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Speciale Olimpiadi 2024

Ecco le atlete più belle di Parigi 2024 secondo i tabloid inglesi! C’è un’italiana!

Il Daily Mail ha stilato una classifica delle atlete più belle delle Olimpiadi di Parigi 2024, basata non solo sulla loro bellezza, ma anche sui successi sportivi. Al primo posto si trova la velocista britannica Dina Asher-Smith, seguita dalla nuotatrice paraguaiana Luana Alonso. Tra le italiane, la velocista Dalia Kaddari è ottava in questa speciale classifica. La lista include atlete di diverse discipline, tutte accomunate da fascino e talento sportivo.

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    Le Olimpiadi di Parigi 2024 non solo sono un palcoscenico per i migliori atleti del mondo, ma anche un’occasione per apprezzare la bellezza e il fascino di alcune delle partecipanti più attraenti. Il Daily Mail ha stilato una classifica delle atlete più belle che hanno gareggiato o devono ancora competere ai Giochi, e tra queste spicca anche un’azzurra.

    1. Dina Asher-Smith
    La velocista britannica, 28 anni, si è guadagnata il primo posto in classifica. Con il suo sguardo magnetico e il suo fisico scolpito, Dina è non solo un’atleta di punta nei 100 e 200 metri femminili, ma anche un volto noto per le campagne pubblicitarie di marchi come Nike. Ai Campionati Europei di Roma ha conquistato l’oro, confermando di essere una delle atlete più promettenti e affascinanti di queste Olimpiadi.

    2. Luana Alonso
    La giovane nuotatrice paraguaiana, appena 20enne, ha già partecipato a due Olimpiadi: Tokyo 2020 e Parigi 2024. Nonostante abbia annunciato il suo ritiro dalle competizioni dopo l’ultima gara, Luana ha lasciato un segno indelebile nel cuore dei fan non solo per le sue performance in vasca, ma anche per la sua bellezza disarmante e la sua personalità solare.

    3. Alica Schmidt
    Con i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri, la tedesca Alica Schmidt, 25 anni, è considerata una delle atlete più affascinanti nel mondo dell’atletica. Alle sue prime Olimpiadi, Alica ha mostrato un talento straordinario, tanto da essere già una delle favorite per una medaglia. Nonostante il suo lavoro da atleta, è stata anche molto attenta alle collaborazioni con i marchi, scegliendo solo quelli che rispecchiano pienamente i suoi valori.

    4. Sunisa Lee
    La ginnasta statunitense Sunisa Lee, 23 anni, non è solo una delle atlete più belle delle Olimpiadi, ma anche una delle più forti. Vincitrice di medaglie d’oro a Tokyo 2020 e Parigi 2024, Sunisa ha continuato a stupire il mondo nonostante una battaglia contro una malattia renale incurabile. La sua storia di resilienza e la sua bellezza naturale la rendono un’icona indiscussa.

    5. Apsara Sakbun
    La nuotatrice cambogiana Apsara Sakbun, 23 anni, è una delle stelle nascenti del nuoto. Orgogliosa di rappresentare la sua nazione a Parigi 2024, Apsara incanta non solo per le sue prestazioni in acqua, ma anche per il suo sorriso contagioso e il suo fascino discreto.

    6. Gabby Thomas
    La velocista americana Gabby Thomas, 27 anni, è un’altra delle atlete più seguite e ammirate. Con un argento a Tokyo 2020 nella staffetta 4×100 metri e una serie di collaborazioni con marchi prestigiosi, Gabby si distingue per il suo mix di bellezza, eleganza e determinazione.

    7. Simone Biles
    Simone Biles, icona della ginnastica statunitense, non ha bisogno di presentazioni. La 27enne ha conquistato già tre medaglie d’oro a Parigi 2024, confermando il suo status di leggenda. Oltre ai suoi successi, Simone è ammirata per il coraggio con cui ha affrontato le sue battaglie personali, diventando un modello di forza e bellezza interiore ed esteriore.

