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Cronaca

Per luce e gas siamo al rush finale

La fine del Servizio di Maggior Tutela rappresenta un cambiamento significativo per molti consumatori italiani. È fondamentale comprendere le nuove dinamiche del mercato dell’energia e conoscere i propri diritti, specialmente per i consumatori vulnerabili che possono continuare a beneficiare di regimi di tutela specifici.

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    Dal 30 Giugno 2024 con la fine del mercato tutelato dell’energia è obbligatorio fare alcune scelte che possono determinare i costi delle bollette dei prossimi anni.

    Dentro o fuori non c’è più scelta

    A questo unto è inutile fare finta di non averlo saputo prima. Il mercato è finito per i consumatori non vulnerabili. Il Servizio di Maggior Tutela per le forniture di energia elettrica, i cui prezzi e condizioni contrattuali sono stabiliti dall’Arera, l’autorità indipendente, interessa nove milioni di famiglie italiane che sono ancora nel mercato tutelato della luce, mentre il regime tutelato del gas è terminato a gennaio 2024.

    Cosa succede ai consumatori vulnerabili

    La fine del mercato tutelato riguarda solo i consumatori non vulnerabili. I vulnerabili, che rientrano in specifiche categorie, continueranno a beneficiare di un regime simile alla tutela, con condizioni stabilite da Arera. I consumatori vulnerabili sono le persone sopra i 75 anni di età, le persone in condizioni economicamente svantaggiate (percettori di bonus), e le persone con gravi condizioni di salute che richiedono apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica. Inoltre appartengono alla categoria dei consumatori vulnerabili i disabili ai sensi dell’articolo 3 della legge 104/92, i residenti in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi e i residenti in isole minori non interconnesse.

    Lo stato di vulnerabilità e di necessità va segnalata

    I consumatori che rientrano nei criteri di vulnerabilità devono comunicarlo al proprio venditore tramite un modulo disponibile sul sito di Arera. In caso di variazioni della condizione di vulnerabilità, è necessario contattare il venditore per aggiornare la propria situazione.

    Cosa succede dal 1° Luglio 2024

    Se i consumatori vulnerabili non scelgono il mercato libero, resteranno nel Servizio di Maggior Tutela con prezzo e condizioni fissate da Arera e con il loro esercente di maggior tutela. Non vi è attualmente una scadenza per questo regime, ma Arera sta studiando un nuovo regime simile alla tutela. I consumatori non vulnerabili, invece, passeranno automaticamente al Servizio a Tutele Graduali, che prevede uno sconto sulla bolletta della luce.

    Casi particolari, alcune risposte

    Un 75 anni può entrare nel Servizio a Tutele Graduali?
    No, i vulnerabili restano nel Servizio di Maggior Tutela.

    Nel caso un 75enne compia gli anni dopo il 1° luglio 2024, cosa succede?
    Chi è già nel mercato libero può decidere di tornare al Servizio di Maggior Tutela della luce una volta divenuto vulnerabile.

    Che cosa è successo ai consumatori vulnerabili del gas a gennaio 2024?
    Sono passati automaticamente al Servizio di tutela della vulnerabilità, con prezzi aggiornati mensilmente da Arera.

    Se si appartiene alla categoria dei consumatori vulnerabili e si ha un contratto nel mercato libero, si può rientrare nella tutela Placet?
    Sì, i vulnerabili possono chiedere di passare alla tutela Placet per il gas.

      Politica

      Artisti contro Trump: chi ha vietato l’uso delle proprie canzoni nella campagna elettorale del tycoon

      Trump, in corsa per diventare il 47esimo presidente degli Stati Uniti, ha incontrato la resistenza di numerosi artisti che non vogliono vedere la loro musica associata alla sua candidatura. Nel frattempo, Kamala Harris ottiene l’appoggio di Taylor Swift.

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        Le elezioni per il 47° presidente degli Stati Uniti si avvicinano a grandi passi, con Donald Trump in corsa per il Partito Repubblicano e Kamala Harris come rappresentante dei Democratici. Entrambi i candidati stanno intensificando i loro sforzi per guadagnare consensi, facendo leva su dibattiti, social media e il sostegno delle celebrità. Taylor Swift, ad esempio, ha dichiarato apertamente il suo sostegno a Harris. Tuttavia, sul fronte musicale, Trump si è trovato spesso in contrasto con diversi artisti che hanno vietato l’uso delle loro canzoni durante la sua campagna elettorale.

