Cronaca

Simona Ventura tenta il colpaccio dal dentista: peccato che il giudice non sbianca e da ragione al dottore

Dopo anni di battaglia legale per due foto “scomode”, la Ventura perde la causa e deve risarcire il medico. E, sorpresa delle sorprese, la sorella Sara è ancora in debito. I sorrisi si pagano, anche quelli famosi.

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    Simona Ventura ci ha provato, ma stavolta nemmeno la sua fama televisiva è riuscita a piegare … il suo dentista. Il quale è uscito vincitore dal processo che la showgirl gli aveva intentato a denti stretti (e ben allineati, ovviamente). Non sempre il nome altisonante funziona nei tribunali, soprattutto quando si tenta di usarlo per… sconti sul conto. Forse per amore di sorella, la Ventura aveva pensato bene di portare il “dentista dei vip” in tribunale. Tutto – secondo il dottor Gianpaolo Cannizzo – nasceva da un credito di 50mila euro che il medico lamentava con la sorella di Simona, Sara che si era opposta a ogni richiesta di pagamento.

    Alle richieste dello studio dentistico, la Ventura (Simona) aveva risposto con una contro causa, chiedendo a Cannizzo, in qualità di titolare della società che gestisce la sua immagine, un risarcimento di 200.000 euro per due foto che la ritraevano insieme al suo nuovo sorriso splendente. E che il professionista aveva usato per pubblicizzare il suo lavoro.

    Una causa fatta, probabilmente, sperando che il professionista si piegasse alla solita tattica: trascinare in giudizio, creare un po’ di caos e, con un pizzico di fortuna, far rinunciare il medico a farsi pagare per i suoi servigi. Eh sì, che male c’è a provarci?

    La scena del crimine si è così spostata al Tribunale di Corso di Porta Vittoria a Milano, dove la Ventura ha messo in scena una battaglia legale contro il suo dentista di fiducia. Con gravi danni all’immagine di quest’ultimo, visto che non si tratta di un professionista qualunque: lui è il dentista della Milano che conta, quello che per anni ha curato il sorriso niente meno che di Silvio Berlusconi. Insomma, un nome che nella cerchia dei “sorrisi da copertina” non ha bisogno di presentazioni.

    Peccato che, giusto un paio d’anni prima, la stessa Simona avesse firmato un bel contrattino – nero su bianco – che autorizzava il medico a usare quelle foto con tanto di dedica. E che quindi proprio Cannizzo aveva tutto il diritto di fare quello che aveva fatto. Un piccolo dettaglio dimenticato? Forse. Il giudice, con un tocco di indulgenza, ha liquidato la questione attribuendola a un possibile “calo di memoria”. Insomma, nessuna malafede, solo una dimenticanza. Succede, no?

    Ma il sospetto aleggia. Perché, guarda caso, lo stesso dentista da anni cerca inutilmente di recuperare circa 50.000 euro dalla meno famosa sorella della Ventura, Sara. Anche lei, affascinata dalle mani d’oro del dottore, si è rifatta il sorriso, dimenticandosi però di pagare il conto. D’altronde, quando puoi sfoderare un “Io sono la sorella di Simona Ventura”, a cosa servono i bonifici?

    Il dottor Cannizzo, però, non si è fatto scoraggiare e ha tenuto duro. Ha vinto la causa e non si è piegato alle star di turno. E adesso? I pignoramenti sono raddoppiati. Non uno, ma due! E la prossima volta che qualcuno tenterà di fregarlo, forse dovrà prima farsi un esame… di coscienza.

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