    8. Dalia Kaddari
    L’Italia è rappresentata da Dalia Kaddari, velocista di 23 anni che ha catturato l’attenzione del Daily Mail e non solo. Dalia, con la sua bellezza mediterranea e il suo talento in pista, è una delle atlete più promettenti del nostro Paese. Dopo aver sfiorato la qualificazione a Tokyo 2020, è determinata a fare il suo meglio a Parigi, portando con sé non solo il sogno di una medaglia, ma anche il fascino delle bellezze italiane.

    9. Molly Caudery
    La britannica Molly Caudery, 24 anni, chiude la classifica. Con un passato d’oro nel salto con l’asta, Molly è anche una massaggiatrice professionista, dimostrando che si può essere multifunzionali senza perdere in fascino e determinazione. La sua bellezza è pari solo alla sua ambizione, e a Parigi 2024 punta a lasciare il segno sia in pedana che fuori.

    Le Olimpiadi non sono solo competizione, ma anche un palcoscenico globale dove talento e bellezza si incontrano, e queste atlete ne sono la prova vivente.

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      Imane Khelif denuncia anche Musk, Trump, Salvini e J.K. Rowling per cyberbullismo

      Imane Khelif, medaglia d’oro nella boxe femminile, ha depositato una denuncia per cyberbullismo presso il polo giudiziario francese, citando esplicitamente Elon Musk, J.K. Rowling e Matteo Salvini. La vicenda ha scatenato polemiche internazionali e coinvolge anche personalità politiche di alto profilo come Donald Trump.

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        Imane Khelif, la pugile algerina vincitrice della medaglia d’oro nella categoria 66 kg di boxe alle Olimpiadi di Parigi, non si accontenta del suo trionfo sul ring. La campionessa ha deciso di andare fino in fondo, depositando una denuncia per cyberbullismo presso il polo giudiziario francese, specializzato in questo tipo di reati. Nel documento, Khelif ha citato esplicitamente due personalità di spicco che l’hanno attaccata sui social media: Elon Musk, il miliardario proprietario di Tesla e di X, e J.K. Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter.

        La Procura di Parigi ha già confermato l’avvio di un’inchiesta in merito. La polemica era esplosa dopo che l’italiana Angela Carini aveva abbandonato il ring durante il primo incontro contro Khelif, lamentandosi di uno dei colpi ricevuti. In seguito, Giorgia Meloni aveva espresso dubbi sulla femminilità dell’algerina, affetta da iperandrogenismo, affermando che “atleti con caratteristiche genetiche maschili non dovrebbero essere ammessi alle gare femminili”.

        Sulla scia di questo episodio, numerose personalità hanno espresso il loro sostegno a Carini. Tra queste, Elon Musk ha pubblicato un messaggio transfobico a favore della pugile italiana, e J.K. Rowling, nota per le sue controverse opinioni sulle questioni di genere, ha scritto diversi post su X contro Khelif, dichiarandosi scioccata che il Comitato Internazionale Olimpico permettesse “a un uomo di picchiare una donna in nome dello sport”. Anche Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, è finito nel mirino di Khelif per un suo tweet contro la partecipazione di atleti trans alle competizioni femminili, ribadendo la necessità di “proteggere le donne nello sport”.

        L’avvocato di Khelif, Nabil Boudi, ha dichiarato che “l’inchiesta penale dovrà stabilire chi ha orchestrato questa campagna di odio, misoginia e razzismo, e chi l’ha alimentata”. Ha aggiunto che, oltre a Musk, Rowling e Salvini, potrebbe essere incluso nella denuncia anche Donald Trump, che su X aveva promesso di “impedire agli uomini di partecipare alle gare femminili” se fosse stato rieletto.

        Intanto, Khelif è rientrata ad Algeri, dove è stata accolta trionfalmente, persino dal ministro dello Sport Abderrahmane Hammad. La pugile, che non ha ancora incontrato il presidente Abdelmadjid Tebboune, è diventata un simbolo di orgoglio nazionale. Tuttavia, la vicenda ha sollevato tensioni geopolitiche, in particolare con la Russia, storico alleato dell’Algeria, che ha espresso critiche implicite durante una sessione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Anche le dichiarazioni di Meloni hanno suscitato reazioni negative in Algeria, nonostante l’Italia sia uno dei principali partner del paese nordafricano in Europa, soprattutto per le forniture di gas naturale.