        La denuncia di Neil Young e altri artisti contrari

        Oltre ai numerosi artisti già noti per essersi opposti all’uso della loro musica, tra cui The Rolling Stones, Rihanna, Adele, Queen ed Elton John, anche Neil Young ha intrapreso azioni legali contro Trump, chiedendogli 150 mila dollari di risarcimento. Young ha presentato una denuncia in cui si legge: «Questa denuncia non intende mancare di rispetto ai diritti e alle opinioni di cittadini americani, liberi di scegliere il loro candidato preferito. Tuttavia, il querelante in buona coscienza non può tollerare che la sua musica sia usata come tema per una campagna di ignoranza e odio, che mira a dividere e che non riflette i valori dell’America».

        Jack White e la reazione a “Seven Nation Army”

        Anche Jack White, leader dei White Stripes, ha espresso il suo disappunto, vietando a Trump di utilizzare le sue canzoni. Dopo aver visto un video postato sui social in cui Trump saliva su un aereo con in sottofondo Seven Nation Army, White ha reagito duramente sui social media, scrivendo: «Non pensateci nemmeno di usare la mia musica, fascisti. C’è in arrivo una denuncia dai miei avvocati per questo».

        ABBA, Aerosmith e Rolling Stones in lotta con Trump

        Il gruppo svedese ABBA ha diffidato Trump dopo l’uso non autorizzato delle loro hit Dancing Queen, Money, Money, Money e The Winner Takes It All durante un comizio. Anche gli Aerosmith sono da tempo in contrasto con Trump. Dal 2015, Steven Tyler ha ripetutamente chiesto di non utilizzare i loro brani a scopo politico, e in un post su X ha scritto: «La nostra musica è per le cause delle persone, non per le campagne politiche».

        Infine, i Rolling Stones potrebbero portare Trump in tribunale per l’uso non autorizzato delle loro canzoni, nonostante i vari ammonimenti. La band inglese, come molti altri, non vuole essere associata alla propaganda del magnate.

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          Cronaca

          Affondamento del Bayesian: nuove ipotesi emergono con una foto. I portelloni erano chiusi?

          Le indagini della guardia costiera e della procura di Termini Imerese si concentrano ora sul chiarire ogni dettaglio dell’accaduto, in un naufragio che ha lasciato dietro di sé molte domande ancora senza risposta

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            A 45 giorni dall’affondamento del veliero Bayesian, che ha causato la morte di sette persone nelle acque di Porticello, Palermo, nuovi dettagli emergono dall’inchiesta. La principale ipotesi investigativa parla di una catena di errori umani e di una tempesta che ha colpito la nave in modo drammatico, con raffiche di vento che hanno superato i 100 km/h, inclinando pericolosamente il veliero fino a farlo inabissare.

            Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la nave di 56 metri e 750 tonnellate sarebbe stata esposta al vento perpendicolarmente, rendendola estremamente vulnerabile all’effetto “vela” provocato dagli alberi alti. “Aveva l’intero lato sinistro esposto alle raffiche e alle onde,” ha dichiarato un investigatore coinvolto nell’inchiesta. Il punto critico sembra essere stata la mancata accensione tempestiva dei motori per contrastare la tempesta e portare la prua della nave contro il vento, una manovra fondamentale in queste circostanze.

            Durante quei fatidici minuti, l’acqua ha cominciato a riversarsi all’interno del Bayesian attraverso la zona living, travolgendo gli occupanti della nave. Le sette vittime, tra cui membri dell’equipaggio e ospiti, sono state travolte dall’acqua che ha invaso il ponte inferiore attraverso le scale. Solo alcuni membri dell’equipaggio e ospiti, allertati dal peggioramento repentino delle condizioni meteo, erano riusciti a rendersi conto del pericolo incombente.

