Cronaca
Scena muta all’esame di maturità. Una protesta riuscita?
Si chiamano Virginia Gonzales y Herrera, Linda Conchetto e Lucrezia Novello e all’esame di maturità hanno fatto scena muta per protesta. Promosse. I genitori le difendono, siamo orgogliosi di loro ma in rete esplode il dibattito su questa forma di protesta.
Si chiamano Virginia Gonzales y Herrera, Linda Conchetto e Lucrezia Novello sono tre studentesse che all’esame orale di greco della maturità hanno fatto scena muta. Promosse. I genitori le difendono, siamo orgogliosi di loro ma in rete esplode il dibattito su questa forma di protesta. La vicenda delle tre studentesse ribelli del liceo Foscarini di Venezia ha suscitato un ampio dibattito. Dopo aver ricevuto voti bassi nella prova scritta di greco, Linda, Virginia e Lucrezia hanno deciso di non presentarsi all’orale di maturità, manifestando così la loro protesta. I quadri esposti fuori dalla scuola giovedì pomeriggio parlano chiaro: tutte e tre sono state promosse, con voti rispettivamente di 71, 65 e 67.
La valutazione deve essere fatta sull’intero percorso scolastico
Linda Conchetto, una promettente atleta del Lido di Venezia, è stata la prima a protestare durante l’orale, leggendo un documento in cui spiegava di non voler affrontare la prova per una questione di principio. Anche le sue compagne hanno seguito la stessa linea, sostenendo di aver già accumulato un punteggio sufficiente per superare l’esame grazie agli scritti.
Ma l’assessore non ci sta
L’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan, ha condannato fermamente il loro gesto, definendolo una mancanza di rispetto verso i docenti e l’istituzione scolastica, e ha sottolineato l’importanza del comportamento nell’ambito della valutazione della maturità.
In rete non tutti sono d’accordo con questo gesto
Il dibattito è proseguito sui social, dove le studentesse sono state accusate di mancanza di rispetto. Tuttavia, hanno ricevuto il sostegno dei loro compagni di classe e di alcuni genitori, tra cui la madre di Lucrezia, che si è detta orgogliosa della figlia e del suo coraggio nel difendere i propri principi.
Questa vicenda solleva questioni importanti sulla valutazione scolastica, la giustizia nei giudizi e il diritto degli studenti di contestare decisioni che ritengono ingiuste. La discussione indubbiamente è destinata a proseguire, anche in considerazione delle implicazioni educative e sociali che comporta.