        La storia di Imane Khelif, dalla vittoria sul ring alla battaglia legale, riflette non solo la lotta contro i pregiudizi di genere, ma anche le complesse dinamiche politiche e sociali che accompagnano le sue azioni.

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          L’Italia a Parigi vince il medagliere delle beffe: sono 25 le medaglie di legno!

          L’Italia domina la classifica delle medaglie di legno alle Olimpiadi di Parigi 2024: il medagliere delle beffe vede gli Azzurri primeggiare con 25 quarti posti. Dai salti mancati di Stefano Sottile all’amarezza della staffetta 4×100 maschile, ecco le discipline e gli atleti che hanno sfiorato il podio lasciando spazio a tanto rammarico.

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            “Dà un po’ fastidio arrivare quarto con la stessa misura del terzo, l’immagine che mi porto è la medaglia di legno”. Le parole di Stefano Sottile, quarto nella gara del salto in alto e ultimo bronzo mancato in ordine di tempo alle Olimpiadi di Parigi 2024, spiegano bene quali sono il senso di smarrimento e la rabbia per aver fallito il podio e, al tempo stesso, la soddisfazione per aver dato tutto anche se non è bastato. Assaporare quest’aroma agrodolce è capitato all’Italia per ben 25 volte, finendo in cima al medagliere della sfortuna.

            A Tokyo 2021 furono appena 11 le opportunità sfumate, a Parigi 2024 sono più del doppio. In realtà sarebbero 20 alla luce di come sono calcolati i piazzamenti nel judo e nel taekwondo, dove sono 2 le medaglie di bronzo assegnate. Gli sconfitti nelle finali e nelle semifinali sono ufficialmente classificati come quinti. Un tecnicismo che, purtroppo, non cambia la sostanza degli eventi: ovvero il grande rammarico per come sono andate le cose e per un bottino di medaglie che poteva essere ancora più ricco. In totale, le medaglie vinte sono state 40 (come tre anni fa in Giappone ma con più ori), valendo il 9° posto nel medagliere ufficiale.

            Tutti i quarti posti dell’Italia alle Olimpiadi 2024

            Come si arriva a questo risultato? Una precisazione aiuta a orientarsi. Bisogna tenere conto del fatto che nel novero delle cosiddette ‘medaglie di legno’ sono finite anche le sconfitte rimediate nelle finali per salire sul podio di alcune discipline, nonostante da regolamento le sconfitte siano state ufficialmente conteggiate come quinto posto: è successo nel judo (gli Azzurri ne hanno fallite 4 con Odette Giuffrida, Manuel Lombardo, Antonio Esposito, nella prova a squadre miste) e nel taekwondo, con la malasorte che ha impedito a Vito Dell’Aquila, infortunato in semifinale, di competere per il bronzo (anche a lui è toccato il quinto piazzamento).

            Si spiega così questo insolito esito che ha rimpinguato quella classifica beffarda: i due semifinalisti battuti affrontano due avversari ripescati dai quarti di finale e i due sconfitti nelle finaline sono classificati come quinti e non quarti.

            Italia in cima alla classifica della sfortuna, seguita dalla Francia

            In linea di massima, secondo l’account @FFlouse (al netto dei possibili ultimi aggiornamenti nell’attesa dei resoconti definitivi), l’Italia ha fatto meglio/peggio della Francia (19 quarti posti, seconda) seguita anche da: Stati Uniti (18); Gran Bretagna (17); Spagna (16); Germania, Cina, Canada, Olanda (13); Brasile (12) a completare la top 10 del destino che si è messo di traverso.