            La foto che cambia le carte in tavola

            Finora, una delle ipotesi più accreditate era che il veliero fosse affondato perché i portelloni di poppa o quelli del vano tender fossero stati lasciati aperti, permettendo all’acqua di entrare. Tuttavia, una foto scattata dagli ospiti di un altro veliero, il Sir Robert BP, potrebbe ribaltare questa teoria. La foto, pubblicata dal quotidiano tedesco Der Spiegel, mostra il Bayesian da poppa circa un quarto d’ora prima dell’affondamento. L’immagine, sebbene sgranata e scattata nell’oscurità, sembra suggerire che i portelli di poppa fossero effettivamente chiusi, smentendo così la ricostruzione che circolava nei primi giorni.

            La foto non è comunque decisiva: l’oscurità e la qualità non permettono di escludere del tutto che i portelloni fossero chiusi correttamente o meno. Questo nuovo elemento, però, potrebbe spostare l’attenzione degli inquirenti su altre possibili cause dell’affondamento, come errori nelle manovre o nel coordinamento dell’equipaggio.

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              Cronaca Nera

              La scomparsa della piccola Maddie McCann: il compagno di cella del pedofilo Brueckner fa una confessione scioccante

              Un racconto agghiacciante che potrebbe dare una svolta al mistero della bambina inglese scomparsa. Il testimone chiave, compagno di cella di Brueckner, rivela dettagli inediti e inquietanti: «Mi ha detto che cercava soldi, ma ha trovato lei». Intanto, l’uomo, attualmente detenuto per altri reati sessuali, rischia di essere liberato a breve se non verrà condannato nel processo in corso.

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                Un testimone chiave potrebbe riaccendere le speranze di fare chiarezza sul destino della piccola Maddie McCann. Laurentiu Codin, compagno di cella di Christian Brueckner, ha dichiarato che il principale sospettato avrebbe confessato di aver rapito una bambina da un appartamento in Algarve. Un racconto dettagliato, quello di Codin, che getta nuova luce sulla vicenda ancora avvolta dal mistero.

                Il racconto della confessione:
                Secondo quanto riportato dal Daily Mail, durante un’udienza in Germania, Codin ha rivelato che Brueckner gli avrebbe confidato di aver rapito una bambina durante un furto con scasso. L’ex pugile, attualmente detenuto per altri reati sessuali, avrebbe raccontato di essere entrato in un’abitazione nella zona di Algarve, alla ricerca di denaro. Invece dei soldi, però, si sarebbe trovato di fronte a una bambina. “L’ho presa e sono scappato,” avrebbe detto Brueckner, descrivendo la scena con dettagli agghiaccianti. Il sospetto parla anche di una persona che era con lui durante l’accaduto, presumibilmente la sua compagna di allora.

                I tabulati telefonici:
                I tabulati telefonici confermano che la sera del 3 maggio 2007, data della scomparsa di Maddie McCann, Brueckner si trovava nei pressi dell’Ocean Club di Praia da Luz, il complesso turistico dove la famiglia McCann stava trascorrendo le vacanze. Lì, dal loro appartamento, Maddie scomparve mentre i genitori erano a cena a pochi metri di distanza. Brueckner descrisse in diverse deposizioni un luogo nelle vicinanze, un’area intorno al bacino dell’Arade, come un “piccolo paradiso” dove era solito appartarsi. È la stessa area che recentemente è stata oggetto di nuove ricerche.

                Chi è Christian Brueckner:
                Brueckner è attualmente in carcere in Germania, dove sta scontando una pena di sette anni per lo stupro di una turista americana di 72 anni, avvenuto nel 2005 sempre in Algarve. È sotto processo per ulteriori accuse di violenza sessuale, tra cui lo stupro di un’adolescente e l’aggressione sessuale a una ragazza tedesca nel 2017. I suoi crimini risalgono a un lungo periodo, dal 2000 al 2017, e includono reati gravi come l’esibizione indecente e l’aggressione. Se non verrà condannato nei processi in corso, Brueckner potrebbe essere rilasciato a breve.

                La speranza nei nuovi esami:
                Le nuove informazioni emerse dalle dichiarazioni del compagno di cella di Brueckner potrebbero dare un’importante svolta al caso di Maddie McCann. La polizia e i familiari della piccola sperano che queste rivelazioni possano portare finalmente alla verità, dopo anni di incertezze e teorie contrastanti.

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