Cronaca
Papa Francesco: “Il diavolo esiste e si insinua nella modernità: non dialogate con lui”
Il Pontefice: “Scacciato dalla porta, il demonio rientra dalla finestra. Superstizione, magia e tecnologia moderna sono vie pericolose verso il male. La più grande astuzia del demonio è far credere che non esista”. Il richiamo ai fedeli a non dialogare con il diavolo e a vigilare contro le tentazioni quotidiane. Forte condanna anche contro la pornografia online: “Ogni smartphone può essere una porta d’accesso alla brutalità del linguaggio satanico”. Francesco esprime dolore per le vittime in Libano e Iran.
Papa Francesco ha lanciato un nuovo monito durante l’Udienza generale, mettendo in guardia i fedeli dal pericolo rappresentato dal diavolo, sottolineando come la negazione della sua esistenza sia una delle sue strategie più efficaci. “La più grande astuzia del demonio è far credere che non esiste”, ha affermato il Papa, visibilmente provato dai postumi dell’influenza che lo ha costretto a riposare nei giorni scorsi.
La trappola della superstizione e il pericolo dei moderni strumenti tecnologici
Secondo Bergoglio, sebbene il mondo moderno e tecnologico sembri sempre più lontano dal concetto di demonio, in realtà esso pullula di manifestazioni che possono avvicinare al male: maghi, occultismo, spiritismo, astrologi e perfino sette sataniche. “Scacciato dalla porta, il diavolo rientra dalla finestra”, ha dichiarato. Un chiaro avvertimento per chi cerca risposte in queste pratiche: “Se sei superstizioso, stai dialogando col diavolo”.
Papa Francesco ha poi sottolineato come la tecnologia moderna, pur offrendo opportunità positive, presenti anche innumerevoli pericoli, tra cui il mercato della pornografia online. “Qualsiasi telefonino ha accesso a questa brutalità, a questo linguaggio del demonio”, ha affermato il Pontefice, invitando i cristiani a rigettare con forza queste tentazioni.
Il diavolo nella quotidianità e il monito per i fedeli
Il Pontefice ha esortato i fedeli a non dialogare mai con il diavolo, ma a tenerlo a distanza. “Gesù non dialoga con il diavolo, lo condanna o lo caccia via. Non si dialoga con il diavolo, lo si tiene a distanza”, ha ribadito, citando un Padre della Chiesa: “Il demonio è come un cane alla catena; non può mordere nessuno, se non chi, sfidando il pericolo, gli va vicino”.
La preoccupazione per il Libano e altre crisi globali
Francesco ha poi espresso profondo dolore per la situazione in Libano, devastato dai bombardamenti degli ultimi giorni. “Quello che sta accadendo in Libano è inaccettabile. Auspico che la comunità internazionale compia ogni sforzo per fermare la terribile escalation”. Un pensiero anche per altri Paesi martoriati dal conflitto: “Preghiamo per tutti i popoli che soffrono a causa della guerra: la martoriata Ucraina, Palestina, Israele, Sudan, Myanmar”.
La vicinanza alle vittime dell’esplosione in Iran
Infine, il Papa ha espresso cordoglio per le vittime della recente esplosione in una miniera di carbone a Tabas, in Iran, assicurando le sue preghiere e la sua vicinanza spirituale ai feriti e alle famiglie colpite dalla tragedia.