            Ecco i venticinque “quasi bronzi” italiani

            Stefano Sottile – Salto in alto maschile
            Elena Bertocchi e Chiara Pellacani – Tuffi, sincro trampolino 3 metri
            Alice Volpi – Scherma, fioretto individuale
            Luca Braidot – Mountain bike uomini
            Benedetta Pilato – Nuoto, 100 rana
            Simona Quadarella – Nuoto, 1500 stile libero
            Simona Quadarella – Nuoto, 800 stile libero
            Massimo Stano – Marcia 20 km uomini
            Lodo, Abagnali, Vicino, Kohl – Canottaggio, 4 senza maschile
            Alice D’Amato – Ginnastica artistica, all-around femminile
            Lorenzo Marsaglia, Giovanni Tocci – Tuffi, 3 metri sincro uomini
            Tammaro Cassandro – Tiro a volo, skeet
            Nadia Battocletti – Atletica leggera, 5000 metri
            Consonni, Balsamo, Fidanza, Guazzini – Ciclismo su pista, inseguimento a squadre femminile
            Larissa Iapichino – Salto in lungo femminile
            Domenica Acerenza – 10 km di nuoto
            Riccardo Pianosi – Kite
            Chiara Pellacani – Tuffi, trampolino 3 metri
            Italvolley maschile
            Melluzzo, Jacobs, Patta, Tortu – Atletica, staffetta 4×100
            Odette Giuffrida – Judo, -52 kg
            Manuel Lombardo – Judo, 73 kg
            Antonio Esposito – Judo, -81 kg
            Squadra mista – Judo
            Vito Dall’Aquila – Taekwondo, -58 kg.

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              Speciale Olimpiadi 2024

              Le ragazze di Velasco travolgono gli USA: Italia campione olimpica nel volley!

              Con un dominio assoluto, l’Italia di Julio Velasco conquista il suo primo oro olimpico nella pallavolo femminile, battendo gli Stati Uniti 3-0. Una prestazione eccezionale di Paola Egonu, autrice di 22 punti, trascina le azzurre alla vittoria in un match indimenticabile. Dopo l’amarezza di Tokyo, questa volta l’Italia è stata inarrestabile, regalando al Paese un trionfo storico che rimarrà per sempre nella memoria.

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                L’Italia del volley femminile ha scritto una pagina indimenticabile nella storia dello sport. Con una prestazione impeccabile, le ragazze di Julio Velasco hanno conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, battendo nettamente gli Stati Uniti con un perentorio 3-0 (25-18, 25-20, 25-17). Questa vittoria rappresenta il primo oro olimpico per la pallavolo femminile italiana, una conquista che brilla grazie anche all’apporto straordinario di Paola Egonu, protagonista assoluta con 22 punti.

                Il match ha visto un’Italia concentrata e determinata fin dai primi scambi. Le azzurre sono scese in campo con una grinta e un entusiasmo che hanno messo subito in difficoltà le avversarie. Il primo set ha visto l’Italia partire forte, portandosi rapidamente avanti con un vantaggio che le americane non sono mai riuscite a colmare. Egonu, in particolare, è stata devastante, mettendo a segno 11 punti nel solo primo set e dimostrando una precisione e una potenza incredibili.

                Anche nel secondo set, le campionesse olimpiche in carica hanno provato a reagire, ma l’Italia ha mantenuto il controllo, grazie a una difesa solida e a un attacco variegato che ha coinvolto tutte le giocatrici in campo. Sylla, Fahr, Danesi e Bosetti hanno tutte dato il loro contributo, mantenendo le avversarie a distanza e chiudendo il set sul 25-20.

                Nel terzo e ultimo set, il nervosismo ha preso il sopravvento tra le fila delle statunitensi, che hanno commesso diversi errori. Le azzurre, invece, hanno continuato a giocare con la stessa intensità e precisione, portando a casa un trionfo che riscatta l’eliminazione di Tokyo e corona il sogno di un’intera nazione.

                Questa vittoria non è solo un trionfo sportivo, ma anche un tributo al lavoro, alla dedizione e alla passione che Julio Velasco e le sue ragazze hanno messo in ogni allenamento e in ogni partita. L’oro di Parigi brilla nel medagliere italiano e resterà per sempre un simbolo di eccellenza e orgoglio.

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