Politica
“Post sessista e disgustoso”: Coppolino pubblica un’offesa choc contro Schlein, Musumeci si dissocia
L’ex consigliere di An a Palermo, oggi vicino a Musumeci, posta parole aberranti su Elly Schlein, scatenando lo sdegno generale. Musumeci prende le distanze, mentre il PD invoca una condanna ferma.
Sui social ormai tutto è possibile, ma il post pubblicato da Salvo Coppolino, ex consigliere di Alleanza Nazionale e dipendente dell’Ars, ha davvero superato il limite. Un’immagine di Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, è comparsa accompagnata da una frase indecente e chiaramente sessista che ha indignato politici e pubblico. “Ricordo una volta i fascisti volevano abusare di me ma poi fuggirono,” si leggeva nel post, in un tono volutamente sarcastico e offensivo, tanto che la reazione sdegnata del PD non si è fatta attendere.
Debora Serracchiani, rappresentante del partito, ha chiesto un intervento del ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, visto il passato politico condiviso con Coppolino, per condannare un gesto così volgare e inaccettabile: “Una vergogna che Musumeci deve condannare con fermezza,” ha detto.
In una goffa manovra per svincolarsi, Coppolino ha tentato di giustificarsi accennando a un hackeraggio: “Non è la prima volta,” ha dichiarato, riferendosi a presunti attacchi simili in passato, ma il pubblico resta scettico.
Anche Musumeci, per evitare il coinvolgimento, ha preso posizione: “Leggo basito le parole pubblicate sul profilo di Coppolino. A prescindere dalla loro reale paternità, sono frasi che condanno fermamente, esprimendo la mia solidarietà a Schlein.” Il ministro ha poi aggiunto una critica alla sinistra, auspicando che mostri “uguale sensibilità” di fronte a “sciagurati attacchi” subiti da altri.
In bilico tra accuse di sessismo e tentativi di giustificazione, Coppolino si è cacciato in un pantano che difficilmente svanirà in fretta. La rete, si sa, non dimentica, e questo episodio potrebbe segnare un lungo strascico per lui e i suoi sostenitori.