confine con gli Stati Uniti sono spesso teatri di scontri tra bande rivali. Inoltre da lì passano clandestini provenienti dal sud america e decisi a entrare negli USA.
Alcune zone dell’Iraq e del Pakistan
Questi Paesi continuano a essere pericolosi a causa della presenza di gruppi terroristici e dell’instabilità politica. Alcune regioni sono relativamente sicure, ma altre sono altamente rischiose.
Libano, Siria, Israele, Territori palestinesi, Iran, Russia e Ucraina
Questi Paesi sono coinvolti in conflitti attivi o hanno situazioni politiche estremamente instabili. Ad esempio, l’ovest dell’Ucraina è relativamente sicuro, mentre l’est non lo è. Lo stesso vale per il sud del Libano e il nord di Israele. E poi, insmma basta leggere i giornali per non farsi prendere dall’idea di viaggiare proprio in questi Paesi.
Prima di decidere il Paese da visitare meglio consultare il Ministero degli Affari Esteri
Prima di decidere se partire oppure desstere possiamo attingere agli elenchi ufficiali forniti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Oppure si può andare a vedere dove, a detta degli esperti, non conviene viaggiare soli. Ognuno può scegliere la propria fonte preferita, fatto sta che il risultato sarà sempre piuttosto simile.