Mondo
Sesso, armi e i ‘cento figli’. Lo sgarbo di Pavel Durov a Putin. Cosa rischia
L’arresto di Pavel Durov e la sua vita personale continuano a suscitare clamore e curiosità. Fondatore di una delle piattaforme di messaggistica più influenti al mondo, Durov ha rivoluzionato la comunicazione digitale, mantenendo allo stesso tempo un profilo personale e pubblico intrigante e controverso.
Pavel Durov, fondatore di Telegram, è stato arrestato dalla polizia francese all’aeroporto Le Bourget, a nord di Parigi. Le autorità francesi lo hanno fermato in seguito a un mandato di cattura legato alla popolare app di messaggistica, accusandolo di non aver implementato adeguate misure di moderazione per limitare gli usi criminali della piattaforma. Questo arresto ha scatenato una reazione a catena, generando panico tra analisti militari e blogger russi. Telegram è una risorsa strategica per la comunicazione all’interno delle forze armate russe, soprattutto dalla guerra in Ucraina del 2024. Per questo il suo arrivo in terra francese sembra proprio un azione voluta. Uno sgarbo premeditato?
Pavel Durov: il patrimonio e il successo di Telegram
Nato in Russia ma residente a Dubai, Durov ha acquisito cittadinanza negli Emirati Arabi Uniti e in Francia. Con un patrimonio netto di circa 15 miliardi di dollari, il 39enne imprenditore ha lasciato la Russia nel 2014 dopo essersi rifiutato di chiudere comunità di opposizione sul social VKontakte, che aveva venduto. Telegram, lanciato nel 2013, è cresciuto rapidamente fino a diventare una delle app di messaggistica più utilizzate al mondo, con circa 900 milioni di utenti mensili.
Le reazioni all’arresto e la geopolitica
L’arresto di Durov ha provocato una risposta immediata dalle autorità russe. La portavoce del Ministero degli Esteri, Maria Zakharova, ha ricordato che nel 2018 la corte russa aveva tentato di bloccare Telegram per ragioni simili, ma senza successo. Il parlamentare russo Vladislav Davankov ha sollecitato un intervento diplomatico, temendo ripercussioni sui dati degli utenti di Telegram. Anche Elon Musk si è inserito nel dibattito, supportando Durov con l’hashtag #freePavel, evidenziando il tema della libertà di espressione.
I cento “figli” di Durov
Un altro aspetto intrigante della vita privata di Durov riguarda i suoi “cento figli”. Nel luglio 2024, Durov ha dichiarato in un post su Telegram di essere donatore di sperma e di avere presumibilmente 100 figli biologici. La decisione di donare è iniziata per aiutare un amico, ma poi è diventata una “missione” dopo essere stato riconosciuto come “donatore di alta qualità” da una clinica di fertilità. Durov, noto per la sua scelta di non sposarsi e vivere solo, ha trasformato questa esperienza in una curiosa vicenda personale che ha suscitato molto interesse.