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Voli last minute il costo dei biglietti crolla del 30%

A testimoniare quanto il comparto
dei biglietti aerei stiano vivendo un periodo di schizofrenia dopo gli aumenti dell’inizio dell’anno oggi chi viaggia con vettori low cost o leisure, prenotare all’ultimo minuto paga di meno.

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    Le compagnie low cost stanno frettolosamente rivedendo i loro prezzi. Con lo scorno di chi aveva acquistato mesi fa. Oggi chi acquista a ridosso della partenza paga molto meno.

    Sarà per le tensioni e la paura di possibili guerre, sarà che si sono fatti due conti economici o sarà perché si sono accorti che non ci sono più soldi e le persone non vogliono più spendere. Sta di fatto che, come scrive anche il CdR per un volo Milano Malpensa-Londra Stansted del 7 agosto la tariffa più conveniente di Ryanair, prenotata il primo del mese è di 15 euro. Tasse incluse, extra esclusi. E chi l’ha comprato tre mesi fa pensando di risparmiare? Ha pagato più del doppio. Caso isolato? Non proprio.

    La nuova tendenza

    Il dato dimostra due aspetti importanti del settore aereo attuale. In primo luogo, conferma che molte compagnie, per riempire i voli, hanno dovuto ridurre le tariffe “last minute”. Questo contraddice il principio secondo cui chi prenota prima paga meno, dato che i biglietti acquistati una settimana prima del volo risultano più economici rispetto a quelli comprati tre mesi prima.

    L’altalena dei prezzi

    Un responsabile del revenue management delle aviolinee europee ha spiegato che, a partire dalla seconda metà di giugno, i prezzi dei biglietti sono diminuiti rispetto agli anni precedenti, migliorando per i passeggeri. La piattaforma Infare conferma che tra il 17 e il 23 giugno il costo dei biglietti il giorno della partenza è stato inferiore del 2% rispetto al 2023 e del 3% rispetto al 2019. Questo divario è aumentato nel tempo, con una riduzione del 12% rispetto all’anno precedente tra il 22 e il 28 luglio.

    E le compagnie tradizionali che fanno?

    Le compagnie aeree tradizionali hanno visto prezzi più alti nei primi tre mesi dell’anno rispetto al 2023, ma indistintamente hanno registrato un calo proprio da mese di giugno. Per le low cost, nello stesso mese il calo dei prezzi è stato ancora più pronunciato con tariffe medie inferiori del 7% rispetto allo stesso periodo del 2023.

    Cambiamenti anche per le tempistiche di prenotazione

    Da sempre per le compagnie tradizionali i prezzi aumentano avvicinandosi alla data di partenza, con incrementi superiori al 30% per chi acquista a meno di 7 giorni dalla data di partenza rispetto a chi prenota tre mesi prima. In questo 2024 dopo aver paventato, e aver effettivamente accusato, un incremento dei prezzi per le low cost stiamo assistendo a una inversione di rotta. Ovvero? Chi ha prenotato una settimana prima ha pagato meno rispetto a chi ha prenotato con tre o sei mesi di anticipo.

    La schizofrenia dei vettori leisure

    I vettori leisure (charter) hanno avuto un comportamento più variabile, con prezzi inizialmente più alti per i voli estivi di quest’anno rispetto al 2023. Ma poi sono diminuiti avvicinandosi alla data di partenza. Chi ha acquistato a sette giorni dal decollo ha pagato il 30% in più rispetto a chi ha prenotato sei mesi prima, ma è più conveniente del 20% rispetto a chi ha acquistato il biglietto tre mesi prima. A testimonianza della schizofrenia che in questi mesi estivi del 2024 sta attraversando il comparto aereo. E non finisce qui.

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